8C: Genoa-Inter 0-5
Fantasmagorica partita dell’Inter a Marassi contro un Genoa che non perdeva in casa dallo scorso 19 aprile. Cinque reti che ripropongono l’Inter per il primo vero allungo in classifica sulla Juve, costretta in casa dalla Fiorentina sull’ennesimo pareggio. E’ la vittoria più larga dell’era Mourinho, addirittura superiore al derby, che non è quindi stato un caso. Ed il bello è che l’Inter presentata dallo Special One a Genova era davvero in emergenza, senza Eto’o, Milito e Thiago Motta. Mai come questa volta il risultato è figlio di una gara perfetta e Mourinho è stato bravissimo a impostare l’Inter su un inedito 4-3-2-1, con Balotelli unica punta appoggiato da Sneijder e Stankovic, sempre più in palla. Dopo un successo così schiacciante, credo che almeno per qualche giorno non dovrò più perdere tempo a leggere le farneticanti mail anti-Mourinho. Oddio, ad essere sincero, certe mail non le leggo neppure, ma le cestino alla seconda riga. Però stavolta voglio essere magnanimo e dare a questi incompetenti un’idea: potreste sempre dire che il merito di questo successo è di Lele Oriali, finalmente tornato in panchina accanto a Mourinho, un po’ come per la vittoria sul Napoli secondo qualcuno fu decisivo Baresi. Certo che se ne dicono di stronzate, e se ne scrivono ancora di più. Ma in fondo il calcio parlato è anche questo, soprattutto questo. Mourinho non sarà il miglior allenatore del globo terracqueo, ma stavolta ha letteralmente ammazzato Gasparini che tatticamente, vi assicuro, è uno dei migliori tecnici d’Italia. Come la Juventus è finita sotto dopo appena cinque minuti con la Fiorentina, così l’Inter si è ritrovata in vantaggio con una girata di Cambiasso, maldestramente prolungata da Modesto alle spalle di Amelia. Balotelli, sempre troppo irritante in avvio, e giustamente ammonito dall’arbitro Morganti, è stato allargato a destra per aprire il centro alle incursioni di Stankovic e Sneijder. Ed è con questa mossa che Mourinho ha stravinto la partita già alle mezz’ora, dopo che Stankovic non era riuscito a trasformare un paio di buone occasioni. Bellissimo l’assist di Sneijder per il raddoppio di Balotelli, al suo primo centro stagionale. Nel recupero del primo tempo, ci si è messo pure Amelia a consegnare a Stankovic un rinvio rispedito di destro in gol da 54 metri! Una magia cercata e voluta e per questo ancora più bella. E pensare che tra i saputelli che mi scrivono, ce ne sono anche un paio che hanno qualcosa da ridire su Stankovic, calciatore straordinario, capace di ricoprire con disinvoltura almeno tre ruoli. A volerli prendere sul serio ci sarebbe da piangere, ma io rido a crepapelle: dovrebbero farsi vedere, ma da uno bravo. Ripresa con altri due gol, realizzati da Vieira, subentrato a Cambiasso e Maicon. Già perché in quest’Inter adesso segna pure Patrick Vieira, spendidamente imbeccato dal solito grandioso Sneijder: e che gol! Maicon ha invece raccolto una palla vagante, persa dall’ormai frastornata difesa rossoblu. Che Inter, ragazzi! Che Inter! E una riga la spendo anche per il capitano Javier Zanetti che, a 36 anni, gioca e corre con l’entusiasmo di un ragazzino: pensate che non salta una partita da tre anni e che Mourinho gli ha concesso una serie di riposi supplementari anche se non ha giocato con la Nazionale: per forza, Javier è uno che si spacca la schiena in ogni allenamento con la stessa gioia con cui altri vanno in discoteca. Averne di gente così in squadra! Ma una menzione speciale voglio comunque dedicarla al pubblico del Genoa e spiego perché. Anche a Marassi purtroppo ci sono stati i soliti versacci un po’ razzisti all’indirizzo di Balotelli e Muntari, ma in vita mia non ho mai visto un pubblico capace di incitare la propria squadra anche sotto di cinque gol. Questa, prima ancora della cinquina nerazzurra, è un bell’esempio da parte del pubblico, almeno in questo, più inglese nello stadio più inglese d’Italia. Se lo tenga stretto Genova rossoblu e ne vada fiera. Lo dico con sincerità e ammirazione: un po’ glielo invidio questo pubblico, grazie al quale, da oggi, guarderò al Genoa con un occhio molto più benevolo. Purtroppo anche sugli spalti di Genova., se si è avversari, non si può guardare la partita con grande serenità, ma almeno la loro squadra la sostengono come nessun altro. Se penso a questo, quasi mi spiace che l’Inter abbia dato cinque pere proprio al Genoa, ma il calcio è questo. Per questo mi sento di promettere che l’Inter cercherà di usare lo stesso trattamento anche con altre squadre. Intanto che Inter, ragazzi, che Inter: non a caso gli amici di Bar Sport e Valerio Marini si sono sbizzarriti con le creazioni che pubblico qui a fianco. C’è ancora qualcuno che ha qualcosa di brutto da dire sull’Inter? Bene, cari detrattori da quattro soldi, vi rifarete martedì con la Champions, dove, ve lo anticipo, l’Inter tornerà ad essere una squadra normale, ma poco male. Non si può sempre godere come ricci. In fondo se tempo fa mi avessero chiesto se avrei preferito arrivare prima alla seconda stella o a rivincere in Europa, avrei scelto la seconda stella senza esitazioni e, visto l’andazzo, lo confermo. Intanto, per dirla con Mourinho, è una goduria pazzesca sentire il rumore dei nemici sempre più in lontananza. Ai rivali vorrei dire che noi dell’Inter siamo bauscia anche quando perdiamo, ma guai a rassegnarvi già all’ottava giornata. Io non lo farei mai. Coraggio, ci sono ancora 90 punti in palio e tutto può ancora succedere, anche se facendo un discorso meramente matematico 4 punti di distacco dopo otto giornate corrispondono a 16 alla fine del campionato, e se si continua con questa velocità la prossima fotografia fatta all’Inter rischia di venire mossa, ma non fermatevi a fotografare, cominciate a correre!
Ciao Gian Luca, a mio avviso la goleada dell’Inter a Genova non è affatto casuale, sia nei tempi che nei modi. Per quanto concerne i tempi, anche l’anno scorso l’Inter ripartì dopo la sosta delle nazionali d’ottobre con una roboante prestazione in trasferta: Roma-Inter 0-4. Fu il primo avviso ai naviganti del campionato sulla forza dei nerazzurri. Due indizi non fanno una prova, ma pare che dopo la sosta d’ottobre l’Inter di Mourinho inizi a dare il meglio di sé. In merito ai modi, il 4-3-2-1 di Genova non è affatto un inedito. L’Inter lo utilizzò per la prima volta lo scorso febbraio a Lecce, con Figo e Stankovic dietro a Ibrahimovic. Fu subito goleada in trasferta (3-0). Una formula di gioco molto simile venne riproposta diverse volte dopo l’ingresso in pianta stabile in squadra di Balotelli, guarda caso a partire da Genoa-Inter della stagione passata. In quell’Inter Balotelli e Stankovic – o Figo – agivano infatti alle spalle di Ibra unica punta. Insomma nulla dell’Inter di sabato è stato casuale, ma studiato da Mourinho in ogni dettaglio. Come dici tu, il portoghese non sarà il miglior allenatore al mondo, ma sarebbe auspicabile che venisse valutato maggiormente per quanto propone in campo, rispetto ai siparietti in sala stampa. Ivan