2UCL: Inter-Werder Brema 1-1
Qualcuno ha definito troppo crudo nei confronti di Mourinho il mio editoriale sul derby, ma ho scritto di peggio in passato su Cuper o Zaccheroni. Per quelli che vogliono il ‘sangue’ sempre e comunque avrei dovuto invece essere ancora più duro. In realtà ho solo argomentato quanto sia stato assurdo regalare ai cuginastri buona parte della propria superiorità, perché questo ha fatto Mourinho nel derby. Magari vi aspettate che dopo l’1-1 casalingo di Champions con il Werder sia ancora più cattivo. E invece no. Intendiamoci, nemmeno questa partita mi è piaciuta granché e i primi fischi per Mourinho indicano che neanche il pubblico di San Siro ha gradito, ma scorgo qualche segnale positivo, al momento più fuori che in campo. E’ vero, come mi hanno scritto alcuni tifosi che Mourinho, comunicando con tanta spavalderia, crei negli interisti aspettative enormi ed è ovvio che poi si resti delusi nel constatare l’assoluta normalità dell’Inter dello Special One. Ma Mourinho mi è parso già diverso rispetto a ieri, dove aveva perfino offeso un cronista e pure gratuitamente. Moratti, si è capito dalle sue dichiarazioni, lo ha bacchettato suggerendogli contegno nelle interviste: guarda caso Mourinho si è mostrato più simpatico nel dopo-gara col Werder. Quanto alla partita, è stata meno brillante del previsto, perché dopo il gran gol di Maicon a nemmeno un quarto d’ora dall’inizio, la squadra si è via via spenta subendo il pareggio di Pizarro a metà ripresa su errore di Julio Cesar. L’Inter le occasioni per vincere le ha avute prendendo anche un palo esterno con Maicon, ma alla fine ha pure rischiato di perdere per una punizione di Naldo non trattenuta da Julio Cesar con Pizarro che ha fallito il tap-in vincente. Continuo a pensare che si sia lavorato troppo poco sul fondo quest’estate e mi auguro che quest’errore non sia pagato a caro prezzo: intanto Materazzi si è nuovamente stirato e Chivu rischia di non esserci contro il Bologna, con la difesa in emergenza tra infortuni e squalifiche. Per Adriano buon primo tempo e ripresa anonima, a conferma di un calo che però interessa regolarmente almeno mezza squadra. Gli ingressi di Quaresma e Cruz hanno riportato l’Inter avanti a folate, ma alla fine il possesso-palla, inizialmente punto di forza dell’Inter, è stato equamente diviso con i tedeschi. L’Inter ha segnato solo due gol nelle ultime tre partite e Mourinho ha ammesso che 7 reti subite in 8 gare non sono un bel segnale. Ma lo Special One ha comunque rivisto le sue idee, come dimostra la formazione rivoluzionata dopo il derby e questo indica che non è poi così altezzoso. Alla fine il migliore è stato Maicon e per una volta tra i bocciati c’è Julio Cesar. Almeno in Europa non prevedo contraccolpi anche perché il girone è facile: a guidarlo insieme all’Inter ci sono i ciprioti dell’Anorthosis, che hanno un po’ ridimensionato la vittoria nerazzurra ad Atene strapazzando il Panathinaikos 3-1: sono loro prossimi avversari di Champions a San Siro.
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