Germania ’06/Antipatia da Mondiale
Allacciate le cinture: finalmente si parte! Scatta il Fußball-Weltmeister, ovvero il Mondiale di calcio di Germania: sarà un’incredibile scorpacciata di pallone al ritmo iniziale di tre, addirittura quattro partite al giorno. Un mese esatto per dimenticare gli scandali di casa nostra e riconciliarci con il calcio giocato. Basterà? Ne dubito, perché difficilmente riusciremo a distrarci dal calcio dei club che per noi italiani resta sempre più ‘sentito’ della Nazionale. In verità saremo sempre qui, con un occhio e un orecchio ai nostri scandali e alle più o meno realistiche proiezioni sulle sanzioni. Intanto sembra che la nostra Nazionale faccia l’impossibile per risultare antipatica. Al di là delle vicende personali di Lippi, Buffon e Cannavaro vengono falliti uno via l’altro tutti i gli appuntamenti previsti dalla tanto strombazzata ‘operazione simpatia’. All’arrivo in Germania, la nostra educatissima Nazionale non ha degnato neppure di uno sguardo le centinaia di italiani immigrati in Germania, accorsi ad accoglierla all’aeroporto di Düsseldorf. I nostri campioni sono scesi dall’aereo con le solite facce incazzate, i soliti occhiali scuri e i soliti cellulari in funzione e si sono volatilizzati in un baleno su un torpedone con i vetri oscurati. Nè foto, nè autografi: troppa fatica! Poi, da copione, il patetico tentativo di coprire la solita figura di merda affidando un breve comunicato alla Totò e Peppino a capitan Cannavaro qualche giorno dopo. Inoltre allenamenti blindati, nemmeno fossimo la Nazionale USA per via del nuovo allarme terroristico causato dalla morte di Al Zarqawi e, naturalmente, biglietti a pagamento anche per l’ultima sgambata di rifinitura. Mentre i calciatori brasiliani ballano la samba con i loro tifosi e gli inglesi si stringono ai tifosi sventolando tutto il loro orgoglio nazionalistico con decine di bandiere con la croce rossa di San Giorgio in campo bianco. E che dire dei portoghesi che addirittura sorteggiano i bimbi tifosi che ogni giorno possono osservare a bordo campo i loro beniamini mentre si allenano. Non c’è nulla da fare, siamo proprio antipatici! E neppure le ultime infamanti vicende di casa nostra ci hanno tolto un po’ di boria. In effetti nutrivo poche speranze, visto cosa sta accadendo nel frattempo in Italia, nel corso delle audizioni di Borrelli, dove uno non si presenta, l’altro dice che facevan tutti in quel modo e l’altro ancora che ridacchia sdrammatizzando il tutto. Lo ammetto, forse mi fa un po’ male andare così spesso all’estero perché ogni volta mi ritrovo poi a fare confronti poco edificanti per il nostro piccolo Bel Paese.
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