Il silenzio non è da grande club!
In casa Inter il silenzio-stampa continua e, davanti alle insistenti richieste di amici del sito, ho deciso di ribadire anocra una volta il mio pensiero: non è cosa da grande club, ma da terzo mondo, ma non mi sorprende che nel nostro Bel Paese, sempre culturalmente arretrato, ci sia chi pure lo condivide. Con tutto il rispetto, il silenzio-stampa lo possono fare i club di provincia, non certo un club di rango mondiale come l’Inter. Tanto più che noi giornalisti il nostro mestiere lo facciamo pure meglio quando i protagonisti si tappano la bocca, perché possiamo dar libero sfogo alla nostra fantasia senza l’obbligo di riportare le solite scontatissime dichiarazioni. Vorrei ribadire che con Moratti e Mancini l’Inter può contare su due polemisti di razza, capaci rispondere per le rime ai media: Mancini è in grado di tenere testa a chiunque in un confronto dialettico, e il il silenzio-stampa, lo ricordo a Massimo Moratti, lo faceva di solito la Juventus di Moggi, proprio quella a cui l’Inter rifiuta giustamente di somigliare. E che la comunicazione nel calcio europeo e italiano soprattutto sia indietro anni-luce rispetto a quella degli sport negli Usa che, se permettete, sono il Paese più avanzato al mondo anche nella comunicazione, lo testimonia questa foto inviatami dal lettore…. che ringrazio! Siamo al Madison Square Garden, casa dei New York Rangers di hockey su ghiaccio. Sulla porta degli spogliatoi l’ordine perentorio di aprire le porte ai giornalisti non oltre cinque minuti dal termine delle partite per le interviste. Quando dico che tra l’Europa e gli Usa c’è un Oceano di differenze mi riferisco anche a questo.
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