Col Milan la Juve si deve scansare-97
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – venerdì 4 marzo 2011
Al Bar Sport vigilia di Juventus-Milan più calda che mai. Per la prima volta nella loro vita gli interisti sono costretti a tifare per la Juventus nella speranza di accorciare ulteriormente il distacco in classifica dai rossoneri, ma il carrozziere juventino Ignazio la pensa diversamente: “Io voglio che il Milan ci dà due belle pappine – annuncia – così quelli dell’Inter lo scudetto quest’anno lo vedono col binocolo! Io l’Inter non la sopporto più: meglio lo scudetto al Milan!”
Vorrebbe quasi mettergli le mani addosso il concessionario interista Walter, se non fosse che l’Ignazio gli fa schifo già quando gli sta a due metri: “E bravi! Fatevi sempre la vostra santa alleanza tra perdenti – sbotta – tanto il Milan lo prendiamo lo stesso e la Juve se perde si ritrova a centroclassifica! Ride bene chi ride ultimo”
Il tassista milanista Gianni ci tiene però a mettere le cose in chiaro: “Il Milan non c’ha bisogno di nessuno – precisa – e a Torino ci vince passeggiando! Poi voglio proprio vedere se l’Inter vince pure col Genoa. Appena quell’indossatore del Leonardo pareggia una partita, finisce tutto!”
Anche il parrucchiere juventino Tonino pensa che la Juve debba scansarsi al passaggio del Milan: “Io un altro scudetto all’Inter non lo posso sopportare – rivela – a Ibra e compagnia mettiamoci pure la passerella, così almeno c’abbiamo la soddisfazione di vedere gli interisti lividi di rabbia!”
Lo studente fuori-corso juventino Boris però non è d’accordo: “La Juve può perdere tutto, ma non la sua dignità – ammonisce – altro che scansarci! Noi dobbiamo provare a vincere tutte le partite che restano a cominciare da questa!” E mentre il postino milanista Donato lo applaude convinto, il pensionato interista Artemio si morde ancora le mani: “Se penso che per colpa di quel cicciabomba del Benitez, ora mi tocca pure fare il tifo per la Juve – sospira – Ma almeno un pareggio voi juventini ci riuscite a strapparlo?”
L’ortolano milanista Gaetano fa l’orgoglioso: “Io non voglio regali da nessuno – annuncia – c’ho ancora i vermi a pensare a Lazio-Inter dell’anno scorso. Noi siamo il Milan e le partite ce le dobbiamo vincere da soli!”
Il rugosissimo pensionato Ambrogio, memoria storica del bar sport e interista sportivo, richiama allora tutti all’ordine: “Se ci mettiamo ad accomodare le partite a tre mesi dalla fine del campionato, tanto vale tornare tutti a casa – tuona – dai nemici mi guardi Dio che dagli amici mi guardo io! Meno male che il bar chiude e fino a lunedì non vi vedo!” (97-continua, purtroppo…)
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