Inter Nos 6
Pubblicato su San Siro Calcio, domenica 24 gennaio 2010 per Inter-Milan
INTER SEMPRE IN PIEDI – Derby da uomini veri per l’Inter che anche a Bari ha sofferto e rimontato, ma non ha vinto, come la settimana prima col Siena. I soliti pessimisti sono tornati alla carica, ma non pensano al fatto che dall’inizio del 2010, l’Inter è stata falcidiata dagli infortuni e conseguentemente imbottita di giovani e seconde linee. Qualsiasi squadra, e anche l’Inter purtroppo non può fare eccezione, soffre quando non può contare sugli uomini migliori. Eppure l’Inter è sempre in piedi e 7 punti nelle ultime tre partite rappresentano un ottimo bottino, considerando l’inevitabile imballo fisico dopo il richiamo di preparazione a Dubai. L’obiettivo è di essere al top per quando tornerà la Champions. Il derby ci restituisce però un’Inter migliore, grazie al recupero dei principali centrocampisti. Di fronte un Milan entusiasta e scalpitante, ma lo era anche prima del derby d’andata, finito poi con un sonoro 4-0 per i nostri. La squadra di Leonardo si è guadagnata a suon di gol e risultati il titolo di anti-Inter, al quale al momento sembra aver abdicato la Juventus o,se preferite, di squadra rivelazione del torneo. Se da parte rossonera c’è di non aver nulla da perdere, vista la strada fatta fin qui, da parte nerazzurra c’è un carattere indomito, perché quando si raddrizzano sempre in rimonta partite messe male non è mai un caso.
Pensandoci bene, non mi dispiace arrivare al derby con un vantaggio contenuto: ricordo a tutti che, a Torino con la Juventus, l’Inter forte degli 8 punti di margine, tenne un atteggiamento supponente e perse la partita. Ora c’è la giusta tensione. Intanto l’ambiente è già stato scaldato per questioni di calendario: scintille tra Galliani e Paolillo, condite dagli strali di Lele Oriali e dalla consueta ironia di Mourinho, apparso in settimana più che mai sereno.
LA FORZA DEL PRIMATO – Al rinnovato entusiasmo rossonero l’Inter oppone i numeri del primato: 6 punti di vantaggio in classifica in attesa del recupero di Fiorentina-Milan, ma non solo. Dalla stagione 2006-07 a oggi l’Inter è stata capolista solitaria per 105 giornate e, comunque vada a finire il derby, la striscia record continuerà. Tra l’altro le milanesi si riaffrontano per il derby di ritorno, reduci dagli stessi risultati che avevano preceduto quello d’andata, segnato poi dal poker nerazzurro: come ad agosto, rossoneri vincenti col Siena e nerazzurri pareggianti col Bari. Il derby resta pentitissimo anche senza simboli del calibro di Ibra e Kakà, senza i quali Inter e Milan hanno saputo andare avanti: sempre al top l’Inter, tra alti e bassi il Milan che ha dimostrato nel girone d’andata tutto il brutto e il bello che un club può attraversare. Milanesi comunque in azione anche si sul mercato di gennaio: al ritorno in rossonero di Beckham, l’Inter ha risposto con Pandev, che giocherà il primo derby milanese della sua vita. Con la lazio restano in piedi altri due discorsi di mercato importanti: Ledesma e Kolarov: c’è tempo fino a fine gennaio per chiudere con Lotito, un osso duro quando tratta.
MAICON, SVEGLIA! – Al di là di chi rientra, soprattutto a centrocampo, tra i titolari fissi ce n’è uno che da tempo va a scartamento ridotto: è Maicon, che proprio nel derby di andata aveva segnato il il terzo dei quattro gol, festeggiato sfrecciando in delirio tra le panchine, con Seedorf a guardarlo inebetito. Dopo un intero girone, tutta l’Inter è cresciuta, tranne Maicon, che non sta ripetendo le prestazioni a cui ci aveva abituato da tre anni: già sul finire della scorsa stagione i primi rumours su una vita non sempre da atleta fuori dal campo e le rivendicazioni economiche, poi soddisfatte, del suo rappresentante italiano, Antonio Caliendo che, da buon napoletano, ha un innato fiuto per gli affari. Maicon continua ad avere richieste e l’Inter, che conta su Davide Santon per il futuro, stavolta potrebbe anche trattarlo, naturalmente per una cifra piuttosto importante. La sensazione è che per una cifra attorno ai 35 milioni di euro l’Inter possa cedere il brasiliano. Ma chissà che proprio da questo derby non si riveda il Maicon che abbiamo imparato ad amare.
ENIGMA BALOTELLI – Mario Balotelli ha iniziato il 2010 come aveva chiuso il 2009, tra gioie e dolori. Gol a Verona, ma ammonizione con squalifica poco dopo, senza contare le tensioni col pubblico, culminate in una multa ingiusta. Col Bari Mario ha completamente trascurato la fase difensiva nel momento di maggior difficoltà della squadra, dando così ulteriori motivi a Mourinho per bacchettarlo. Spettatore a San Siro del Milan nella gara di Coppa Italia col Novara, ora Mario ha l’obbligo, se chiamato in causa, di non essere spettatore del derby.
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