Bar Libero Sport: 22a giornata
Pubblicato su Libero, martedì 1 febbraio 2011
Lato B, ‘minchiate’ e un ‘Pazzo’ mister che sembra Benitez
L’INTER E IL FATTORE C – Al Bar Sport è in corso un duello rusticano sul fattore C dell’Inter dopo l’epica rimonta sul Palermo. Il rappresentante interista Giordano, in forma ‘triplete’, per fattore C intende il cuore, mentre per il tassista milanista Sergio si tratta di altro organo, a suo dire assai meno nobile. Fanno comunque chiasso gli interisti, col portinaio Vittorio che nel primo tempo ha insultato Leonardo manco fosse Benitez, perché a suo dire ‘il cotechinho l’è a mò de stagiunà’ (Coutinho deve ancora maturare, ndr), per poi perdonarlo nella ripresa “quando il Leo ha capito che nella pazza Inter ci voleva il ‘Pazzo’!” L’impiegato Felice, che già in tempi non sospetti diceva che Coutinho è buono per giocare solo nel girello, ora si esalta per Pazzini, l’italianissimo colpo di mercato del presidente Moratti, al punto che il tapparellista milanista Domenico gli ricorda i tempi in cui diceva che l’Inter comprava solo stranieri perché gli italiani facevano schifo.
Ma gli interisti hanno comunque ripreso vigore, col pensionato Saverio che parla apertamente di fiera del divertimento interista: “Venghino, siore e siori, perché qui al luna park Inter c’abbiamo tutte le attrazioni, dalle montagne russe che prima ti portano giù e poi su, fino al tiro a segno col ‘Pazzo’che non sbaglia un colpo!”
GLI ULTIMI BOTTI DI MERCATO – L’impiegato milanista Vitaliano, già infastidito perché il suo Milan in classifica non ha ancora fatto il vuoto alle sue spalle, ironizza pesantemente sull’acquisto da parte dell’Inter del giapponese Yuto Nagatomo, definito giocatorino da cartone animato, suscitando la veemente reazione del vigile interista Alfiero, che parla invece di ospizio rossonero dopo l’arrivo in casa Milan del tandem Van Bommel-Le Grottaglie: “Ho sentito che Rivaldo gioca ancora – sghignazza – e magari potete pagarlo ancora in lire!”
CATALESSI JUVE – Tra gli juventini è sempre tempo di canti funebri col parrucchiere Rosario ormai in aperta contestazione al giovane Agnelli: “Uno ci dice di riportare qui Lippi con Spalletti – osserva – e il nostro ci risponde pure che sono minchiate”, mentre il carrozziere Vincenzo non ritrova il sorriso neppure per aver cambiato Amauri con Matri e invita seriamente il bancario Giansandro, che di numeri ne capisce, ad elaborare una tabella-salvezza credibile.
E s’impietosisce l’anzianissimo pensionato Carletto che, davanti al suo caffè corretto sambuca, anzi alla sua sambuca corretta caffè, si lascia andare a una pillola di antica saggezza: “ Il bello del calcio, ragazzi miei, è che ogni giorno si ricomincia da capo – filosofeggia – chi oggi è caduto domani si rialzerà, mentre chi adesso vola alto finirà al tappeto. Fatevi un bicchiere e finitela con questo funerale, che tra poco dovrete pensare al mio!”
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