28C: Verona-Inter 0-2
MARCATORI: 13′ pt Palacio, 17′ st Jonathan
VERONA (4-3-3): Rafael, Cacciatore (30′ s.t. Martinho), Moras, Maietta, Albertazzi, Marquinho (40′ s.t. Cacia), Donati (40′ s.t. Cirigliano), Sala, Iturbe, Toni, Romulo.
A disposizione: Nicolas, Pillud, Jankovic, Donsah, Rabusic, Gonzalez, Marques, Donadel. All.: Mandorlini.
A disposizione: Nicolas, Pillud, Jankovic, Donsah, Rabusic, Gonzalez, Marques, Donadel. All.: Mandorlini.
INTER (3-5-2): Handanovic, Campagnaro, Ranocchia, Rolando, Jonathan, Guarin (28′ s.t. Kovacic ), Cambiasso, Hernanes (46′ s.t. Kuzmanovic), D’Ambrosio (24′ s.t. Zanetti), Icardi, Palacio.
A disposizione: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Botta, Taider, Milito, Samuel. All.: Mazzarri.
A disposizione: Castellazzi, Carrizo, Andreolli, Botta, Taider, Milito, Samuel. All.: Mazzarri.
ARBITRO: Banti di Livorno.
NOTE Ammoniti: Donati (V) proteste, Cambiasso (I) e Albertazzi (V) per g.s.. Spettatori: 23.973. Angoli: 3-5. Recuperi: 0′ – 3′.
Dico la verità. Non credevo che l’Inter vincesse al Bentegodi e della serie di cinque partite sulla carta più o meno abbordabili cominciata questa sera, il Verona era l’ostacolo più difficile, oltre che una diretta concorrente alla qualificazione in Europa League. Dopo la sconfitta con la Juventus si credeva che l’Inter potesse procedere solo a brevi strappi, ma ora la serie positiva dura da sei turni e da allora sono arrivati 14 punti sui 18 disponibili. Mazzarri, costretto a rinunciare a Nagatomo per noie muscolari, ha finalmente lanciato D’Ambrosio, che dopo 70 minuti di corse, ha lasciato il campo con i crampi e la lingua a penzoloni confermando che il gioco di Mazzarri non sarà magari esplosiva, ma di certo obbliga gli esterni ad un superlavoro. Per il resto confermati gli stessi protagonisti della gara vinta col Torino domenica scorsa.
L’Inter è andata subito vicina al gol con Icardi che di testa ha colpito la traversa su cross di Guarin. Poco dopo Maurito ha sfiorato il palo su servizio di Palacio e poco prima del quarto d’ora l’Inter è andata in vantaggio con l’azione alla Ribery di Jonathan sulla destra e palla al centro per il comodo vantaggio di Palacio, al 13° gol in campionato e senza rigori dopo il rinnovo del contratto. Il Verona, che dopo aver preso gol ha tenuto più palla, si è però visto seriamente solo poco prima della mezz’ora e per proteste su un contatto tra Toni e Ranocchia, ma dopo molte moviole la sensazione è che l’arbitro Banti abbia visto giusto nella decisione di non concedere il calcio di rigore. Hernanes nel primo tempo è stato comunque meno incisivo del solito, mentre Guarin si è visto solo a ridosso dell’intervallo quando ha impegnato Rafael con un tiro da lontano. Cambiasso invece è stato ancora tra i migliori.
Buono anche l’inizio della ripresa per l’Inter, con Hernanes che dopo nemmeno dieci minuti ha colpito la seconda traversa su punizione, prima di mandare a segno Jonathan, nella prima vera serata di grazia della sua carriera. Jonny, dopo aver ciabattato a campo libero su Rafael è stato però tenace nel recuperare la respinta sfruttando il successivo rimpallo per insaccare il raddoppio. Dopo di due reti, a quel punto il Verona ha provato l’assalto all’arma bianca, ma Moras di testa si è mangiato un gol già fatto, poco prima che Hernanes inciampasse al momento di appoggiare di testa in rete uno splendido assist di Kovacic, subentrato all’ormai spento Guarin. Nel finale c’è stata gloria anche per Handanovic, bravo due volte prima su Iturbe e poi Romulo, blindando una porta inviolata da 320’ minuti. In classifica ora il conto con Stramaccioni è pareggiato: siamo a 47 punti, come un anno fa, di questi tempi. Di qui in avanti però il tecnico romano avrebbe perso 8 partite su 10 per chiudere a soli 54 punti, nono e fuori da tutto. Vedremo dove e come chiuderà Walter Mazzarri, anche se il Napoli resta imprendibile, a meno che non sprofondi in una crisi al momento improbabile.
Dico la verità. Non credevo che l’Inter vincesse al Bentegodi e della serie di cinque partite sulla carta più o meno abbordabili cominciata questa sera, il Verona era l’ostacolo più difficile, oltre che una diretta concorrente alla qualificazione in Europa League. Dopo la sconfitta con la Juventus si credeva che l’Inter potesse procedere solo a brevi strappi, ma ora la serie positiva dura da sei turni e da allora sono arrivati 14 punti sui 18 disponibili. Mazzarri, costretto a rinunciare a Nagatomo per noie muscolari, ha finalmente lanciato D’Ambrosio, che dopo 70 minuti di corse, ha lasciato il campo con i crampi e la lingua a penzoloni confermando che il gioco di Mazzarri non sarà magari esplosiva, ma di certo obbliga gli esterni ad un superlavoro. Per il resto confermati gli stessi protagonisti della gara vinta col Torino domenica scorsa.
L’Inter è andata subito vicina al gol con Icardi che di testa ha colpito la traversa su cross di Guarin. Poco dopo Maurito ha sfiorato il palo su servizio di Palacio e poco prima del quarto d’ora l’Inter è andata in vantaggio con l’azione alla Ribery di Jonathan sulla destra e palla al centro per il comodo vantaggio di Palacio, al 13° gol in campionato e senza rigori dopo il rinnovo del contratto. Il Verona, che dopo aver preso gol ha tenuto più palla, si è però visto seriamente solo poco prima della mezz’ora e per proteste su un contatto tra Toni e Ranocchia, ma dopo molte moviole la sensazione è che l’arbitro Banti abbia visto giusto nella decisione di non concedere il calcio di rigore. Hernanes nel primo tempo è stato comunque meno incisivo del solito, mentre Guarin si è visto solo a ridosso dell’intervallo quando ha impegnato Rafael con un tiro da lontano. Cambiasso invece è stato ancora tra i migliori.
Buono anche l’inizio della ripresa per l’Inter, con Hernanes che dopo nemmeno dieci minuti ha colpito la seconda traversa su punizione, prima di mandare a segno Jonathan, nella prima vera serata di grazia della sua carriera. Jonny, dopo aver ciabattato a campo libero su Rafael è stato però tenace nel recuperare la respinta sfruttando il successivo rimpallo per insaccare il raddoppio. Dopo di due reti, a quel punto il Verona ha provato l’assalto all’arma bianca, ma Moras di testa si è mangiato un gol già fatto, poco prima che Hernanes inciampasse al momento di appoggiare di testa in rete uno splendido assist di Kovacic, subentrato all’ormai spento Guarin. Nel finale c’è stata gloria anche per Handanovic, bravo due volte prima su Iturbe e poi Romulo, blindando una porta inviolata da 320’ minuti. In classifica ora il conto con Stramaccioni è pareggiato: siamo a 47 punti, come un anno fa, di questi tempi. Di qui in avanti però il tecnico romano avrebbe perso 8 partite su 10 per chiudere a soli 54 punti, nono e fuori da tutto. Vedremo dove e come chiuderà Walter Mazzarri, anche se il Napoli resta imprendibile, a meno che non sprofondi in una crisi al momento improbabile.
Verona – Inter ha un solo precedente terminato 0-2 e risalente al
22 ottobre 1922 con i gol di Cevenini III ed Asti. Questa partita fu
tra l’altro l’unica partita dell’Inter arbitrata dall’arbitro Livraghi di
Milano, evidentemente allora non c’erano preclusioni sugli arbitri
della stessa città della squadra in campo.
Ma da sottolineare oggi sono le 3 partite consecutive di campionato
senza subire reti, circostanza che non si verificava dal dicembre 2012:
10 dicembre: Inter- Fiorentina 2-0
13 dicembre: recupero Genoa-Inter 0-1
18 dicembre: Cesena-Inter 0-1
pasquale.
Due le parole chiave continuità ed evoluzione.Questa mini serie rispecchia il lavoro di Mazzarri che ha saputo riallacciare il discorso con i suoi giocatori,dopo il break negativo di inizio anno. Il quarto posto non è poi cosi utopico.
Forza INTER. Gianni
Molto bene. Conferme positive per Ranocchia, Samir H. e, per il poco tempo giocato, per Kovacic. Palacio sempre al pezzo, mentre Guarin più disciplinato, ma poco efficace.
Jonathan Maicon in serata di grazia. Sono lieto per i ragazzi, per Mazzarri, e per il Presidente che, molti tromboni, interessati a coprire le magagne delle loro squadre di riferimento ,senza averlo mai visto nemmeno in cartolina, e senza avergli mai parlato, nei mesi scorsi, si erano divertiti a dileggiarlo. Avanti così !
Ottima prova. Con Hernanes in mezzo che fa girare palla con entrambi i piedi, Icardi davanti che fa da riferimento e concentrati dietro siamo una buona squadra per il campionato Italiano. Se diamo continuità nelle prossime partite con squadre che a San Siro si chiuderanno a riccio, il quarto posto è alla portata, e non è neanche male. Per il terzo mi pare troppo tardi. Ps. Limare i piedi a Guarin..
Bella bella bella inter !!! Felice di aver visto D’Ambrosio finalmente , ma anche una bella prova di compattezza … Queste partite fanno crescere l’ autostima anche perché Verona era veramente un campo difficile .avanti così e a fine anno vedremo dove saremo alla faccia dei gufi !! Ma si sa tempo al tempo vedrete …. Stiamo costruendo una bella squadra per l’anno prossimo e fiducia al mister ! Ciao mitico G L R
Squadra in crescita costante, di condizione, mentalità, gioco e anche qualità. Qualche distrazione ce la concediamo ancora, ma altrimenti che servirebbe avere Handanovic in porta? Chi invece, nonostante l’impegno (a fasi alterne), continua a manifestare limiti tecnici oltre che tattici è Guarin, al quale, vista la passione per il tiro (sempre altissimo), consiglierei a questo punto una carriera nel football americano nel ruolo di Kicker.
Caro GLR,concordo con te,ottima prestazione dei ragazzi e in modo particolare Ranocchia. Con Hernanes il centrocampo gira meglio e ne risente anche Guarin,che se fosse più continuo non guasterebbe.Ottimo anche Handanovic anche se nel primo tiro Toni è in fuori gioco e alza il piede per far passare il pallone. Jonny ottima partita ma Palacio è un signor giocatore,attacca difende,canta e porta la croce.Godiamoci questo risultato e speriamo per il futuro.
Un Jonathan così non lo si può liquidare (come molti vorrebbero) nella pattumiera. Non sarà un top, sbaglierà qualche facile appoggio, ma macina molti chilometri sulla fascia e si rende utile sia davanti che in difesa. Bravi tutti gli altri, un po’ meno Guarin che conferma la sua discontinuità. Ieri è stato meglio Kovacic che dialoga molto bene con Hernanes. Un bravo in particolare (anzi un ‘eccellente’) lo vorrei dare a Rolando. Mi auguro che la società lo riscatti.
Ciao Grande, io invece ero convinto che a Verona avremmo vinto. L’Inter sta girando bene, il Verona ha cercato di fare la partita badando più a far girare Romulo e company piuttosto che arginare un Jonathan eccellente ed un Trenza ispirato. Caccia al Napoli! Dobbiamo crederci.
Ciao GL,bella prova dei nostri!!!Ottimi ancora una volta i difensori,su tutti il sorprendente Rolando,centrocampo niente male e attacco sempre pericoloso.Comunque la si giri,da quando la difesa gioca con attenzione e soprattutto da quando è arrivato Hernanes,la squadra ha cambiato passo.Comincio a credere veramente nel 4° posto,la Viola non mi sembra in grandissima forma mentre noi siamo in forte ascesa.Spero di non leggere o sentire ancora lamentele su Mazzarri,lasciamolo lavorare!!!!!!!!!!
Il Divin Gabbiano….
A Verona per la prima volta ho visto una difesa e un centrocampo solidi, e un’attacco pungente. Che sia un buon punto di partenza?
Luigi
Vedrai che saliranno tutti sul carro di chi come te (e me) ha sempre sostenuto Mazzarri, che ha il merito di non stupire con scelte folli e di dare grandi certezze ai giocatori. Vidic il prossimo anno guiderà una difesa (la terza del campionato) già mediamente solida (Rolando sta facendo cose egregie, come Campagnaro), il centrocampo può andare con un vice o post-Cambiasso (io lo terrei un anno) e un esterno, all’attacco una ristrutturazione: una punta forte e una per la panchina.
Finalmente Jonathan comincia a provare le giocate in modo convinto anziché passare sempre palla ad un metro al giocatore più vicino (una cosa è giocare in mio semplice e altra cosa è giocare in modo banale).Ieri sera non ha fatto rimpiangere Maicon.Commovente Zanetti che si è comportato con un’umiltà assoluta entrando in campo per uno scampolo di gara dopo molta panchina e applicandosi a beneficio della squadra con grande diligenza e disponibilità neanche fosse un diciottenne all’esordio.Grande.
Mi è piaciuto tutto: personalità, attenzione, movimento senza palla, e, soprattutto, il risultato. bravissimo, finalmente, Jonathan! Tre punti preziosi per la nostra rincorsa verso un posto in EL. Magari ci sarebbe un po’ da migliorare la gestione del possesso palla, giusto per soffrire di meno in alcuni frangenti della gara.
La domanda che mi pongo è la seguente: ma dove sono stati i nostri giocatori da novembre a febbraio? Ah già, non avevamo ancora un certo Hernanes…
Saluti!
Paolo, NO
Venerdì sera Mazzarri,Frustalupi ed il mago Otelma hanno evocato lo spirito di Djalma Santos e lo hanno convinto a prendere possesso del corpo di Jonathan…
P.S.
Pare che domenica Ricky Alvarez continuasse ad inseguire Jonathan urlando “Esci da questo corpo ed entra in meee!!!”
Ciao
Una considerazione forse fuori luogo: per me Branca è stato fatto fuori da Mazzarri!
WM ha disconosciuto uno ad uno TUTTI i “colpi” estivi di Branca: Belfodil mai utilizzato, Wallace nemmeno in allenamento, Pereira spedito a pulire i wc, Taider
con tanta tanta panchina….
Sicuramente Mazzarri non lo ha fatto per nuocere a Branca,
Ma il messaggio mandato ad ET è stato forte e chiaro….
Fantafootbal, lo so, ma giocare con la fantasia non costa nulla.
Ciao e complimenti, caro GLR
Ciao GL, volendo (e potendo) guardare al futuro con un po’ di ottimismo, mantenendo questa rosa (con Vidic) e Mazzarri, direi che, a differenza dello scorso anno, si possa programmare con criterio la prossima stagione. Servono certamente un vice Cambiasso (che, per me, dovrà essere l’unico investimento importante, sperando che il Cuchu resti, comunque), e due punte affidabili (un vice Palacio e un vice Icardi, sempre che Milito non ritrovi la condizione). Poi, ce la giochiamo… Ciao, J.B.
Devo dire che hai pienamente ragione sulla unicità dei tifosi interisti. Bastano alcuni risultati utili e subito tutti a dire che la squadra è forte e che basta qualche piccolo ritocco per essere competitivi. In realtà la rosa è scarsa e va ampiamente rinforzata, non facciamoci abbagliare da prove come quella di ieri per esempio di Jonathan. La strada è giusta ma è ancora molto lunga.
Max
Anche perché adesso se sceglie la Nazionale italiana al posto di quella brasiliana, che stranamente non lo ha ancora contattato, lo avremo a diposizione ancora meno e potrebbe essere un problema per noi, come per De Sciglio e Maggio che vedo molto preoccupati
GLR
Marca ha inserito Jonathan nella top 11 Sudamericani d’Europa, definendolo “uno dei pochi punti chiave della rosa dell’Inter”….va bene tutto ma forse qui si sta esagerando….
Saluti GLR
Che dire… si vince e tutti a dire, forte questa Inter adesso, solo qualche ritocco e via per lottare allo scudetto….non scherziamo non possiamo ripartire con Jonny, Alvarez e permettimi Guarin anche l’anno prossimo (solo come riserve).
A parte questo mi aspetto che però Cambiasso rimanga, la “sua sicurezza” in mezzo al campo serve eccome (altrimenti rimarrebbe solo Hernanes)…. e tra 4/5 anni sarà lui l’allenatore.
Ciao
Non che de sciglio sia un fenomeno o un campione. Se Seedorf gli preferisce lo scarso abate che nei cross è peggio di guarin quando calcia…de sciglio alla confederation cup non azzeccava uno stop..solo i milanisti lo fanno passare x un fenomeno che nn è assolutamente. Di calciatori come de sciglio ce ne sono tantissimi.. Basta con queste sirene di regime rossonero. Montolivo può essere rinominato dormolivo, Balotelli è sempre il solito, el sharaawy ha giocato bene 2mesi in 3anni che è li.
Tutti vorremmo che l’Inter avesse i soldi per comprare Messi e Iniesta. Jonathan non è un fenomeno ma non è nemmeno disastroso e la sua stagione, al di là dell’ultima partita, è discreta. Nagatomo fa il suo e D’Ambrosio è stato fortemente voluto. In difesa, siamo messi benino. A centrocampo, non siamo messi male. Icardi e Palacio sono ottimi attaccanti. Non vinceremo la Champions, ma con un 2 o 3 innesti mirati, possiamo tornare a essere competitivi per la Serie A. Questo è inconfutabile. J.B.
Thohir in concerto con WM e la dirigenza, ha capito che non può aspettare “qualche anno” facendo “crescere i giovani” per contare nel calcio che… conta (che è quello che alla fine permette un fatturato decente).
L’innesto di maturi e scafati giocatori serve eccome; prendono i giovani, che spesso sentono il peso della maglia importante addosso, per mano e li aiutano nel percorso di crescita, come nelle aziende normali soprattutto nei periodi di stress.
Io ho fiducia.