Le solite sfide italo-inglesi
Sorteggio duro per le due milanesi negli ottavi di Champions League e non poteva essere altrimenti, visto che entrambe ci sono arrivate coi biglietti di seconda classe. Chelsea per l’Inter e Manchester United per il Milan con gare di andata a Milano. Alla Fiorentina è toccato il Bayern Monaco, giustiziere della Juventus, ma avrà il retour-match all’Artemio Franchi. Gli altri incontri: Stoccarda-Barcellona, Olympiacos-Bordeaux, Cska Mosca-Siviglia, Lione-Real e Porto-Arsenal. L’Inter (andata il 24 febbraio e ritorno il 16 marzo) si misurerà per la terza volta consecutiva con una squadra inglese, dopo il Liverpool e il Manchester United, da cui è stata sempre eliminata. Stavolta di diverso c’è il ‘piccolo’ derby con Carlo Ancelotti e per tecnico dei Blues e il ritorno a Londra di Josè Mourinho che a Stamford Bridge ha fatto razzia di titoli nazionali riportando il Chelsea in vetta alla Premier dopo mezzo secolo. So già che, pur mancando due mesi all’appuntamento si avrà tempo di annoiarsi sul tema ‘a chi è andata peggio’, ma le trovo chiacchiere inutili: si sa che la Champions è soprattutto una competizione di momenti e oggi è impossibile capire chi tra due mesi verso starà meglio tra milanesi e inglesi: troppe variabili, tra cui le temutissime assenze per infortuni o squalifiche. Per quanto mi riguarda, sapete bene come la penso: in finale non ci sarà alcuna squadra italiana. Dovessi sbagliarmi, ne riparleremo.
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