Dedicato a chi non teme i confronti
Pubblicato su Il Giornale, rubrica Curva e Controcurva, lunedì 10 novembre 2008
Al tifoso nerazzurro-tipo vincere all’ultimo secondo non basta. Lui vuole stravincere, chiudere le partite entro il primo tempo e divertirsi, allo stadio come davanti alla Tv. Ora però ha capito che l’Inter di Mourinho lo tiene in ansia fino al fischio finale. Non a caso, le ultime tre partite l’Inter le ha cambiate ben al di là della mitica ‘zona cesarini’. Prova di forza, anche per le coronarie. E oltre a non avere storicamente pazienza, il tifoso nerazzurro-tipo è pure un dietrologo provetto! I confronti lui li faceva quando non vinceva un tubo, figuratevi adesso che gonfia il petto ogni volta che legge la parola ‘Inter’ nelle ultime tre righe dell’albo d’oro di serie A. Pensate che i tifosi più stagionati si rapportano ancora oggi all’Inter euro-mondiale di Helenio Herrera! Mourinho invece va in bestia solo a nominargli Mancini e, dopo avere evocato lui stesso il confronto tra la sua Inter e quella del suo predecessore, ora ne è prigioniero. Consiglio allo Special One di volare più alto di queste umanissime cose, perché la vita stessa è fatta di confronti. Si paragonano cellulari, case, auto, mogli e, naturalmente, squadre e allenatori di calcio. Se ne faccia una ragione, Mourinho, e cerchi piuttosto di chiudere prima le partite, o almeno i cantieri ancora aperti nella sua Inter
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