Chi sale e chi scende per Mourinho
Mourinho comincia ad incassare le prime critiche da parte della tifoseria nerazzurra, ma alcuni appunti meritano delle precisazioni. Da che il calcio è calcio ogni allenatore ha un suo calciatore-tipo e da che calcio è calcio gli allenatori amano certi calciatori più che altri. Non a caso si è parlato a lungo di Stankovic come del figlio prediletto di Mancini, mentre Mourinho ha amato Frankie Lampard alla follia. Nel borsino nerazzurro dello Special One c’è chi scende e chi sale. Non ci vuole un genio per intuire che Cruz, Balotelli e in parte anche Cambiasso non sono probabilmente i calciatori-tipo di Mourinho. Non a caso rischiano di giocare meno di Adriano, Vieira e Materazzi, tanto per fare qualche esempio qua è là. Il Cuchu però è un calciatore più duttile degli altri e può ricoprire ruoli diversi. Mancini lo vedeva come elemento cardine e fosse rimasto lo avrebbe pure schierato trequartista a ridosso delle punte. Il calcio di Mourinho poggia invece sugli esterni e Cambiasso in emergenza è stato arretrato in difesa, preferendogli Muntari e Vieira. Peccato che però si tratti di autentici beniamini del pubblico nerazzurro e del presidente Moratti: Cambiasso è indicato da più parti come il successore di Zanetti per la fascia di capitano, Cruz è il professionista- modello, mentre Balotelli è il simbolo dell’Inter futura e multi-etnica che tanto piace al Presidente. Gli aficionados di Cambiasso, Cruz e Balotelli aspettino però a fasciarsi la testa: la storia del calcio trabocca di allenatori che, conoscendo meglio i propri giocatori, ne hanno scoperto le qualità facendone poi titolari inamovibili! E chissà che il trio manciniano, insieme a Stankovic, non diventino un poker d’assi anche per lo Special One.
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