Caccia a Kakà-27
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – venerdì 8 ottobre 2010
Con il campionato di Serie A in sosta, le giornate trascorrono più tranquille al Bar Sport, anche perché la Nazionale gli avventori se la filano solo nelle fasi finali di Europeo e Mondiale. Durante le qualificazioni invece l’unico che ci tiene è il barman Pinuccio. A dargli corda c’è solo lo studente fuori-corso juventino Boris Abatangelo che, essendo il più giovane del gruppo, è sempre l’ultimo ad avere il diritto di parola nelle discussioni sul campionato, ma almeno si prende la rivincita sulla Nazionale.
Gli altri sono invece impegnati a disputarsi Kakà, al centro del solito derby di mercato, almeno secondo radio-mercato. “Una cosa è certa – attacca il tassista milanista Gianni – Se è vero che Mourinho nemmeno ci parla, tanto vale riportarcelo a casa il nostro Riccardino”.
E’ dubbioso l’ortolano Gaetano che quando Kakà andò al Real Madrid abbassò le saracinesche della sua bottega Tano Frutta&Verdura in legno di lutto: “Io non lo voglio più vedere quel traditore – sbraita – c’ho versato tutte le mie lacrime. E se quel volpone di Mourinho lo vuole cacciare è perché è zoppo”. Il postino Donato invece è combattuto: “Meglio Kakà zoppo – polemizza – di tanti altri del Milan” L’interista Walter Bordegoni però non ha dubbi: “Se è zoppo torna da voi – annuncia – ma se è ancora buono viene da noi. Il Moratti quest’anno non ha speso solo così l’anno prossimo può tirar fuori 400 milioni di euro in contanti” Il compagno di tifo Artemio rilancia: “Di più di più – assicura – almeno 600 milioni. Kakà è solo l’antipasto!”
A quel punto anche il parrucchiere juventino Tonino s’appassiona all’argomento: “Tra i due litiganti gode la Vecchia Signora – interviene – Kakà magari viene alla Juve” ma il carrozziere Ignazio lo stoppa subito: “Kakà è bollito – esagera – e poi coi brasiliani la Juve non c’ha fortuna: via Diego, c’è ancora Amauri, che l’ultimo gol l’ha fatto che c’era ancora in giro l’Alfasud!”
Dal suo solito tavolino imbandito a grappa, l’anziano Ambrogio, memoria storica del bar mette tutti sul chi vive.: “Nel calcio c’è stato solo un brasiliano sopra la media e si chiamava Pelè – ricorda – di quelli di oggi invece non si capisce nemmeno il sesso!” (27 continua, purtroppo…)
Perchè purtroppo?!!
Se c’è una cosa che mi piace del calcio è il vuoto chiacchiericcio da bar, così come gli scudetti vinti ad agosto sotto l’ombrellone.
Puoi fraternizzare, ridere e scherzare con persone che non conosci e con le quali magari 5 minuti prima avresti fatto a botte per una precedenza non data.
Ma pensa che noia se il calcio fosse solo 90 minuti di gioco, punto e stop …
E poi, siamo seri (?) se non ci fosse la voglia di fare “bar sport”, chi li comprerebbe i giornali sportivi? e tutti i giornalisti sportivi cosa farebbero?
Meglio così, dai, meglio così ….
RS
Il purtroppo al termine di ogni discussione è volutamente sarcastico
GLR