Inter muta ma parla l’attacco!
La gara di Udine appare un crocevia da non sottovalutare lungo il cammino lastricato di perle dell’Inter di Mancini. Ai più non è sfuggito che nelle ultime due partite, tre se con la Coppa Italia, l’Inter ha subito sei gol complessivi, troppi se si pensa che nelle 17 giornate del 2007, fino al derby, la difesa nerazzurra aveva subito solo 9 gol. Certamente l’infortunio di Samuel è stato decisivo, anche perché Materazzi non è ancora al meglio e Cordoba sembra meno sicuro. A questo va aggiunta l’assenza di Maicon, fuori causa anche a Udine per una contrattura, mentre Chivu è ancora a rischio per guai muscolari e Burdisso è purtroppo decisamente fuori forma, come ha dimostrato con la folle espulsione dopo nemmeno otto minuti in Coppa Italia. Occhio quindi al reparto arretrato che ha bisogno di una bella registrata e del miglior Materazzi, capace di dare tranquillità anche a Cordoba. Che la difesa sia il reparto più soggetto all’emergenza lo dimostrano anche gli ultimi minuti di Cambiasso difensore centrale in Inter-Juve. Me se la difesa soffre, l’attacco in compenso è sempre più atomico, alla faccia dell’addio di Adriano. Cruz, fenomeno anche contro la Juventus con due gol e un palo, rivaleggia nel numero di reti segnate con il compare Ibrahimovic, capocannoniere del campionato. Ibra-Cruz è la miglior coppia d’Italia e una delle migliori d’Europa, con 32 reti complessive: solo Cristiano Ronaldo e Carlitos Tevez al Manchester United hanno fatto meglio con 34 gol totali. Numeri pesanti nel fantastico cammino nerazzurro con i due che vanno al ritmo di un gol a partita. Ma se per Ibra è tutto normale, Cruz a 33 anni suonati riesce ancora a sorprendere. Tanti gol, tanto lavoro per la squadra, tanta panchina e mai una polemica: El Jardinero è davvero il turbo dell’Inter.
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