Barcellona Campione d’Europa e di fair-play
Scrive bene il sito del Barcellona quando sottolinea di aver scritto la storia nella città eterna. Il giovane Guardiola, alla sua prima stagione da allenatore, ha realizzato un leggendario triplete, portando il Barça a vincere Copa del Rey, Liga e Champions League. Bella finale con i campioni uscenti del Manchester United, ai quali va l’onore delle armi. Di italiano in questa finale c’è stata solo la sede e le origini dell’arbitro svizzero Massimo Busacca, ristoratore di Bellinzona. Per il resto gli italiani sono stati tutti spettatori, giusto così. La Champions ha premiato le due squadre che in Europa hanno mostrato le cose migliori, anche se una certa dose di aleatorietà c’è sempre: ci fosse stato il Chelsea al posto del Barça non sarebbe stato così assurdo ricordando le due semifinali. L’inizio della partita è stato tutto per il Manchester con Cristiano Ronaldo pericolosissimo nei primi dieci minuti e Messi un po’ in ombra. Ma il gol di Eto’o dopo nemmeno un quarto d’ora ha cambiato tutto e il Barcellona ha legittimato il successo finale, coronato dal raddoppio di testa del piccolo grande Leo Messi. Onore ai nuovi Campioni d’Europa. Campioni anche fuori da campo con Pep Guiardiola che, con grande fair-play, ha dedicato il successo a Paolo Maldini, offeso solo pochi giorni fa. Le belle parole di Guardiola sono schiaffi sul viso sempre più emaciato del nostro rozzo Paese e alla nostra cultura sportiva da terzo mondo. Per ora il nostro onore lo salva ancora la Nazionale Campione del Mondo, ma domani?
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