Ibra non rispetta gli anziani-14
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – giovedì, 16 settembre 2010
“Brindiamo all’Ibra!” – l’invito dell’ortolano Gaetano– “tre minuti e due belle pere, come quelle che vendo io! E il Pinuccio fa partire sul bancone del Bar Sport una serie di ‘soliti’. Già perché qui non esiste un solo ‘solito’, ma ve ne sono almeno una decina, visto che ognuno si scola, e più volte, un intruglio diverso dall’altro. E mentre la schiera di Aperol, Campari, Martini, Spruzzati e Bianchini s’ingrossa, i milanisti fanno festa: “Dài Walter, bevi anche tu – tuona il postino Donato – che l’Ibra si è sbloccato e il Milan è risorto!” Il Walter, quando si tratta di bere, mica si tira indietro: “Ma sì, beviamo pure – ammicca – vi esaltate per due gol ad una squadra francese che sta 17.a in classifica? I gol contro le squadrette li faceva a grappoli anche nell’Effecinternazionale, ma con le grandi lo zingaro sparisce!”
Il tassista Gianni vola basso: “Dobbiamo stare calmi ragazzi – ammonisce – io Cesena mica me la sono dimenticata. Poi qui si fanno male tutti, l’Ambrosini, il Pato. Meno male che c’è quel moretto (Kevin Prince Boateng, ndr) che non è male. Ronaldinho però c’ha sempre un culo da sposa e l’Ibra le partite mica le può vincere tutte da solo!”
Intanto l’Artemio se la prende con lo studente fuori-corso Boris per la rispostaccia che Ibrahimovic ha dato a Sacchi: “Voi giovani comunque siete dei gran maleducati – lo rimprovera – ma avete letto sulla Gazzetta come l’Ibra ha risposto al Sacchi, ch’è una persona anziana?” Sul tema il carrozziere juventino Ignazio Cacchione rincara la dose: “Sacchi sembra più vecchio perché è pelato – osserva – ma è più giovane di te, Artemio. Ma è vero che i giovani d’oggi sono bastardi – rincara la dose roteando una chiave inglese – l’altro giorno un ragazzetto m’ha portato il motorino in carrozzeria e appena c’ho detto che non c’avevo tempo di guardarci mi ha chiamato africano. L’ho rincorso, ché se lo prendo l’ammazzo, ma lo ritrovo quello” – mentre il Tonino prova a calmarlo abbracciandolo per consolarlo e finendo per ungersi di olio-motore il grembiule da barbiere.
Ad un tratto nel bar compare il Rotolo, un personaggio sinistro odiato dall’intero bar perché parla sempre male di tutto e di tutti da quando la moglie l’ha piantato coi tre figli. Nessuno sa il suo nome di battesimo, che lavoro faccia e che squadra tifi, ma si dice che porti una jella tremenda. E per questo che sul bar scende un silenzio di tomba, mentre tutti si toccano. Beve un caffè corretto Sambuca e mentre paga, saluta tutti: “A chi va male non mi sorprende, a chi va bene andrà presto male!”
Ma l’anziano Ambrogio lo mette prontamente in fuga: “Rotolo? Ma di carta da culo?” – attacca frontale.
E tutti celebrano festeggia l’uscita del più anziano e del Rotolo dal bar con un doppio giro di Aperol (14-continua, purtroppo…)
Ehi GLR
ma come ti vengono certe battute……………. :-)))
Mica è farina del mio sacco: è il bar che parla. Io mi limito a riportare
GLR
ciao Gian !
ma io voglio venire tutte la mattine a fare colazione in quel bar :)) !
e che la forza sia sempre con te…