Il Mancio diventa gobbo-114
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – giovedì 28 aprile 2011
La notizia di Roberto Mancini prossimo allenatore della Juventus al Bar Sport ha l’effetto di un decreto proiezionista sugli alcolici! Mancini, oltre che l’odiato ex allenatore dell’Inter, è stato anche il simbolo dell’interismo militante in anni particolari.
Il carrozziere juventino Ignazio è sotto shock: “Se quell’interista del Mancio viene alla Juve, me ne vado io – minaccia – è di quelli che c’hanno rovinato per sempre e io manco in fotografia lo voglio vedere!” Il parrucchiere e collega di tifo Tonino pare addirittura lobotomizzato e ha già minacciato con le forbici da taschino il postino milanista Donato, che ha avuto l’impudenza di affermare che ‘Mancini è l’uomo giusto per riportare in alto la Juve!”
Mancini alla Juventus non piace nemmeno al concessionario interista Walter: “Il Mancio ha fatto la storia dell’Inter – afferma – e uno nella vita si deve sempre elevare, come ha fatto Leonardo scappando dal Milan per venire da noi, mica abbruttirsi scendendo di livello in una squadraccia come la Juve! Il Mourinho dopo che è andato via dall’Inter fa fatica e ieri il Guardiola lo ha suonato per bene!”
Il tassista milanista Gianni fa il superiore: “Noi del Milan c’abbiamo da festeggiare – reagisce stizzito – mica c’abbiamo tempo di pensare a certe cose!”
L’elettricista interista Kevin, tecnico manutentore del videopoker, ha sempre pensato che gli allenatori siano un po’ come i politici, che alla fine fanno sempre i propri interessi, mentre il pensionato Artemio, suo collega di tifo, stima talmente poco la categoria che non può fare a meno di augurarsi che Mancini combini danni alla Juve più di Delneri.
L’ortolano milanista Gaetano tira invece un altro candidato per la panchina bianconera: “Prendetevi Mazzarri – suggerisce – per una coppia fantastica tra l’allenatore più lamentoso del mondo e la squadra più lamentosa del mondo!”
Lo studente fuori-corso juventino Boris è invece scettico: “Prima di scegliere l’allenatore dobbiamo pensare ai giocatori – spiega – ci vorranno anni per fare una squadra vincente!”
L’anzianissimo pensionato Ambrogio, memoria storica del Bar Sport, si mostra stupito: “Incredibile! Gli juventini finalmente parlano di calcio! – ironizza – Negli ultimi anni a sentirli sembrava di essere a Un giorno in Pretura!” (114-continua, purtroppo…)
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