L’odore della paura-76
Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – lunedì 17 gennaio 2011
Riapre il Bar Sport e stavolta sono stati i milanisti a dormire male. Il sorprendente e deludente pareggio del Milan a Lecce agita il postino Donato che per non pensarci si sta giocando l’impossibile al videopoker, proprio davanti al tecnico manutentore dell’infernale macchina mangiasoldi, l’elettricista interista Kevin, che gli ronza intorno sussurandogli più volte all’orecchio la parola ‘paura’ rafforzandola con un ghigno interrogativo e beffardo. E il povero Donato che, cuor di leone non lo è mai stato, soffre parecchio.
L’operazione ‘terrorismo psicologico’ degli interisti ai danni dei milanisti è ormai ufficialmente scattata, col pensionato Artemio che punta deciso il tassista milanista Gianni: “Te fai il duro, ma sei il primo che se la fa sotto – incalza – e guarda che il Mourinho ha già detto che lo scudetto lo vince l’Inter!” Patisce il Gianni che si attacca disperatamente alle due partite che l’Inter deve ancora recuperare: “Mica è detto che le vincete – prova a difendersi – e io preferisco sempre scappare che inseguire!” Ma i milanisti sembrano effettivamente aver perso alcune certezze e lo si capisce perché l’ortolano Gaetano si produce in una lunga filippica contro Seedorf, Pato e soprattutto contro l’allenatore Allegri, che per il carrozziere juventino Ignazio, imbattibile nei suoi paragoni automobilistici, va bene per guidare una Punto ma non certo una Ferrari! E tra gli juventini lo studente fuori-corso Boris ha ripreso colore dopo la sofferta vittoria della Vecchia Signora sul Bari ultimo in classifica e lancia addirittura la possibilità di una rimonta bianconera, subito fulminato dallo sguardo torvo del parrucchiere e compagno di tifo Tonino, immusonito da giorni all’idea dell’annuncio di Floro Flores come nuovo acquisto bianconero.
E il concessionario interista Walter? Semplicemente spietato nella sua martellante ironia: “Ma piantatela di battere i denti, milanisti pisciasotto – sbeffeggia – mica crederete davvero ad una remuntada (rimonta, ndr) dell’Effecinternazionale col Leonardo in panchina? Suvvia, l’avete detto voi che il Leo è solo un fotomodello, mica un allenatore. Perché c’avete addosso l’odore della paura?”
E l’incartapecorito pensionato interista Ambrogio, memoria storica del Bar Sport, non si fa certo scappare l’occasione: “Altro che odore della paura – interviene deciso – almeno quando andate al cesso, chiudete la porta!” (76-continua, purtroppo…)
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