8iCI: Inter-Genoa 3-2
Avanti anche in Coppa Italia, eliminando il Genoa a San Siro con un 3-2 più che dignitoso in partita secca. E’ la terza vittoria della gestione Leonardo e la quinta consecutiva, considerando le due gare del Mondiale Fifa di fine 2010.
Anche gli ottavi di Coppa Italia confermano che qualcosa è cambiato in casa nerazzurra: avvio con soli 4 titolari e con l’esordiente Ranocchia al fianco di Materazzi. Si gioca bene, almeno nel primo tempo. La crescita di Maicon prosegue ed è cambiato anche l’atteggiamento delle seconde linee, a parte Muntari, al quale è scattata un’altra volta l’ignoranza calcistica. La partita la vince Eto’o: i suoi gol stagionali numero 20 e 21 arrivano entrambi nel primo tempo in meno di mezzora. Al quarto d’ora aggancia il cross da sinistra di Muntari e se ne va in porta tra Criscito e Dainelli battendo d’esterno Scarpi. Poco prima dell’intervallo, il camerunese piomba in corsa sul cross basso di Maicon, controlla a seguire liberandosi di Moretti e infila il raddoppio in diagonale.
Per tutto il primo tempo l’Inter si fa sentire pure sulle palle inattive, tra cui un colpo di testa di Ranocchia alto sopra la traversa. Nella ripresa si ricomincia a ritmo più basso e dopo nemmeno dieci minuti proprio Ranocchia, lasciato solo da Materazzi, si ritrova in solitudine a inseguire Rudolf e, nel tentativo di calciargli via il pallone da dietro, lo stende. Per l’arbitro Pierpaoli è rigore, per l’esordiente interista solo cartellino giallo, perché per il direttore di gara Materazzi era comunque in recupero ventre a terra. Kharja trasforma il rigore.
Subito dopo comincia lo show di Muntari che, richiamato in panchina per far posto a Biabiany, esce dal campo come una tartaruga: sacrosanto il cartellino giallo al ghanese che raccoglie a fatica la mano protesa di Leonardo e poi spinge via Beppe Baresi, alzatosi quasi certamente per dargli del cretino. Poco male, perché se Muntari continua a vivere in un mondo tutto suo, tutti gli altri paiono tornati in quello dell’Inter, tant’è che un attimo dopo Mariga incorna in rete il corner di Pandev. Dopo il 3-1 dell’Inter, il Genoa arriva al tiro con troppa facilità, perché si riprende a dormicchiare: Castelazzi sbuffa, tuffandosi a destra e a sinistra, ma risponde alla grande, soprattutto su Dainelli. Intanto standing-ovation per Eto’o, che lascia l’ultimo quarto d’ora al rientrante Obi e nel finale si rivede perfino Rivas, che rileva l’applauditissimo Maicon, giusto per il gol a tempo scaduto di Sculli, che quest’estate era stato ad un millimetro dall’Inter. Santon, dal canto suo, corona la sua volonterosa prova personale prodigandosi in un paio di recuperi.
Ai quarti di finale di Coppa Italia, l’Inter se la vedrà a fine mese in altra gara secca con la vincente tra Napoli e Bologna, ma quest’ultimo ora lo si affronta già sabato per il campionato. Un’altra vittoria nerazzurra, secondo gli analisti di Betfair, sembra fin troppo scontata: guarda le quote.
Avanti anche in Coppa Italia, eliminando il Genoa a San Siro con un 3-2 più che dignitoso in partita secca. E’ la terza vittoria della gestione Leonardo e la quinta consecutiva, considerando le due gare del Mondiale Fifa di fine 2010.
Anche gli ottavi di Coppa Italia confermano che qualcosa è cambiato in casa nerazzurra: avvio con soli 4 titolari e con l’esordiente Ranocchia al fianco di Materazzi. Si gioca bene, almeno nel primo tempo. La crescita di Maicon prosegue ed è cambiato anche l’atteggiamento delle seconde linee, a parte Muntari, al quale è scattata un’altra volta l’ignoranza calcistica. La partita la vince Eto’o: i suoi gol stagionali numero 20 e 21 arrivano entrambi nel primo tempo in meno di mezzora. Al quarto d’ora aggancia il cross da sinistra di Muntari e se ne va in porta tra Criscito e Dainelli battendo d’esterno Scarpi. Poco prima dell’intervallo, il camerunese piomba in corsa sul cross basso di Maicon, controlla a seguire liberandosi di Moretti e infila il raddoppio in diagonale.
Per tutto il primo tempo l’Inter si fa sentire pure sulle palle inattive, tra cui un colpo di testa di Ranocchia alto sopra la traversa. Nella ripresa si ricomincia a ritmo più basso e dopo nemmeno dieci minuti proprio Ranocchia, lasciato solo da Materazzi, si ritrova in solitudine a inseguire Rudolf e, nel tentativo di calciargli via il pallone da dietro, lo stende. Per l’arbitro Pierpaoli è rigore, per l’esordiente interista solo cartellino giallo, perché per il direttore di gara Materazzi era comunque in recupero ventre a terra. Kharja trasforma il rigore.
Subito dopo comincia lo show di Muntari che, richiamato in panchina per far posto a Biabiany, esce dal campo come una tartaruga: sacrosanto il cartellino giallo al ghanese che raccoglie a fatica la mano protesa di Leonardo e poi spinge via Beppe Baresi, alzatosi quasi certamente per dargli del cretino. Poco male, perché se Muntari continua a vivere in un mondo tutto suo, tutti gli altri paiono tornati in quello dell’Inter, tant’è che un attimo dopo Mariga incorna in rete il corner di Pandev. Dopo il 3-1 dell’Inter, il Genoa arriva al tiro con troppa facilità, perché si riprende a dormicchiare: Castelazzi sbuffa, tuffandosi a destra e a sinistra, ma risponde alla grande, soprattutto su Dainelli. Intanto standing-ovation per Eto’o, che lascia l’ultimo quarto d’ora al rientrante Obi e nel finale si rivede perfino Rivas, che rileva l’applauditissimo Maicon, giusto per il gol a tempo scaduto di Sculli, che quest’estate era stato ad un millimetro dall’Inter. Santon, dal canto suo, corona la sua volonterosa prova personale prodigandosi in un paio di recuperi.
Ai quarti di finale di Coppa Italia, l’Inter se la vedrà a fine mese in altra gara secca con la vincente tra Napoli e Bologna, ma a quest’ultimo ora lo si affronta già sabato per il campionato. La quota per un’altra vittoria nerazzurra a San Siro? Fin troppo bassa, secondo gli analisti di Betfair:
Ricominciamo a sentire il rumore dei nemici…o il tremore dei nemici…?!
😉
bicchiere sempre mezzo pieno!
Ieri non giocavano Julio Cesar, Motta, Stancovic, Snejider, Milito, Samuel, Lucio, Chivu Cordoba e non ricordo chi altro, ma abbiamo vinto e bene.
Chi non ha battuto Brescia e Lecce mediti profondamente sui propri limiti ed errori.
Carissimo Gianluca,
sono certo che ribadirai il tuo amore verso la coccarda tricolore, punto di partenza dei numerosi successi nerazzurri. Devo ammettere che sulle maglie ha sempre il suo fascino.
Saluti Daniele
Ciao mitico GLR,la rincorsa continua….anche in coppa italia l’inter ha dimostrato x la 3a volta di fila che e’tornata.Il primo tempo e’stato giocato davvero bene,ho visto la squadra tranquilla e sicura di se stessa e con tanta voglia di giocare ma sopratutto sto vedendo giocatori finalmente liberi di testa come se finalmente avessero’tolto una grande zavorra dalle loro teste e questo e’merito anche di Leonardo e bisogna dare atto a Leo che in 3 partite ha ridato ai giocatori fiducia,sicurezza e forza mentale che avevano perso con l’era Benitez e sopratutto sta facendo sentire importanti anche le cosidette riserve e questo sara’1 stimolo x il proseguo della stagione.Il 2 tempo invece mi e’piaciuto meno erano meno concentrati ma puo’capitare quando chiudi il 1 tempo sul 2 a 0….Eto’o e’straordinario ha fatto 2 gol da incorniciare e Ranocchia nonostante il rigore si e’comportato discretamente e cmq secondo me tutti hanno giocato da 7 compreso Castellazzi che ha finalmente fatto vedere ottime parate ed e’sembrato stavolta piu’sicuro.L’unica nota stonata e’stata la sceneggiata di Muntari che da tifosa interista nn accetto- Baresi merita rispetto e Muntari eviti certe scenate xche’lui gioca nell’inter e nn in una provinciale e certi atteggiamenti meglio sarebbe evitarli. W L’INTER
Dopo tempo immemorabile nei primi 45 minuti c’erano in campo nell’Inter
lo stesso numero (4) di giocatori italiani presenti anche nella squadra
avversaria. Peccato non abbia giocato in porta Eduardo, altrimenti
sarebbe stata in vantaggio 4 a 3
Pasquale.
Caro GLR,
quando Mariga (bella prova, la sua) ha segnato il 3-1 credevo che gli restasse attaccato al collo il pallone e partisse la testa, come nei fumetti!!! 😀
Comica aggiuntiva nell’audio della telecronaca… 10 secondi PRIMA del 3-1: “Il Genoa ha speso bene i soldi per Kucka”. 10 secondi DOPO: ”Mariga ha approfittato dell’errore di Kucka”. Ehm… 😀
Ad ogni modo, finalmente si gioca in verticale e non in orizzontale, e con ieri sono tre di fila vinte e non tre di fila perse come ormai era abitudine, anche se ogni tanto si palesano ancora “vuoti di testa” che in gare più toste potrebbero costare cari. Ma Leo saprà lavorarci, anche se con un Eto’o così si dorme tra 4 guanciali…
Ormai è come quel famoso confetto: “Eto’o, basta la parola”! Va incollato in mezzo e guai a rimetterlo all’ala: mi spiace per Milito, ma la gratitudine (immensa) verso “El Principe” è una cosa, il fatto che da 5 mesi sia l’ombra di sé stesso un’altra. Speriamo si riprenda, e allora nulla sarà impossibile…
Lascio in fondo Muntari: peccato, aveva anche giocato bene (da qui, forse, la sua reazione) ma ora che finalmente si ritrova l’armonia dopo mesi di musi lunghi come quello di un luccio, di uno che si comporta così non se ne sente proprio il bisogno!
Si è fatto a meno di Balotelli, si potrà fare a meno anche di lui…
Ciao
Roberto
Questa è una notizia clamorosa! Non ci avevo neppure fatto caso!
GLR