10C: Inter-Juventus 1-2
Da San Siro la Juventus se ne è andata da capolista, rinvigorita da un successo meritato, come lo è stato quello sul Milan. Lo testimoniano le occasioni create dai bianconeri, insieme al rigore negato dall’arbitro Rizzoli in chiusura di primo tempo, quando il risultato aveva già preso la forma del 2-1 finale per i bianconeri. L’Inter resta inchiodata ai bassifondi della classifica, schiacciata dai tanti malanni stagionali, che poi si riassumono in un solo problema, certo non risolvibile a breve: la squadra che ha vinto tutto è arrivata a fine corsa, schiantata dal chilometraggio eccessivo di coloro che l’hanno resa grande, probabilmente unica e irripetibile. L’impossibilità di fermare il tempo, che ha preso a correre vorticosamente, è sotto gli occhi di tutti e la buona volontà non basta più, nemmeno impegnandosi allo spasimo. Cambiasso, che per quattro anni è stato il miglior centrocampista d’Europa per la sua capacità di interpretare all’unisono fase difensiva e fase offensiva, oggi è poco più di un’ombra e insegue gli avversari con la lingua a penzoloni. Come lui Stankovic, che ha rilevato Obi, senza mai riuscire ad andare al di là di comunissimi fraseggi laterali, tipici di qualsiasi anonimo centrocampista di raccordo.
Dopo un colpo di tacco di Pazzini su tiro di Maicon in avvio e una girata di Cambiasso a lato, la Juventus è passata già prima del quarto d’ora con Matri che ha invitato Lichtsteiner ad affondare sulla destra, per andare poi a raccogliere il traversone che Castellazzi ha respinto d’istinto proprio sui piedi di Vucinic per l’1-0.
Efficace la reazione dell’Inter, dopo un tiro di Zarate: appena prima della mezz’ora Sneijder ha innescato Maicon per una galoppata vecchia maniera conclusa con un potente destro deviato da Bonucci alle spalle di Buffon. Subito dopo l’Inter ha avuto la palla del vantaggio ancora su cross di Maicon per Pazzini, che ha girato sulla traversa. L’illusione di poter prendere in mano la partita è però crollata quasi subito, quando Matri ha chiuso un triangolo al limite dell’area con Marchisio, il cui rasoterra ha infilato ancora Castellazzi.
In chiusura di primo tempo, l’atteso caso arbitrale con Marchisio che, pescato da Pirlo, ha provato a girarsi scavalcando Castellazzi con un pallonetto. Netto il contatto col portiere nerazzurro, ma niente rigore. Proprio Marchisio nell’intervallo ha rivelato che Rizzoli aveva giudicato l’azione conclusa dopo il tocco del bianconero.
In realtà la storia è sempre la stessa: quando si lamenta, soprattutto se ragionevolmente come ha fatto l’Inter, la big di turno il favore poi lo ottiene sempre. Un malcostume tipicamente italiano riservato da sempre alle tre grandi, che da decenni si accusano a turno dello stesso viziaccio. Ad alzare la voce invano, qui da noi, capita solo alle piccole. Da sempre. Ovviamente, la prossima volta che l’Inter si beccherà un rigore dubbio contro non si mancherà di ricordarle di essere stata appena graziata nel derby d’Italia.
Anche nel primo tempo, con l’Inter migliore, la Juventus non ha mai perso il controllo del centrocampo e la sua capacità di mandare in crisi l’inaffidabile difesa nerazzurra. Anche quella bianconera non è proprio difesa che faccia dormire sonni tranquilli, ma l’Inter l’ha impensierita solo per momenti troppo brevi.
Non a caso, nell’intervallo Ranieri deve aver pensato che era più facile venir schiacciati piuttosto che imporsi e che serviva sacrificio più che inventiva. Per questo ha rinunciato al lusso di Zarate per la sostanza di Castaignos, anziché Milito, sperando di guadagnarci in corsa e in copertura sulla fascia.
Missione incompiuta.
Nella ripresa l’Inter non si è praticamente mai vista, se non nel finale con una girata a lato di Pazzini, dopo che Del Piero, subentrato a Vucinic, ha sprecato il colpo di grazia in contropiede.
Pirlo si è anche concesso qualche fraseggio di troppo davanti alla difesa, rassicurato da compagni decisamente più veloci nei recuperi degli avversari.
Con la quinta sconfitta in nove partite, i nerazzurri sprofondano a -11 in classifica, senza una reale credibilità per un filotto di risultati sul modello della gestione Leonardo, perché solo sei mesi fa c’era un’altra Inter e c’era Eto’o.
Ogni volta la squadra s’impegna ma resta inferiore alle altre dal punto di vista fisico, prima ancora che mentale. La rabbia di Sneijder, che nella ripresa si è beccato pure un cartellino giallo, è lo specchio di chi vorrebbe tanto fare cose che non riescono più.
Sorvolo volutamente su striscioni e cori vergognosi da una parte e dall’altra: si sta sempre a fare la contabilità di chi fa la cretinata peggiore. Per me certe cose non hanno né colore, né valore: sono stupide e basta. Inutile perfino commentarle.
Non sono piu arrabiato, sono rasegnato. Mai come quest anno vedo la partita con una indiferenza totale sicuro che non vinceremo. Adesso e importante fare 40 punti e salvare la faccia, poi vedremo. Mi piange il cuore vedere Cambiasso che al 92 si fa male ma si alza perche non vuole perdere tempo. I nostri senatori ci mettono tutto, sputano sangue ma non ce la fanno piu, non e colpa loro se non ce nessuno in panchina che li puo sostituire. A livello dirigenziale ce solo Moratti, gli altri sono solo per fare numero e anche questo forse e un limite del nostro grande presidente. Con i soldi di Moratti sono bravo anche io a fare il mercato. Un grande dirigente si vede quando mancano i soldi, prendere Ibra e Viera per 40 milioni non e merito di Branca ma di Moratti. Quando lasci Branca a fare tutto ti prende Gasperini, Alvarez, Castaignos, Biabiany e compagnia bella.
Il momento più buio della notte é quello che precede l’alba.
caro gianluca, come in ogni occasione hai analizzato la situazione inter con razionalità e imparzialità. caratteristiche che ti contraddistinguono.
mi sento solo di aggiungere questa considerazione: o a gennaio si torna sul mercato seriamente (acquisti e cessioni) o sarà una stagione davvero difficile (non voglio pensare al peggio, sono ottimista per natura)
w lo sport, sempre e comunque
alberto
La Juventus si è affacciata 6-7 volte nei pressi della nostra area nel solo primo tempo , morale : 2 gol , 3 occasioni clamorose fallite , 1 rigore negato !!
La differenza è stata l’enorme divario di freschezza atletica e mobilità dei giocatori. E la Juve non è certo uno squadrone che il mondo tremare fa….
Il problema più grosso dell’ Inter è il filtro a centrocampo con giocatori che non ce la fanno più…La difesa va in barca di conseguenza…Ieri sera la nostra fascia sinistra era oltretutto inadeguata e imbarazzante.
Se guardiamo i gol subiti subiti con Palermo Novara e Juve c’e’ un denominatore comune: gli avversari con semplici scambi ravvicinati arrivano al tiro con estrema facilità.
Se poi per cambiare il volto alla partita ci affidiamo alle forze fresche , Obi , Alvarez e Castaignos , è notte fonda…..
Ciao
ciao GLR
concordo nella tua ” diagnosi” del malato, purtroppo in questo momento non vedo rimedi miracolosi, bisogna solo lavorare e dare fiducia ai giovani che mettano un pò di muscoli e fiato, tanto anche con i ” senatori ” si perde per manifesta inferiorità fisica, quindi aspettando gennaio è meglio che i vari Obi, Faraoni ecc. si facciano esperienza e i Big facciano la Champions riposati.
ciao Dario
E’ difficile essere così spietatamente ma serenamente lucidi e senza toni esagerati :complimenti per l’analisi. Mi auguro che in società ci sia gente con gli occhi aperti e il cervello sveglio nonché l’onestà intellettuale che tu dimostri.La squadra ha dato il massimo,ma se questo è il massimo siamo conciati malissimo.
Alla prossima (che sarà di nuovo durissima…..)
Mi sentivo un annata di transizione visto anche l’ingaggio di Gasperini.
Ma non me l’aspettavo cosi sciagurata.
Al momento direi che possiamo perdere con chiunque perche come dici te ne abbiamo per 45 minuti e negli altri siamo in balia degli avversari
E’ la storia della coperta corta, se giochi con tre davanti che non tornano mai quest’ Inter diventa pericolosa ma becca tre gol a partita, se si copre di piu’ non tira più in porta. Lasciamo da parte i conti sulla prima in classifica. Da qua a Natale conviene giocare con un minimo di equilibrio, soffrendo e con mentalità da provinciale facendo più punti possibile, poi vedremo cosa la società farà a Gennaio. Se pensiamo ancora di essere una grande squadra andremo incontro a sonore batoste. Saluti.
Abbiamo praticamente buttato via due mercati estivi, stando a guardare gli altri che si rinforzavano.
La gratitudine verso Moratti e la sua famiglia è enorme, ma a questo punto è il caso che si prenda le proprie responsabilità.
Come facevano i giocatori gia da due anni a questa parte a correre come lepri con tre partite a settimana con gente che già aveva superato la trentina? Mi sembra più “normale” questa INTER, più allineata col fattore età. Il ringiovanimento dell’INTER è già iniziato.
Ranocchia, Nagatomo, Pazzini,Obi, Castaignos, R.Alvarez, Jonathan, Poli.
Non siamo allo sfascio ma la classifica è avvilente.
Qui c’è gente fuori condizione al massimo (Sneijder Cambiasso Chivu Milito) e infortuni ripetuti (Thiago Motta)
Cosa manca? il gollettino di Eto’o o il suo driblig +assist che facevano tanto classifica.
Il non poterlo tenere ha messo il sigillo sulle future prospettive Interiste.
Peccato davvero.
Dimitri
La squadra è durata un tempo, ha provato a vincere la partita partendo forte e pressando alto. Purtroppo questo atteggiamento aggressivo ha lasciato la difesa totalmente scoperta, in balia di pericolosi contropiedi (così a memoria mi vengono in mente almeno 3 occasioni in cui l’attaccante di turno di quelli la era praticamente solo davanti a castellazzi) con il centrocampo che riusciva a recuperare mezz’ora dopo che l’azione fosse conclusa. A questo si aggiungano i soliti errori individuali di posizionamento e marcatura (su tutti Chivu, che tra mercoledi e ieri si è subito affrettato a cancellare quanto di decente mostrato contro chievo e lille).
Chissà, magari con l’atteggiamento del secondo tempo un pareggino lo portavamo a casa. Resta invece l’amarezza nel perdere in casa contro quelli, nel vedere la squadra campione di tutto ridotta così, nel constatare che la dirigenza non ha capito in anticipo questo decadimento e non è intervenuta per raddrizzare la baracca.
La suppponenza di continuare come se ci fosse sempre Mourinho è stata fatale. Ma la pochezza dirigenziale e la coppa intercontinentale, unitamente alla fantastica annata di Eto, hanno fatto credere di essere un bue mentre non era che una rana piena d’aria!
Speriamo che la traversata del deserto non duri decenni…..
Ciao Gianluca
è stata una sconfitta più dura di quanto dica il risultato finale.
E’ stato come vedere un passaggio generazionale, tra una squadra che ha toccato la gloria e che arranca col passare del tempo ed una realtà che conta su giovani giocatori che hanno più fame e più corsa.
L’Inter è di una pochezza disarmante, senza gioco, né qualità.
E senza nemmeno un leader.
Resta solo un rimpianto duro da mandare giù, e cioè che questa transizione, fisiologica e prevedibile, sia stata gestita in maniera opinabile, confusi tra la riconoscenza al gruppo vecchio e una volontà di rinnovare in nome del fair play finanziario rimpolpando la squadra di giovani acerbi e del tutto inadeguati. Ci aspettano tempi decisamente poco rosei, anche perchè non oso pensare alle conseguenze finanziarie di una mancata qualificazione in Champions’, altro che FPF! Comunque il ricordo di quanto fatto pochissimo tempo fa e la riconoscenza per questa squadra e per Moratti non si discutono, qundi calma e gesso e…salviamo il salvabile! Un abbraccio a tutti i fratelli interisti…
Risultato bugiardo. I giocatori della Juventus sono arrivati diverse volte da soli davanti a Castellazzi senza poi concretizzare per demeriti propri, ma poteva finire con punteggio assai più pesante. In casa! Nulla da aggiungere, se non la conferma che ormai non ci siamo più. La corsa per lo scudetto, un posto in Champions, chissà forse anche la salvezza, cominciano a diventare dei veri e propri miraggi. Come volevasi dimostrare, anche stavolta non è un problema di allenatore, chiunque vada in campo la figuraccia non manca mai. Sigh!
Tra tanti numeri negativi voglio segnalarne uno in particolare: era dal campionato
2005/2006 che non compariva il numero 2 nella colonna sconfitte in casa.
Di “positivo” c’e’ che nello scorso campionato 8 punti dopo 9 giornate voleva dire
ultimo posto in classifica. Quest’ anno non e’ cosi
pasquale
caro Gian Luca, come sempre le tue analisi sono impietose ma reali ed è quello che apprezzo di te, uno dei pochi giornalisti “liberi” rimasti in questa repubblica delle banane! Ti ho apprezzato quando hai detto all’arbitro Bonfrisco quello che io penso da anni, che ho vissuto sulla mia pelle, come ex dirigente sportivo. Grazie veramente per l’informazione libera. Buon lavoro. Max
Non voglio credere che gli arbitri applichino la “compensazione a distanza”, “restituendo” eventuali maltolti a chi si lamenta. Piuttosto, dallo stadio, avrei dato la esatta interpretazione di Rizzoli: di fatto, il fallo (evidente) di Castellazzi non ha avuto alcun impatto sull’azione di Marchisio, quindi perchè sanzionarlo?
Ciao GLR,
l’analisi è “impietosa” ma, anche tristemente vera; non tocca certo a noi tifosi trovare la soluzione, soluzione che poi è facile, comprare altri campioni per sostituire le glorie che hanno fatto una galoppata storica ma, un appello alla società da tifosi affezionati lo possiamo fare?
Non mi aspettavo che la squadra ripetesse il triplete, o, il “minitriplete” dello scorso anno ma, neanche una stagione da vivere alle soglie delle salvezza che, senza la sfera di cristallo e portatori di sventura, si concluderà nella migliore delle ipotesi con un piazzamento in europaleague.
Un Inter fuori da tutto il prossimo anno sarebbe un fallimento. l’appello è quello di mettere mano al portafoglio già a gennaio per cercare di risollevare un pò le sorti di questa stagione e fare qualcosa di importante il prossimo mercato estivo (non intendo per forza spese folli basterebbe anche un progetto serio!)
Saluti e FORZA INTER.
La Juve è una squadra di un altro livello ed è giusto che sia così dopo 4-5 anni di delusioni, frutto di una buona gestione manageriale del buon Marotta che, senza prendere poi top player, ha costruito un buon arsenale. Inter da rifondare, forse anche in società. Non mi aspettavo un calo del genere ma era prevedibile.
O il nostro caro Presidente spende e si libera di alcuni dirigenti incapaci (che nemmeno conoscono il regolamento UEFA) o invidieremo la fine del Borussia Dortmund.
Quello che scrivi in apertura del tuo editoriale è la fotocopia del pensiero di milioni di interisti. Il problema è che tutti questi milioni di interisti avevano la sensazione già ancor prima di cominciare il campionato che sarebbe più o meno finita così. Tutti avevamo la consapevolezza che il ciclo dei vari Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta e compagnia bella fosse più o meno finito. Solo in società ci si è ostinati a volerli considerare eterni. Ok, di soldi per fare rivoluzioni non ce n’erano e non ce ne sono. Ma qualcosa in più del solo Poli (tra l’altro infortunato cronico anche lui) per rinforzare centrocampo e difesa si poteva e si doveva fare. Comprare i fenomeni con vagonate di milioni di euro a disposizione sono capace anch’io. Vero Branca???
Ciao, Matteo
Non sopporto sentire moratti che parla di mercato dopo soli 2 mesi di campionato, considerando anche la pessima di scelta (e la pessima figura) di aver preso ed esonerato un allenatore inadatto (Gasperini) e mai messo in condizione di fare delle scelte secondo i suoi “schemi”.
Si salvano in pochi, bisogna ricostruire la squadra partendo dalle certezze che abbiamo, ovvero: Maicon, Snejder, Ranocchia, Pazzini e Lucio. Samuel, Zanetti, Cambiasso e Stankovic devono cominciare a fare posto alle nuove leve. Servono 3-4 acquisti da “top team”, servono certezze!
Sono d’accordo con te che il tempo non si può fermare e che l’inter del triplete è irripetibile, soprattutto se partono gli elementi ancora validi come Eto’o e giovani come Mariga che avrebbero meritato maggiore considerazione all’interno un piano di rinnovamento della squadra. Eto’o può anche decidere di andarsene (come temo farà anche Wes) e va bene , il problema è che deve essere adeguatamente sostituito all’interno di un progetto di rinnovamento che al momento l’Inter sembra non avere. Io non ho nulla da rimproverare ai giocatori dell’Inter o a Ranieri, stanno faccendo il massimo. La classifica secondo me esprime purtroppo il vero valore della nostra squadra in questo momento. Se proviamo a giocare da “grande squadra” dietro balliamo e prendiamo gol da chiunque. Non so se sei d’accordo, per me l’unica soluzione per uscire dalla zona pericolosa della classifica è giocare come il secondo tempo di ieri , da “provinciale” . Da “provinciale” abbiamo vinto le uniche partite del campionato. Viva l’inter !
Si dice che quando si tocca il fondo, poi si risale. Ieri sera è ufficialmente finito il nostro quinquennale ciclo di vittorie e non dobbiamo dolercene troppo: prima o poi doveva succedere. Visto che il campionato è andato comincerei a puntare su qualche giovane di belle speranze: almeno avrà gambe e fiato e nel frattempo si valuterà chi è da Inter e chi no. I senatori li utilizzerei col bilancino per la Champion: ci è già successo di rischiare la B e nelle stessa stagione vincere la Coppa Uefa. Hai visto mai?! A gennaio tre quattro acquisti di un certo spessore bisognerà farli per forza. Soprattutto ci manca un vero killer sotto porta. Ho sentito addirittura tifosi urlare a Moratti di vendere: ma stiamo scherzando o la memoria vacilla?! Chi potrebbe garantire continuità e garanzia economica visti i tempi che corrono?!
E’ necessario fare un bagno di umiltà, a cominciare dalla dirigenza che in soli 17 mesi ha portato l’Inter dal trono d’Europa al fondo della classifica.
La stagione è andata, almeno in campionato, bisogna ricompattarsi, fare un gennaio di fuoco dal punto di vista della preparazione e salvare la stagione con una salvezza molto anticipata e fare un orgoglioso cammino in champions, cosa che è nelle nostre possibilità.
Poi per il prossimo anno è bene iniziare a fare le cose seriamente….a livello societario.
Penso che la colpa di tutto questo sia solo da attribuire alle scelte societarie.
Se Moratti non ne ha più (come i vari Cambiasso, Stankovic) è meglio che pensi già da ora a trovare soci che possano “aiutarlo” oppure sgravarlo del tutto da questa situazione.
Non mi sento di dare addosso a giocatori che ci han dato tanto, la colpa non è loro se non ci sono rincalzi che li possano far rifiatare. Uno solo di loro mi irrita fortemente Diego Milito. Non ho mai dimenticato che ancor prima di alzar la coppa della Champions disse “ma non so se resto…” adesso se ne va dallo stadio arrabbiato perchè non gioca ! Vanifica azioni d’attacco perchè sempre in fuorigioco, sbaglia l’impossibile e non ha l’umiltà di riconoscere il suo momento no ! Forse dopo la notte di Madrid si sarebbe dovuto dar più peso a quelle parole, e far capire a tutti che prima di tutto è un onore e tanta grazia poter giocare nell’Inter.
La partita con la Juve ha soltanto confermato quello che già si sapeva sulle reali ambizioni dell’Inter di questa stagione: cercare di rimettersi almeno nella parte sinistra (la “side A”) della classifica. Ci aspetta un anno di ‘passione’ per alcuni, di indifferenza per altri.
Il rigore per la Juve purtroppo era solare. Mi è dispiaciuto che l’errore a favore nostro sia capitato proprio contro i bianconeri; se fossimo riusciti a pareggiare la gara, o addirittura a vincerla, si sarebbe parlato solo di quell’episodio, perciò in fondo meglio così.
La nostra partita è finita con la traversa di Pazzini e con la seguente azione juventina che li ha riportato in vantaggio. Noi fatichiamo tantissimo a trovare un po’ di spazio per liberare qualcuno dei nostri al tiro. Le poche volte che abbiamo cercato di sparare la palla in porta, ogni nostro tentativo è stato puntualmente ‘murato’. I nostri avversari, invece, riescono ad ottenere il massimo con facilità e senza spremersi più di tanto. Anche da queste cose si capisce come devono andare certe annate. Se poi non conclude mai a rete, è inutile sperare di segnare e vincere…
Un’ultima annotazione: per la prima volta dal 6 agosto eravamo riusciti a recuperare una volta andati sotto di un gol. La gioia di aver sfatato questo tabù è durata però molto poco…
Saluti nerazzurri!
Paolo – Novara
Il problema è che una squadra di calcio non è un’azienda perchè vive fondamentalmente di ENTUSIASMO, e se Moratti quando parla fa capire che è stanco di spendere, che non può più farci molto, poi vende Eto’o non migliorando la squadra coi 100 milioni ottenuti dalla cessione, è normale che l’entusiasmo di tutti sia sotto terra. E senza entusiasmo, nel calcio, si muore.
L’unico modo che conosco per ravvivare l’entusiasmo sono due mercati (uno a Gennaio e uno a Giugno) di primo piano e un progetto che coinvolga in primis il presidente (il quale anch’esso senza entusiasmo sembra annoiarsi a fare il suo dovere).
Trovo molte analogie tra questa stagione e il 94, quando con marini ci salvammo all’ultimo.
Anche li, ogni partita doveva essere quella del riscatto, alla fine ci salvammo per due punti.
Caro GLR
Mi chiedo se Moratti conosca il significato delle parole Progettare, Pianificare, Programmare.
Se lo sapesse, non avrebbe fatto un contratto quadriennale a Mancini, per poi pagargli due anni senza far niente; oppure lasciare andar via Mourinho senza il preavviso previsto da qualsiasi contratto di lavoro.
Oramai il guaio è fatto: il rischio di bruciare giovani promettenti è alto, tuttavia temo che convenga correrlo e penso che Ranieri, che considero persona seria ed onesta, lo abbia capito.
A mio avviso adesso è necessario limitare i danni: cercare di uscire dignitosamente dalla Champion’s League ed interessarsi esclusivamente al campionato. Per evitare guai peggiori credo che ci sia da spendere più di quanto Moratti pensi, con tanti saluti al FPF; tuttavia temo che questo sia necessario e, forse, anche utile: l’esclusione dai tornei internazionali in seguito alla non ottemperanza (temporanea) al FPF consentirebbe di impostare (progettare, pianificare, programmare) una nuova Inter vincente nei prossimi anni.
Grazie per l’attenzione
La sconfitta e l’ennesimo infortunio (Maicon) dovrebbero fare scattare l’allarme rosso nella dirigenza invece Moratti dichiara “Di essere dispiaciuto” per il risultato di ieri, visto che di fenomeni in giro, che a Gennaio (a centrocampo e in difesa) ti risolvano la quadra del cerchio, non ce ne sono, sarebbe meglio chiedere a Ranieri la gestione di un campionato onorevole (con almeno un piazzamento da Europa League) e poi vediamo il prossimo anno cosa si potrà/vorrà fare (considerando età anagrafica e ricchi stipendi presi dai senatori).
Non è disfattismo (anche se potrebbe sembrare) sono un’inguaribile buonista e ottimista ma quest’anno ci vorrebbe un miracolo per entrare nelle prime 3 in Italia figuriamoci poi per vincere il campionato…..ciao a tutti e forza Inter!
Ciao Gianluca,devo dire che alla vigilia di questa sfida riponevo non poca fiducia sul buon esito della sfida. Alla fine pure il mio ottimismo ha dovuto lasciar spazio alla cruda realtà: questa juve è più forte di noi (oltre che del milan, a mio parere).L’unica ricetta per uscire al più presto da questo pantano è lavorare a capo chino…speriamo che la squadra ritrovi al più presto la via maestra. Ciao a tutto il popolo della Beneamata e forza INTER!!!
Ogni tanto mi chiedo se davvero chi la segue conosca l’Inter di Moratti. L’Inter di Moratti non ha mai progettato, pianificato e programmato a lungo termine. Non vi squadra in Italia che riesca davvero a farlo, visto quant’è importante il risultato e quanto si è sensibili a tifosi che ad ogni vittoria parlano di scudetto e a ogni sconfitta di retrocessione. Ci fosse un club davvero capace di programmare qui gli allenatori starebbero al loro posto per 15 anni come Fersugon al Manchester o Wanger all’Arsenal. Qui si vive del momento, esattamente come fate voi tifosi.
GLR
Nessuna analogia, per ora. Là la situazione si era davvero complicata solo a primavera con 4 sconfitte consecutive, senza contare che il campionato era a 18 squadre e si assegnavano ancora due punti a vittoria: fu l’ultimo torneo prima del passaggio ai tre punti per vittoria. Chi c’era e l’ha vissuto direttamente ricorderà perfettamente che all’epoca l’avvio della seconda inter di Bagnoli non fu poi così malvagio, visto che dopo 10 giornate aveva 19 punti, calcolando tre punti a vittoria. Oggi con 19 punti sei in vetta
GLR
Trova un imprenditore disposto a investire centinaia di milioni di euro nell’Inter e lo porto in Tv. Imprenditore italiano però, visto che all’estero il nostro calcio non lo filano nemmeno di striscio, altro che sceicchi. E non venitemi a parlare di Thomas di Benedetto, visto che i soldi alla Roma continua in realtà a garantirli Unicredit
GLR
Molto corretto ed equilibrato questo commento di Rossi, che gli juventini sportivi (come credo di essere) non possono che apprezzare. I risultati attualmente non certo positivi della squadra milanese possono anche essere addebitati a Moratti, ma non credo sia corretto dimenticare i mostruosi investimenti fatti dal Presidente interista fino a due anni fa. Il problema è che l’Italia lotta contro colossi (Spagna ed Inghilterra) che sono troppo avvantaggiati sul piano della fiscalità, che hanno stadi nuovi e di grande ricettività (piaccia o no, quasi tutti gli impianti nazionali fanno veramente schifo, con pista di atletica e tribune ad anni luce dal campo), che attraggono maggiormente le TV. Si può solo sperare, non solo per l’Inter ma per tutto il calcio italiano, che ci sia una diversa regolamentazione dei bilanci, perchè non è possibile secondo me vedere club con 6-700 milioni di euro di debiti continuare a spendere e spandere (vedi Chelsea col caso Villas Boas). Il problema è: UEFA e FIFA terranno duro a rischio di vedere una Champions senza Chelsea, Manchester, Real Madrid ? Mah, ho dei dubbi in merito…
Sono veramente demoralizzato. Perdere con la Juventus mi da veramente fastidio, per di più vivo a Torino e devo sentirmi le mie dai gobbacci.
Ero convinto che avremmo fatto la partita perfetta e che incontrare la Giuve ci avrebbe dato la scossa. Il primo tempo non è stato male ma non abbiamo mai dato la sensazione di essere pericolosi, a parte la traversa di Pazzini (se fossimo andati sul 2 a 1…….).
Adesso bisogna essere realisti e fare punti sicuramente con le squadre che ci sono inferiori. A gennaio bisogna intervenire sul mercato e fare un richiamo alla preparazione per tornare a correre un pochino di più.
L’unica cosa che non posso tollerare sono i tifosi che criticano Massimo Moratti. Ma questa gente cosa vuole da lui ?
Bisogna essere vicino alla squadra ed alla dirigenza che ci hanno portato in cima all’Europa ed al mondo.
Sempre Forza Inter ed a presto a tutti.
Caro Gianluca,
anche tu parli di -11 dalla vetta, ignorando ( penso volutamente) il misero +1 rispetto alla zona retrocessione; qui non è questione di essere catastrofisti, ma io finora ho visto solo cesena e chievo giocare peggio di noi e come hai giustamente ricordato tu, nel ’94 la vera crisi cominciò in primavera quando puntammo tutto sulla coppa Uefa, poi vinta. Si sa, l’Inter è la squadra degli eccessi, sia nel bene che nel male, ora però stiamo cominciando a esagerare. Cerco di consolarmi dicendo che non tutti i mali vengono per nuocere, cioè che a Gennaio, Moratti, vista la situazione, interverrà pesantemente sul mercato ( non abbiamo alternative, quindi evitiamo discordi aziendalisti, di bilanci etc.), ma ancora mancano 2 mesi, purtroppo…
ciao gianluca.
Innanzitutto complimenti xè vivi il calcio con passione ed ironia ed è una cosa eccellente .
Noi tifosi dovremmo comunque essere grati a morattii…con tutti i soldi che ha speso in questi anni avrà pure il diritto di stringere la chinghia per qualche anno, no? poi magari tanti soldi li ha spesi male però sull’impegno e la passione non lo si può discutere. forse ci è abituati troppo bene.
forse è meglio mancare la champions per ricominciare a rifondare sul serio senza l’impegno europeo per tornare velocemente ad essere competitivi per tutto.
Che l’Inter ieri abbia perso non è scandalo; capita alla fine di un ciclo esaltante e lo fu anche nel ’67 alla Grande Inter. Giocò quell’anno in maniera strepitosa, in campionato e soprattutto in coppa dei campioni, forse la sua stagione migliore, ma nel giro di tre giorni, perse tutto. Adesso bisogna ristrutturare e costruire per il futuro, ma lo sbaglio peggiore sarebbe spendere e spandere portando a Milano, a gennaio, qualche campione irascibile e costoso. Voi giornalisti interisti potete mettere il dubbio al buon presidente Moratti, io credo che egli non sia insensibile a qualche suggerimento di fede nerazzurra.
Guardi, Marino, la ringrazio per la sua testionianza, utilissima soprattutto per i più giovani. Molti giovani oggi hanno in testa vuoto pneumatico e pensano che nello sport si possa, anzi si debba, vincere all’infinito.
Moratti però i consigli non li ha quasi mai ascoltati: di norma preferisce sbagliare da solo.
GLR
Cia GLR, condivido in pieno la tua analisi, purtroppo siamo alla fine di un ciclo e i giovani che sono arrivati sinceramente non mi sembrano all’altezza, (vedi Alvarez e Castagnos).
Ringraziero sempre questi grandi campioni, ma non si puo’ continuare piu’ con Zanetti, Cambiasso, Stankovic, ecc..Siamo nella stessa situazione del Milan nel 2007 dopo la vittoria della Champions.
Vorrei spezzare una lancia in favore dei tifosi. Tutti, non solo gli interisti.
Non siamo così accecati dal tifo da pretendere tutto e sùbito all’infinito. Certo vincere piace a tutti, ma sono proprio i dirigenti a illudere le piazze spacciando qualunque brocco di terza categoria per fuoriclasse di valore mondiale. Magari mi sbaglio, ma credo che, se un presidente avesse il coraggio di parlare chiaro PRIMA DELL’INIZIO DELLA STAGIONE, ammettendo uno o più anni di transizione per essere poi competitivi a medio-lungo termine, la maggioranza del pubblico capirebbe e accetterebbe di buon grado. Io personalmente lo farei senza alcun problema.
Il problema è che ci sono ancora i boccaloni che credono alle dichiarazioni più o meno ufficiali degli addetti ai lavori. Se Moratti avesse detto quel che già sapeva dalla notte di Madrid, ossia che il 90% delgi introiti dovevano necessariamente finire nel bilancio, oggi l’Inter non avrebbe quasi 35.000 abbonati ma nemmeno la metà. Purtroppo il tifoso, di qualsiasi squqadra, è nato per farsi prendere per il culo ma guai a dirlo!
GLR
Ciao Gianluca,
permettimi, dire “il tifoso” è un po’ generico, il termine tifoso è “troppo” omnicomprensivo.
Tra i tifosi ci sono anche quelli che riescono a capire da soli che se in tre anni vengono ceduti calibri tipo Ibra, Balotelli e Eto’o probabilmente è in atto un ridimensionamento dovuto a motivi economici, o meglio, come direbbe il geometra Galliani, “di consolidamento dei successi”.
Non tutti quindi sono nati per “farsi prendere per il culo”; penso a quelli che come me – consapevoli di una squadra molto meno competitiva degli altri anni – hanno comunque rinnovato l’abbonamento e che non perdono neanche una partita sulla tv a pagamento. Beh questo sottocampione esiste, ed è anche consistente, un sottocampione che definirei di “appassionati”, che segue la propria squadra sapendo che quando si è martello si batte, mentre quando si è incudine…
Appoggio le tue battaglie per l’italiano (“le parole sono importanti” diceva qualcuno), nel contrastare il becerume e nello “scherzare” tutti quelli che appena, una stagione si mette maluccio partono con i “Moratti vendi”, ma non perdere completamente l’indulgenza, soprattutto quanto piove, e adesso piove abbastanza.
Con simpatia,
Alessandro
Vedi Alessandro è per quello che io ho sempre preferito i termini anglosassoni ‘supporter’ o ‘fan’ a tifoso. A pensarci bene poi il tifo è anche una malattia. So bene che ci sono anche appassionati illuminati, ci mancherebbe altro, ma per alcuni, da quello che scrivono, mi pare che il calcio sia l’unica ragione di vita. Tutto qui.
GLR