32C: Atalanta-Inter 0-2
A dispetto di scenari apocalittici prospettati da rivali e pessimisti cronici l’Inter passa a Bergamo con l’esperienza di Vieira e la freschezza del giovane Balotelli, al suo primo centro in campionato: tocca a loro il ruolo di marcatori e di migliori in campo in una squadra che non è ancora guarita ma che tiene la Roma a distanza di sicurezza. Julio Cesar è tornato finalmente a fare più lo spettatore che il portiere, primo importante sintomo che la crisi sta per passare, Zanetti ha ancora la verve di un ragazzino e Cambiasso, più impegnato a dirigere i compagni con le mani che con i piedi è irrinunciabile, anche quando non è al top della forma. Se non altro, l’Inter è tornata in condizione di controllare l’iniziativa avversaria, pur non essendo ancora in grado di assumerla. Ora con un altro paio di settimane intere di lavoro collettivo finalizzate solo al campionato, è lecito attendersi che la squadra torni a fare le partite e a vincere in scioltezza. Ha fatto bene Mancini a insistere su Stankovic che pare comunque in lenta ripresa e non a caso ha firmato l’assist con cui Balotelli ha chiuso la pratica di Bergamo. Purtroppo c’è però un nuovo allarme difensivo: pure Nelson Rivas, ottimo sostituto di Materazzi, ha lasciato il campo malconcio, mentre i ‘rumours’ descrivono Crespo arrabbiato per la sostituzione con Cruz, ma non è più una novità. Come non è una novità che anche l’arbitraggio di De Marco sia stato giudicato filo-interista da quella parte di mondo che rosica: meglio soffermarsi sulla presunta annullabilità del gol di Vieira che degli episodi in area bergamasca, senza contare che Julio Cesar non ricorderà certamente Bergamo tra i suoi straordinari. A sentire certi commenti viene ormai da rotolarsi dal ridere, perché di questo passo i gol regolari segnati dall’Inter in questo campionato non sono più di tre o quattro! Intanto la classifica schiaffeggia l’impudenza meglio di qualunque altro discorso: +4 a –6, ma calma e gesso!
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