L’Europa e il bidone Quaresma
Alla fine resta a pelle la sensazione della figuraccia, ma se si usa la testa l’idea è che Mourinho abbia utilizzato il facile girone di Champions come laboratorio. La miglior Inter è vivamente richiesta a febbraio quando l’Europa vorrà dire dentro o fuori. Intanto esperimenti azzerati e ritorno a modulo consolidato e uomini più in forma contro il Chievo domenica. Venerdì 19 dicembre l’urna di Nyon consegnerà invece il futuro in Champions: da secondi la pesca sarà tra Manchester, Barcellona, Liverpool, Bayern Monaco e il più abbordabile Porto, a sorpresa perché Arsene Wenger ha scelto scientificamente il secondo posto per il suo Arsenal. Un bel mistero anche questo! Ovvio, sulla carta Barcellona e Manchester fanno paura, ma in realtà la Champions poggia su due fasi talmente dilatate nel tempo, per cui le gerarchie odierne sono poco affidabili. Dopo l’inverno, può pure essere che il Porto viva il suo momento migliore e il Barcellona sia magari in flessione: stesso discorso per l’Inter, fermo restando che Mourinho nelle partite da dentro o fuori giocherà sul sicuro. Paradossale che, a differenza del campionato, l’unica gara dominata in Champions, la prima ad Atene col Panathinaikos, Mourinho l’abbia stravinta col 4-3-3 puro. In chiusura volevo dedicare un paio di righe a Quaresma, calciatore che non mi ha mai fatto impazzire, ma che francamente non ritenevo potesse collezionare figuracce. Si faccia coraggio: in fondo, il ‘bidone d’oro’ nel rapporto prezzo-qualità è proprio tutto suo, ma chissà che prima o poi il nostro ‘tronista’ non riesca a trovare spazio e, soprattutto, fiducia. Dai Quaresma, Natale s’avvicina e se non scrivo bene di te ora, poi rischio di non farlo più. Buona trivela a tutti!
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