La Juve non è più una grande-94
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – lunedì 28 febbraio 2011
Al Bar Sport si riapre al livello di massima allerta tra gli juventini, con il barman Pinuccio pronto a lanciare l’operazione ‘Salviamo la Juve’ dopo l’ennesima sconfitta casalinga dei bianconeri, umiliati anche dal Bologna dell’ex Di Vaio. Si straparla anche più del solito, con il carrozziere juventino Ignazio, tornato a dare preoccupanti segnali di scompenso psichico: “Dietro alla crisi in Libia ci dev’essere il solito Moratti” sostiene ormai imbruttito dalla crisi bianconera.
Lo irride senza pietà il pensionato interista Artemio: “Chi tocca i fili muore – ammonisce – avete battuto l’Inter e come l’anno scorso adesso vi toccano calci nel sedere di qui all’eternità!” Il parrucchiere juventino Tonino chiede insistentemente la testa di Delneri, ma l’ortolano milanista Gaetano ha altre idee: “Il problema di voi juventini è mica è Delneri, ma i cervelloni che vi guidano! Ogni volta che Agnelli e Marotta aprono bocca succede il contrario!”
La riflessione più amara viene però dallo studente fuori-corso Boris: “Dobbiamo rassegnarci al fatto che la Juve non è più una grande squadra – proclama – ma una provinciale allenata da un provinciale!”
E perfino il concessionario interista Walter per una volta sembra abbandonare la tradizionale cattiveria: “Piantatela di fare drammi – bofonchia – cercate piuttosto di battere il Milan sabato, che magari già stasera il Napoli mi porta qualche bella notizia!”
Già perché il big-match in posticipo tra Milan e Napoli diventato cruciale dopo che ancora una volta l’Inter, espugnando Genova blucerchiata, è risalita a soli due punti dal Milan capolista. Il postino rossonero Donato, sempre più preoccupato, non riesce però neppure ad aprire bocca, anticipato dal tassista e collega di tifo Gianni: “Tranquilli che stasera ai napoletani li rivoltiamo come guanti – ostenta sicurezza – facciamo come l’Udinese che ci ha dato sette pere al Palermo” E mentre l’elettricista interista Kevin, tecnico manutentore del videopoker, si diverte a girare tra i milanisti per sussurrare all’orecchio di ognuno la parola ‘paura’ in tono canzonatorio, l’anzianissimo pensionato Ambrogio, memoria storica del Bar Sport, si lascia andare ad un pronostico secco: “Finirà 0-0 con la partita più noiosa dell’anno – sentenzia – troppa attesa per questa partita e quand’è così poi ci si addormenta dopo nemmeno cinque minuti, altro che spettacolo!” (94-continua, purtroppo…)
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