Il Leonardo è un indossatore, mica un allenatore-68
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – lunedì 27 dicembre 2010
E’ un gelido lunedì mattina e il Bar Sport riapre con i soliti clienti appesantiti dalle abbondanti libagioni natalizie, al quale non si è sottratto neppure il barman Pinuccio che cammina ancora a fatica. Il carrozziere juventino Ignazio annuncia di aver stabilito un nuovo record, visto che il giorno di Natale si è seduto a tavola coi 38 parenti a mezzogiorno e si è alzato ch’era già Santo Stefano. In soprappeso di altri sei chili, l’Ignazio si ripresenta con importanti novità sul mercato bianconero: “La Juve a gennaio si prende Gilardino e a giugno Pazzini e Geco (Dzeko, ndr) – annuncia – vedrete che attacco atomico che c’avremo l’anno prossimo! Ci facciamo una faccia così a tutti! Guardate che sono notizie riservate che i miei figli che lavorano in Fiat c’hanno avuto da un canale diretto del presidente Gnello (Agnelli, ndr)!”
Ha qualche dubbio lo studente fuori-corso Boris che vorrebbe che la Juve intervenisse sul mercato in altri, ma guai a contraddire l’Ignazio sulle sue fonti riservate! Intanto il parrucchiere Tonino provoca interisti e milanisti sui rumors che, dopo l’arrivo di Leonardo sulla panchina dell’Inter, riguardano altri ex-milanisti: “Ma io mi domando e dico: cosa è diventato ‘sto calcio? – lamenta – mo’ all’Inter dopo Leonardo si prendono pure Kakà e Maldini. E poi magari Costacurta e Franco Baresi! E il Milan dopo Ibra si è preso Cassano ch’è pure interista e poi vuole Balotelli! Tanto vale che tra Inter e Milan vi fate una squadra sola!”
Reagisce con stizza il concessionario interista Walter: “Noi ci vogliamo dimostrare a quei pelabrocchi del Milan che vinciamo pure con il loro ex-allenatore – spiega – poi Leonardo è uno che c’ha avuto le palle di cantargliele in faccia al Berlusconi e solo per questo bisogna darci un premio. E comunque il capocannoniere delle vergogne resta sempre il Lippi: quello sì ch’era venuto da noi per rovinarci! Adesso col Ranocchia e un bel mercato a voi milanisti vi portiamo via non solo la vostra gente, ma pure questo campionato! ”
Il pensionato interista Artemio, che resta il più violento mangiallenatori della storia, si trova però in crisi d’identità. Per la prima volta in vita sua non sa bene la posizione da prendere su Leonardo: “A me mi bastava che andasse fuori dalle scatole il ciccione (Benitez, ndr) – ammette – e ora mi prendo una pausa di riflessione prima di giudicare questo bel giovanotto! Il Leonardo si presenta bene e ci piace anche a mia moglie Gisella, come il Mancini e il Mourinho. Intanto vedo che tra gli arabi il Milan ci va ad allenarsi, mentre noi ci siamo andati a diventare Campioni del Mondo!”
Tra la pattuglia milanista non si placa la rabbia per la scelta di Leonardo, con il tassista Gianni che si è rovinato in Natale: “Se me lo trovo davanti per strada, lo stiro! – inveisce – ma proprio all’Inter doveva andare? Ma il Kakà e il Maldini lì da voi mica ci vengono, perché loro sono milanisti veri!” Prova a rincuorarlo l’ortolano e compagno di tifo Gaetano: ”Leonardo è un indossatore, mica un allenatore – assicura – e vedrai che con lui l’Inter va a picco! Alla fine rideremo noi!” Il postino milanista Donato teme invece la voglia di rivalsa di chi è stato allontanato dal Milan: “Speriamo che c’avete ragione voi, perché io c’ho paura – lamenta – e non sono mica sicuro che il travaso dei nostri all’Inter finisca qui! Meno male che siamo riusciti a liberarci di quell’ex-giocatore di Ronaldinho! L’Inter però questo mica se l’è preso!”
L’anzianissimo pensionato interista Ambrogio chiude tornando alle sentenze di sempre: “Io non so perché ancora vi meravigliate voi perdigiorno – pontifica – ai miei tempi si giocava per la maglia,la passione e per i colori. Quelli di oggi c’hanno il conto corrente al posto del cuore! (68-continua, purtroppo…)
Complemento:
Il Gioacchino ex-turnista di anni 77 – come socratico enzima di mille domande – disse:
“Chissà che farà il Materassi, dopo che smette col balone…?
Rispose – ermetico il Tarcisio – “Per mi, al cur subit dall’Ambrosini per fac un po’ de spasi “in bacheca” per lo scudetto… come segno d’amicisia fraterna s’intende”.
All’angolo opposto del balcone, si sveglia il Piergiovanni, vecchio Sole della ragione e dell’arguzia illuminato ormai da mille e mille Campari – “Uè Fenomeni… sapete qual è la differensa tra il Moratti e il Papi?… (Silenzio)… Beh… il primo risparmia sempre per la F.I.F.A. e il secondo spende solo per la F.i. (…) a !!!”.
Censurabili !!!
Perego
Ogni bar dello sport ha i suoi eroi!
GLR