Senza italiani si vince-33
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – venerdì 22 ottobre 2010
“L’Italia s’è rotta – osserva il titolare Pinuccio, alla vigilia della chiusura per il week-end del suo Bar Sport – In questo giro di Coppe Europee ha vinto solo l’Inter che non c’ha gli italiani. Senza italiani si vince. Le altre hanno fatto tutte pena, ragazzi!” Il carrozziere juventino Ignazio infatti riappare in stato catatonico: “Il pareggio della Juve contro questi che non sono manco tedeschi – s’infiamma – vale una sconfitta, roba da vergognarsi!” Anche il parrucchiere Tonino è a pezzi: “Ma l’avete vista la classifica del girone della Juve? – domanda – “siamo penultimi e a un certo punto pure ultimi eravamo! C’abbiamo solo Krasic e Del Piero che è più che chilometrato, il resto è robaccia” Lo studente fuori-corso Boris, anch’egli juventino, prova a girarla in positivo: “Forse l’Europa League alla Juve non interessa – azzarda – se usciamo subito possiamo pensare solo al campionato!”
Difficile arginare l’ironia tagliente de concessionario interista Walter: “In campionato non vi preoccupate che tra i primi dieci forse ci arrivate – sbertuccia – Per l’Europa di cosa vi preoccupate? In quella coppetta lì non ne passano quattro per girone? Meno male che c’è l’Inter degli stranieri a tener su in buon nome dell’Italia. E occhio al ranking, perché tanto noi primi o al massimo secondi col Moratti ci si arriva per i prossimi dieci anni. E se arriva pure Messi, saltiamo direttamente il campionato! I problemi veri li avrete voi e il Milan!”
Punto sul vivo, l’ortolano milanista Gaetano reagisce con veemenza: “Ma lasciamo stare il Milan – ringhia – che qui adesso si cambia tutto. A Napoli chi non corre sta in panchina!” La previsione non tranquillizza però il postino Donato: “In panchina però continua ad andarci Allegri, il problema è proprio questo – ribatte, mentre al pensionato interista Artemio, noto mangia-allenatori, non par vero di pronosticare che il tecnico del Milan non arrivi al panettone. Il tassista milanista Gianni invita alla calma: “A Natale mancano due mesi – filosofeggia – e in due mesi sapete quante cose cambieranno? Soprattutto in Europa, cercate di aver fiducia, come il Silvio!” Ma l’anziano pensionato Ambrogio va ben oltre: “Macchè Europa, qui ormai è una babele – sentenzia – ma lo vedete o no cosa c’è in giro?” (33-continua, purtroppo…)
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