8iCI: Inter-Verona 2-0
MARCATORI Cassano al 5’, Guarin al 9’ s.t.
INTER (3-4-3) Castellazzi; Silvestre, Chivu, Juan Jesus (dal 10’ s.t. Zanetti); Jonathan, Mariga (dal 1’ s.t. Guarin), Duncan, Nagatomo; Alvarez, Palacio, Cassano (dal 30’ s.t. Pereira). (Belec, Di Gennaro, Gargano, Milito, Ranocchia, Samuel, Mbaye, Bessa, Livaja). All. Stramaccioni.
VERONA (4-3-3) Rafael; Abbate, Moras, Maietta, Albertazzi (dal 36’ s.t. Cocco); Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Gomez (dal 1’ s.t. Carrozza), Cacia, Grossi (dal 9’ s.t. Bojinov). (Berardi, Andrade, Huston, Ceccarelli, Carrozza, Crespo, Owusu, Calvetti). All. Mandorlini.
ARBITRO Rocchi di Firenze.
NOTE Ammoniti Silvestre e Guarin per gioco scorretto; Bacinovic, Hallfredsson e Maietta per g.s., Cacia per c.n.r. Paganti 11.840, incasso di 69.386 euro. Tiri in porta 8-6. Tiri fuori 6-8. In fuorigioco 6-4. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 5’.
Ho sempre saputo che con l’Inter anche la partita sulla carta più tranquilla può sempre diventare un’avventura ed è stato così anche contro il Verona in Coppa Italia, battuto 2-0 con Palacio tra i pali al fischio finale, qui ‘caricaturizzato’ dall’ottimo Michelangelo Manente.
Stramaccioni ha presentato ben otto uomini diversi rispetto alla sconfitta di Roma: al rientro Chivu, a riposo Milito, è toccato a Alvarez e Cassano supportare Palacio nel tridente, davanti ai black-boys di centrocampo Duncan e Mariga. Nel primo tempo però, si è visto poco gioco: un gol annullato da Rocchi a Palacio per un fischio troppo veloce per un fallo al limite dell’area su Cassano e un destro debole di Alvarez a tu per tu con Rafael, ma si sa che il piede migliore dell’argentino è il sinistro. Ricky per tutto il primo tempo si è completamente disinteressato della fase d’interdizione continuando a pensare prima di giocare in un calcio dove occorre invece fare proprio il contrario.
Il Verona comunque ha avuto solo due occasioni, una per tempo con Cacia che ha impegnato Castellazzi e Bojinov che si è mangiato un gol già fatto.
Peccato per le note di cronaca non sportiva, con la gara che nel primo tempo è stata fermata per tre minuti, a causa dei fumi malsani dei lacrimogeni sparati all’esterno per disperdere le retroguardie della tifoseria veronese, protagonista di scontri con i tifosi interisti e con le forza dell’ordine e di devastazioni all’interno dello stadio: la centralina elettrica della torre 9 e una telecamera sono state messe fuori uso dai soliti trogloditi in libera uscita.
Fredy Guarin, quando è in vena, sa bene come ‘spaccare’ le partite: appena entrato nella ripresa, in meno di cinque minuti, ha fatto praticamente tutto: prima ha sradicato un pallone dai piedi di Moras lanciando in porta Cassano per il vantaggio, poi ha raddoppiato su punizione bucando l’ottimo Rafael dopo due deviazioni della barriera.
Fantantonio durerà anche meno degli altri ma se a San Siro in tempi di crisi si può ammirare ancora qualche giocata d’autore lo si deve a lui. Toglierlo per far spazio a Pereira alla mezz’ora esatta è stato un errore. Già perché la spalla di Castellazzi, che aveva già rischiato di fare crac su una parata a terra, poco dopo ha ceduto di schianto alzando sopra la traversa una botta di Cacia quando i cambi per l’Inter erano già finiti.
Come Farinos al Mestalla di Valencia, dov’ero presente il 21 marzo di dieci anni fa in una memorabile vittoria di Cuper su Benitez, in porta è andato Palacio, ma a differenza di quella volta dove fu questione di una manciata di minuti, stavolta El Trenza tra i pali c’è stato più di quarto d’ora. E meno male che c’è andato lui, per ordine di Stramaccioni, dopo che Chivu aveva già messo i guanti: regalare al Verona, oltre all’inferiorità numerica, anche un difensore, sarebbe stata un’altra follia.
Così Palacio, che da attaccante aveva sfiorato il gol in due occasioni, una ispirata da un sontuoso tacco di Cassano, ha chiuso la sua partita nell’inedito ruolo di portiere. E che portiere! Soprattutto quando si è esibito in un tuffo plastico per deviare in angolo una girata di testa a colpo sicuro di Carrozza. Se non altro nei minuti finali Alvarez si è reso utile tenendo la palla nella metà campo avversaria, mentre il giovane Joseph Duncan ha rischiato di coronare la sua buona partita con un gol, ma Rafael glielo ha negato. Tra tutti i giovani, a parte Marko Livaja, il 20enne ghanese sembra quello più pronto ad un inserimento graduale in prima squadra
Il giorno dopo invece il Bologna ha battuto ancora il Napoli e affronterà l’Inter nei quarti di Coppa Italia il prossimo 15 gennaio a San Siro.
Con l entrata in campo di Guarin e Zanetti la partita è cambiata, ormai si sa con le riserve è un terno al lotto. Finale movimentato (da inter) con un mini Handanovic tra i pali e ha fatto anche una bella parata! grande Palacio
Strama avrebbe dovuto tenersi l’ultimo cambio, soprattutto dopo aver visto Castellazzi accusare dolore alla spalla 10 minuti prima che si infortunasse. Poco importa, in queste ultime partite ho visto un carattere che mi è piaciuto molto. Anche se non riusciamo a dominare la partita creiamo sempre quelle occasioni che possono essere micidiali. Ottimo Duncan, speriamo possa crescere al meglio. Un plauso al Verona, che è venuto a san Siro senza timori e giocando una partita a viso aperto. Brano mandorlini. Uno scempio, invece, i disordini al di fuori dello stadio contro le forze dell’ordine. Certa gente, proprio non conosce minimamente il significato di andare allo stadio per divertirsi e vedere una partita di pallone. Dovrebbero anche conoscere molto bene il significato di vergogna.
Ciao Gian Luca!
Secondo me l’Inter ieri ha giocato una partita a tratti piacevole contro un avversario sicuramente modesto, contro cui persino Jonathan non ha sfigurato.
L’aspetto più positivo, secondo me, è stato il buon approccio di Chivu nel ruolo di leader della difesa a 3 e la buona tenuta del centrocampo sperimentale di Strama.
Le partite impegnative sono sicuramente altre, ma è stato importante non sottovalutare l’impegno e non rischiare mai di fare un passo falso.
Un po’ off topic: quanti sono stati i post che dicevano che Branca era un fesso perché non si può non rinnovare con Lucio lasciandolo a una diretta concorrente rinforzandola? Come dici ogni tanto? Che i peggiori anti-interisti sono certi interisti? A presto
Lucio
Va bene cosi dobbiamo essere competitivi in manifestazioni come questa e non snobbarla, si è visto il miglioramento quando sono entrati alcuni dei nostri migliori elementi, parlo di Guarin in particolare, vincere Coppa Italia e magari Europa League non sareebbe per niente male.
Ma Strama??? Castellazzi era già rimasto a terra pochi minuti prima e la possibilità di una “ricaduta” era tutt’altro che remota. Giocarsi tutte le sostituzioni in una situazione di punteggio assolutamente tranquilla è pura follia! Fortunatamente tutto è bene quel che finisce bene, ma voglio augurarmi che il nostro giovane mister abbia imparato la lezione.
Essendo gente dell’Inter, avevamo pochissimi dubbi che quella che, dopo il 2 a 0, sembrava la partita più facile del mondo, si trasformasse in un thriller (un tantino fantozziano, invero) dai mille possibili finali…
Siamo davvero speciali… Evviva.
J.B.
p.s.: come diceva Beppe Viola sulla seconda di servizio di McEnroe, darei due linee di febbre costanti per avere metà dell’estro calcistico di Cassano (e vent’anni di meno, valà…)
Primo tempo da sbadigli e secondo da fuochi artificiali.
Dopo Farinos tanti anni fa ecco il buon Palacio esibirsi con i guantoni da numero 1, ed in una occasione anche con uno stile niente male.
Cassano avrà poca autonomia e magari sarà anche un pochino sovrappeso, però con la palla tra i piedi sa veramente sempre cosa fare e riesce sempre ad inventare qualcosa.
Non mi è dispiaciuto Duncan che potrebbe diventare in prospettiva un ottimo centrale difensivo di centrocampo. Nel finale l’ineffabile Rocchi (con noi sempre difettoso) gli ha negato un fallo che grida vendetta.
Buono il risultato, buona anche la prestazione dei ragazzi nella ripresa. La Coppa Italia è una competizione da onorare, anzi, per noi in questa stagione potrebbe diventare fondamentale, quindi va bene così.
Quello che mi sono chiesto alla fine del primo tempo è stato questo: ma se Alvarez mi sbaglia pure i gol quando è solo davanti al portiere, allora a che serve? Mi auguro di essere presto smentito dalle prossime prestazioni del ragazzo, ma temo che non sarà così.
Saluti nerazzurri!
Paolo – Novara
A dimostrazione del divario tra serie A e serie B, il solo Guarin col solito Cassano (Palacio, ieri, meglio tra i pali! :-D) è bastato per mettere a posto le cose.
Roberto
Solo nella nostra squadra di “pazzi” si può vedere il piccolo Rodrigo Palacio recitare con profitto la parte che fu di Lev Yashin, di Gilmar o di Gordon Banks (spero che i più giovani amici del blog sappiano chi sono stati). i tifosi di altre squadre, tutte politically-correct (non sempre però) queste…delizie se le scordano – ecco perchè, dopo 60 anni di tifo,
sono felice di aver fatto, da piccolo, la scelta di tifare per quesa folle squadra – la partita meritava di essere vista anche solo per tre o quattro mirabili tocchi di Antonio Cassano, perfetto interprete dello “stile” Inter, che è tipicamente nostro – forza Inter per sempre
Spero che la squadra non molli e mantenga alta la concentrazione anche in questa Tim Cup, così come sta facendo sia in campionato che in Europa League.
AMA la PAZZA.
Dopo Parma avevi scritto che in 25 anni non capivi perche’ a Parma l’Inter ci lascia
quasi sempre le penne: un altro mistero e’ come mai l’Inter faccia cosi’ fatica a segnare a Napoli. Il Bologna, prossimo avversario in coppa Italia, a Napoli ha segnato 5 gol in 3 giorni, l’Inter gli ultimi 5 gol a Napoli li ha segnati in 15 anni, infatTi il quintultimo risale al 1997.
pasquale.
La Coppa Italia è un bellissimo trofeo, forse uno tra i migliori d’Europa. Fanno bene i giovani calciatori interisti a puntarla.