2C: Inter-Catania 2-1
Alla fine Walter Zenga, divinizzato dal pubblico interista prima e dopo la gara, ha lasciato San Siro con i suoi che hanno fatto tre gol! Buonissimo quello dell’esordiente Plasmati, da suicidio le autoreti di Mascara su trivela di Quaresma, e di Terlizzi, che hanno affossato il Catania. L’Inter, schierata ai limiti di un 4-4-2 manciniano, ha fatto più possesso-palla che gioco d’attacco. Stavolta il calo nella ripresa si spiega con l’espulsione di Muntari, reo di aver colpito con una manata Giacomo Tedesco, stramazzato al suolo come colpito da uno dei 227 fulmini caduti in poche ore l’altro giorno su Milano. Caustico Mourinho sull’episodio: «da quel che ho visto in campo» ha ironizzato lo Special One «pensavo corresse subito in ospedale!». L’arbitro Damato da Barletta ha però solo applicato il regolamento e Mourinho deve lavorare sul temperamento dei suoi: Muntari è stato aggiunto a una squadra che nella scorsa stagione ha totalizzato 11 espulsioni! Al Bar dello Sport i bauscioni restano cauti nei giudizi e c’è chi ricorda che Mancini queste partite le vinceva in carrozza, senza neppure un briciolo di sofferenza. L’Inter di Mourinho a tratti è bella da vedere, ma ancora troppo leziosa. Urge concretezza! Ora arriva la Champions, la specialità di Mourinho, e occorre il cambio di marcia. Tra le note liete col Catania Maicon e Maxwell, oltre a Ricardo Quaresma, a cui le normative vigenti assegnano come marcatura l’autorete di Mascara. Benone anche Muntari fino all’espulsione e Mancini in campo nel finale, mentre Ibra ha alternato cose buone a meno buone. Dispersi Materazzi e Burdisso nell’occasione del gol di Plasmati, ma le alternative presto non mancheranno. Guai a chiedere a Mourinho di Figo, come ha fatto un collega settimana scorsa: «Figo lento? Tu al suo posto dureresti cinque minuti!» gli ha risposto lo Special One! Peccato che uno faccia il calciatore e l’altro il giornalista!
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