17C: Siena-Inter 1-2
Con la vittoria di misura a Siena, l’ottava consecutiva, l’Inter è campione d’Inverno con due giornate d’anticipo. E ha mezzo scudetto in tasca, aggiungono gli avversari, giusto per esorcizzare la soluzione finale. E’ vero che la squadra che comanda al giro di boa spesso arriva prima al traguardo, ma le eccezioni alla regola non sono una rarità. L’Inter a Siena ha avuto oltre i propri meriti e non c’è nulla di male ad ammetterlo. Su otto vittorie consecutive una al di là dei propri meriti ci può stare. Ho sempre temuto l’ultima partita dell’anno solare, quella che precede la sosta natalizia. E benché siano cinque anni che l’Inter non la sbaglia e l’anno scorso abbia vinto addirittura il derby, la sensazione è che la squadra entri in campo con lo spirito con cui si va al cenone di Natale. E il pensiero dominante di chi va in campo è se ha messo tutto in valigia. A Siena ha risolto Maicon con una doppietta, intervallata dal momentaneo pareggio di Kharja, ma la corsa di Mourinho ad abbracciarlo dopo il gol-vittoria la dice lunga sui patemi della partita. Quanto all’azione che ha fatto tanto discutere, con più di un interista in chiaro fuorigioco, si è trattato di un grave errore del guardalinee Griselli, uno dei più esperti, senza che l’arbitro De Marco potesse correggerne la decisione. A volte capita di aver più di quel che si merita e viene da sorridere accorgendosi che tra chi urla sguaiatamente allo scandalo c’è stato pure chi poche ore dopo a Bergamo si è ritrovato nella stessa situazione di favore. E con l’Inter Campione d’Inverno auguro Buon Natale a tutti gli sportivi, ad eccezione di coloro, anche interisti, che vivono il calcio con la beata ignoranza di una guerra di religione. Prima o poi si accorgeranno, e sulla propria pelle, che nella vita esistono cose assai più importanti del pallone.
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