Il Mondiale è dei poveri-62
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – mercoledì 15 dicembre 2010
Il successo dei congolesi del TP Mazembe sui brasiliani dell’Internacional per 2-0 nella prima semifinale del Mondiale per Club ha sconvolto l’intero Bar Sport. Per il carrozziere juventino Ignazio, soprannominato ironicamente Gheddafiat, è un segno del destino: “Il mondo sta cambiando – osserva – pensate se dopo che gli africani hanno buttato fuori l’Inter del Sudamerica stasera il Chongchang (Seongnam, ndr) fa fuori anche l’Inter d’Europa. E’ proprio il Mondiale dei poveri!” L’ortolano milanista Gaetano invece non l’ha presa bene: “E’ tornata la fortuna dell’Inter – lamenta – dopo mezzo secolo si presentano loro e in finale gli capita una squadra del Katanga (Congo, ndr). Mavà a ciapà i ràtt (Ma andate a prendere i topi, ndr)!” Intanto il parrucchiere juventino Tonino sta gufando da giorni: “Prima vediamo se l’Inter vince stasera – ammonisce – perché gioca contro la squadra fondata da quel reverendo stregone (Moon, ndr) che di sicuro ci avrà fatto qualche esorcismo!” Il pensionato interista Artemio risponde con un impeto di orgoglio interista: “Adesso non venitemi a dire che all’Inter ci va sempre tutto bene – reagisce – sono mesi che giochiamo senza dieci titolari e anche senza l’allenatore. Prima o poi la ruota doveva girare!”
Lo studente fuori-corso juventino Boris invita i rivali alla massima prudenza: “Guardate che questi coreani corrono ancora più dei congolesi – avverte – e mezza Inter non gioca da un mese. Potrebbe venir fuori un’altra sorpresa!” Il tassista milanista Gianni, in brodo di giuggiole per la fiducia ottenuta dal governo Berlusconi davanti a Camera e Senato, addirittura rilancia: “Il calcio non è mica come la politica – rivela – questi orientali qui non si sa mai cosa ti combinano! Una volta ho visto un cinese che ha palleggiato per cinque ore mentre correva più forte del mio taxi! E gente che ci sa fare con i piedi. Speriamo!”
Il concessionario interista Walter invece è già in brodo di giuggiole: “Chi vive sperando muore cagando – sentenzia con consueto garbo – e con gli africani in finale, c’abbiamo già mezzo Mondiale in tasca! Sono mesi che vi vedo tifare a turno per quelli che giocano contro l’Inter: il Chelsea, il Barcellona, il Bayern, la Roma, il Siena! Ora vi sono rimasti solo i coreani e gli africani, ma più gufate più vinciamo!”
E anche il postino milanista Donato non si fa grandi illusioni circa un passo falso dell’Inter: “E’ più facile che io vinca diecimila euro al quel maledetto videopoker – alza le spalle sconsolato – l’Inter ‘sto Mondiale lo vince facile!”
Il pensionato interista Ambrogio, memoria storica del Bar Sport, chiude allora con l’ennesima sentenza: “Guardate che la palla è rotonda – ricorda – e molte volte è più intelligente di quelli che la calciano!” (62-continua, purtroppo…)
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