Bar Sport Libero: 21a giornata
Pubblicato su Libero, martedì 25 gennaio 2011
I bomber nerazzurrri che segnano sì…ma i punti del biliardo
PORTIERI E CITOFONI – Al Bar Sport è un continuo vociare di interisti furenti, dopo la prima secca sconfitta dell’era Leonardo. Il rappresentante Giordano però è già salito sulla macchina del tempo, tornando alle recriminazioni di anni fa: “Appena abbiamo rialzato la testa, ecco che il Palazzo ci rifila subito l’arbitro Morganti, che con l’Inter è sempre stato scientifico – protesta – il Cambiasso l’han preso a calci nel sedere in area e nessuno ha visto niente. E la punizione fischiata sul gol di Di Natale? Inesistente! Al Milan ci piace vincere facile, una volta coll’arbitro, un’altra coll’autorete!” Il portinaio Vittorio invece ce l’ha a morte con Castellazzi: “Date retta a me che di portieri me ne intendo, visto che questo mestieraccio lo faccio da 40 anni – bofonchia – ogni volta che la palla ce l’hanno gli altri e in porta c’è il Castellazzi mi viene in mente una certa rima. Questo qui non è un portiere, ma un citofono!” L’impiegato del catasto Saverio chiama invece in causa la società : “Il Moratti la deve smettere di dormire sugli allori e deve riaprire il portafoglio – s’imbizzarrisce – qui ci vuole una punta di livello mondiale, perché il Pandev e il Biabiany non riescono a segnare manco i punti del biliardo!”
CANTA NAPOLI – I milanisti dopo il successo sul Cesena a San Siro hanno ripreso colore, anche se il macellaio Isidoro non riesce proprio a mettersi tranquillo: “Ogni partita se ne fanno male due – rileva – e adesso senza il Nesta e il Gattuso è dura. Meno male che c’è Ibra, perché il Robinho anche al Luna Park se mira ai bersagli fa secca la cassiera! E quel Napoli alle calcagna mi dà fastidio!”
Non a caso si rivede, puntuale solo quando le cose girano per il verso giusto, il folcloristico piastrellista partenopeo Gennaro, che fa un chiasso infernale correndo come un ebete davanti al bancone del bar al grido di “Canta Napoli!”
LA MASCHERA DI ZORRO – Il parrucchiere juventino Rosario, dopo aver visto Amauri con una maschera protettiva, ha partorito un’idea geniale: “Io ho capito subito che dietro la maschera c’era Amauri per i gol che si mangiava – osserva – e se la prossima volta al suo posto ci mettiamo Petruzzu ‘u turcu (Anastasi, ndr) mascherato, chi volete che se ne accorge?”
Concorda il bancario Giansandro: “Mica male l’idea – ironizza – Anastasi alla Juve ci torna gratis e pure oggi farebbe più gol di Amauri!” Il carrozziere Vincenzo però è sempre più depresso: “In Andrea Agnelli io c’avevo fiducia – frigna inconsolabile – ma questa non è più la mia Juve! Non si capisce più cosa vogliono: Buffon un giorno se ne va e un altro rimane, Del Piero un giorno è la nostra bandiera e l’altro va in panchina! La vera Juve non c’è più!”
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