Tahiti, Polinesia Francese
A 16.360 km da Milano, fuso orario -12
13-15 settembre 2011
TViaggio
Prima parte del French Polynesian Wedding Tour 2011
Alloggio al Manava Suite Resort, room 2208. A Papeete lo shopping al mercato coperto e i patches regalati dal Commissariato di Polizia locale, il pranzo a Café Le Rétro a fianco del Vaima Shopping Center in Boulevard Pomaré. Le visite al Marae Arahuru e alla grotta Vaipoiri. I 5 km di jogging notturno intorno al Manava Suite Resort.
Prosegue a Moorea, seconda parte del French Polynesian Wedding Tour 2011
Tahiti (ab. 180.000) con i suoi 1.045 km² è la più grande delle Isole del Vento dell’Arcipelago delle Isole della Società nella Polinesia Francese. Di origine vulcanica, alta e montuosa, circondata da barriere coralline, l’isola è il centro economico, culturale , politico e raccoglie quasi il 70% della popolazione totale della Polinesia Francese (ab.260.000).
Nel suo punto più largo l’isola misura 45 km e si compone di due parti quasi circolari e collegate da un istmo che prende il nome dalla piccola città di Taravao. La parte nord-occidentale è nota come Tahiti Nui (Grande Tahiti), mentre la parte molto più piccola a sud-est è conosciuta come Tahiti Iti (Piccola Tahiti) o Taiarapu.
Nell’entroterra Tahiti Nui è quasi completamente disabitata.
Il francese è l’unica lingua ufficiale, ma la lingua tahitiana (Reo Tahiti) è ampiamente parlata. Diffuso, per motivi turistici anche l’inglese.
Gli indigeni di Tahiti sono di origini polinesiane comprendono il 70% della popolazione a fianco degli europei, asiatici (in sostanza, cinesi) e gente dal patrimonio misto a volte indicato come demis. Gli immigrati dalla Francia metropolitana vivono soprattutto intorno a Papeete e costituiscono quasi il 20% della popolazione
Tra le attività economiche spicca l’allevamento della perla nera sui mercati giapponese, europeo e nordamericano. Tahiti esporta anche vaniglia, frutta, fiori, olio monoi, pesce, olio di cocco e succo di noni.
Conosciutissima è anche la otea, una danza tradizionale locale solo con strumenti e tamburi in cui i danzatori, in piedi e in più file, eseguono diverse pose figurate, agitando velocemente i fianchi nei gonnellini di paglia, come nell’hawaiana hula, danza però molto più lenta e graziosa.
I ballerini rievocano attraverso i gesti le occupazioni della vita, guerra o la navigazione per gli uomni, casa o natura per le donne.
Samuel Wallis, capitano di marina inglese su il primo ad avvistare Tahiti il 18 giugno 1767.
Dopo di lui, nell’aprile 1768, l’esploratore francese Louis Antoine de Bougainville, completando la prima circumnavigazione francese, descrisse l’isola come un paradiso terrestre dove gli uomini e le donne vivono felicemente in innocenza, lontano dalla corruzione della civiltà.
Nell’aprile 1769 il capitano James Cook visitò l’isola e dopo di lui le navi europee arrivarono con maggiore frequenza. La più nota fu la HMS Bounty, il cui equipaggio si ammutinò dopo aver lasciato Tahiti nel 1789.
Nel novembre 1843, Dupetit-Thouars sbarcò sull’isola e la annettè alla Francia. Tahiti rimase un protettorato francese fino al 29 giugno 1880, quando il re Pomare V fu costretto a cedere la sua sovranità alla Francia. Nel corso del prima guerra mondiale, la regione di Papeete fu attaccata da due navi da guerra tedesche.
Nel 1946, Tahiti e tutta la Polinesia Francese diventò un territorio d’oltremare e i tahitiani ricevettero la cittadinanza francese.
Tra il 1966 e il 1996 il governo francese ha effettuato 193 test nucleari sopra e sotto gli atolli di Moruroa e Fangataufa. L’ultimo test è stato condotto il 27 gennaio 1996.
Da molti sport polinesiani del passato sono derivate alcune competizioni, come la Hawaiki Nui Va’a, una gara di canoe organizzata ogni anno tra fine ottobre e inizio novembre che dura tre giorni con 50 squadre su un percorso da Huahine a Bora Bora. Altra gara è quella che ogni luglio saluta la festa di Heiva e consiste nell’attraversare il canale tra Tahiti e Moorea. E negli stessi giorni va in scena a Papeete la gara dei trasportatori di frutta che si sfidano in una corsa di 2 km.
A Tahiti ha vissuto il pittore francese Paul Gauguin dipingendo molti soggetti locali: alcune copie sono raccolte nel piccolo museo che porta il suo nome.
Aeroporto
Aéroport International Tahiti Faa’a (PPT)
Highlights
- Manava Suite Resort
- Monte Orohena (alt.m.2241)
- Monte Ronui (alt.m.1.332)
- Fiume Papenoo
- Marae Arahuruhu e grotta Vaipoiri
- Museo di Tahiti e delle Isole
- Museo Paul Gauguin
In Papeete (ab.30.000):
- Mercato Coperto
- Avenue Pomare
- Cathédrale Notre-Dame
- Tomba del Re Pomare V
- Museo della Perla Robert Wan
Memento
Tahiti è a casa di dio: a 4.400 km a sud delle Hawaii, a 7.900 dal Cile, a 5.700 dall’Australia e a 15.000 dalla madrepatria francese, che prevede voli di 21 ore da Parigi via Los Angeles. Air Tahiti Nui, è la compagnia di bandiera, mentre Air Tahiti è la principale compagnia aerea per i voli tra le isole.
Il marae era un luogo sacro di culto costituito da una piattaforma di pietra sollevata nel terreno all’aperto. Qui venivano invocati gli dei e proclamati i capi. Da gustare la birra locale, la Hinano.
Il museo di Tahiti e delle Isole permette di scoprire la storia e la cultura polinesiane. Da vedere, in particolare, gli tiki, statue in legno o in pietra che raffigurano divinità locali.
Il Museo Robert Wan Pearl è l’unico museo al mondo dedicato alle perle, mentre il celebre Mercato di Papeete vende anche artigianato locale.
La valuta di Tahiti è il franco CFP (noto anche come XPF) e ne servono 120 per un euro.
Da novembre ad aprile vi è la stagione delle piogge con gennaio mese più piovoso, mentre agosto è il più secco. Le temperature minima e massima oscillano tra i 16° e i 34°C.
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