Se arriva pure il vero Quaresma
Pubblicato su Il Giornale, rubrica Curva e Controcurva, lunedì 20 ottobre 2008
Appena viste le formazioni avevo già l’Ambrogio nelle orecchie. Già, Obinna, direte voi. Ma va’: Quaresma! Sì, perché io quel portoghese lì ancora non l’ho mica capito. Sicuramente avrà ragione Mourinho a dire che presto vedremo cosa sa fare, ma io ancora non vedo nulla. Almeno, all’Olimpico ho visto qualcosa e non è che mi sia così piaciuto. Meno male che poi ci pensa il solito Ibra, lui la trivela non sa neppure cosa sia e la mette sempre dentro. La Roma? Non pervenuta. Nonostante Quaresma, il primo tiro dei giallorossi s’è visto verso la fine del primo tempo e sai che paura. Poi, appunto, ecco SuperZlatan, un fenomeno alla prova di ogni Ambrogio interista: che con lui giochi Adriano o Obinna (ma Mourinho che fa, il mago?) alla fine ci pensa sempre lui e per l’Inter diventa tutto facile. Insomma, mi resta ancora da capire Quaresma, però come può andare a finire l’hanno capito già tutti, anche se la Roma di ieri sera era troppo giù per essere vera. Però, ragazzi: una partita così era tempo che non si vedeva! O meglio: si era vista già ai tempi di Mancini ed è bene ricordarselo. Però adesso qui non ce n’è per nessuno: giocando così resta in palio il secondo posto e questo pure l’Ambrogio non può più negarlo. Anzi, agli amici del bar stamattina magari gliela butti pure lì: vista l’Inter di ieri sera, cosa potrà succedere quando arriverà il vero Quaresma?
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