6UEL: Qarabag-Inter 0-0
INTER: 30 Carrizo; 14 Campagnaro, 54 Donkor, 6 Andreolli, 33 D’Ambrosio (Dimarco 84′); 25 Mbaye, 90 M’Vila, 44 Krhin, 20 Obi (Baldini 90′); 97 Bonazzoli, 7 Osvaldo A disposizione: 46 Berni, 95 Costa, 24 Sciacca, 93 Dimarco, 92 Baldini, 96 Palazzi Allenatore: Roberto Mancini
QARABAG: 13 Sehic; 5 Medvedev, 55 Guseynov, 14 Sadygov, 25 Agolli; 2 Qarayev, 20 Richard Almeida; 10 Muarem, 41 George, 99 Alaskarov (Gurbanov 59′); 17 Nadirov (42′ Yusifov) A disposizione: 1 Veliyev, 3 Guliyev, 6 Ahmadov, 7 Yusifov, 18 Gurbanov, 24 Teli, 77 Taghiyev Allenatore: Gurban Gurbanov
Arbitro: Zelinka Assistenti: Pelikan, Molacek IV uomo: Kordula Assistenti addizionali: Ardeleanu, Jilek
Ammoniti: Alaskarov 17′
Note: Recupero 1′ nel primo tempo e 4′ nel secondo tempo
Si è chiusa senza reti l’ultima gara del Girone F di Europa League per l’Inter, risultato che ha finito per qualificare il Dnipro, vittorioso di misura sul Saint-Etienne. L’Inter, già forte della qualificazione alla seconda fase e del primo posto in classifica ha giocato con un solo potenziale titolare, Osvaldo, insieme a seconde linee e giovani speranze ed è l’unica squadra italiana imbattuta in Europa, dove non perde dal marzo 2013, quando fu sconfitta dal Tottenham. A Baku si è consumata però un’enorme ingiustizia per i padroni di casa, che il gol della qualificazione l’avevano segnato in extremis con Richard, ma il guardalinee ceko Pelikan ha inspiegabilmente indotto l’arbitro Zelinka ad annullarlo per un inesistente fuorigioco di George per la delusione dei 31.000 dello stadio Bahramov. Sarebbe stata una qualificazione storica per l’Azerbaigian.
Scarne le indicazioni che Roberto Mancini ha potuto trarre in una gara che è servita soprattutto per mettere minuti nelle gambe di Osvaldo e per saggiare le capacità di qualche giovane. Alcuni come Mbaye e Donkor hanno dimostrato di non essere ancora pronti per il grande calcio, altri come Bonazzoli e l’esordiente Federico Dimarco hanno invece confermato le buone impressioni. Gara a due facce per Mvila, che è partito al rallentatore ma ha finito con personalità.
Gli altri, bene o male, si conoscevano già.
In ogni caso l’Europa League non è mai stata così italiana. Nessun altro Paese è tanto rappresentato. Giovedì 19 febbraio, per l’avvio della seconda fase ad eliminazione diretta con l’andata dei sedicesimi, saranno infatti cinque le squadre di serie A in campo: Inter, Fiorentina, Napoli, Roma e Torino. Un en-plein storico con quattro squadre su quattro, oltre alla Roma proveniente dalla Champions. E in linea teorica, si può andare avanti in blocco: lunedì, infatti, il sorteggio impedirà sia i derby, sia le sfide tra chi si è già affrontato nei gironi. Sull’Inter, testa di serie, incombono però i pericoli Liverpool, Tottenham, Ajax e Siviglia, detentore del trofeo.
Ora, archiviata l’Europa, ci si butti subito sul campionato. La classifica piange.
Highlights
14’ Alaskarov conclude a lato
46’ Tiro di George, deviazione di Carrizo
55’ Alaskarov manca il tap-in vincente
80’ Tiro di Osvaldo deviato da Sehic
85’ Tiro di Bonazzoli deviato da Sehic
94’ Tiro di Richard deviato in rete da Donkor. Gol misteriosamente annullato
Salgono a 9 i risultati positivi consecutivi in Europa anche se in gran parte
ottenuti con squadre non di grido, infatti parlano chiari i numeri: un girone
in cui 3 squadre su 4 hanno chiuso con differenza reti negativa (4 su 4
sarebbe impossibile). L’Inter ha forse voluto centrare un record, ossia vincere
un girone avendo segnato solo 6 gol in 6 partite, record destinato a svanire in
quanto solo ieri il Monaco ha vinto il girone di Champions con solo 4 reti
all’attivo.
Preliminare di inizio stagione a parte, l’Inter ha una singolarità in trasferta:
ossia non prende gol solo se la squadra ha il nome di 6 lettere: Torino, Cesena
e Dnipro. In effetti il Qarabag di lettere ne ha 7 ed il gol lo aveva fatto…infatti.
Pasquale.
Con la qualificazione ormai in tasca giustamente Mancini ha schierato.una squadra “green” che ha cmq tenuto bene il campo. Ora si deve seriamente iniziare a vincere e contro il Chievo
Tu li vedi e li conosci tecnicamente meglio di noi ma Andreolli mi sembra meno scarso di Ranocchia, che hanno fatto pure capitano
Per quel poco che ho potuto vedere non mi è dispiaciuto M’Vila, tra i grandi, e Bonazzoli con quel bel tiro, tra i giovani.
I primavera ci mettono impegno, almeno, e viste le finanze da squadra in fallimento investire autarchicamente sulla “cantera” può rappresentare una soluzione alternativa all’import di autentici bidoni o giovani inesperti di altre “primavere”, da pagare tra l’altro.
Prendo spunto da Osvaldo ‘potenziale titolare’ per esprimere perplessità. A me pare che debba essere l’unico titolare sicuro. Palacio è divenuto inguardabile,per la costante insipienza delle sue prestazioni. Icardi è un terminale puro e può rendere se rende la squadra. Invece di rincorrere Lavezzi, pensiamo a difensori e centrocampisti accettabili. Svenderei Nagatomo, Ranocchia ed Hernanes, irrecuperabili, 20 m.si ricavano. Riprendiamo Rolando da affiancare a Vidic, J.J. terzino,Tutti dietro!
4 anni fa molti di quelli di oggi non sarebbero stati titolari ma non possono essere inferiori ad altri giocatori di squadre che ci precedono in classifica. A mio modo di vedere è soprattutto una questione psicologica, dato che è evidente che se una squadra gioca bene un tempo e alla prima difficoltà va in crisi c’è da lavorare sulla testa.
Vista registrata. Meno male che è venuta a svegliarmi mia moglie, altrimenti mi svegliavo la mattina sul divano.
P.s Il Bonazzoli a pallone sa giocare
Caro GLR, dici di rivedere sempre le partite una seconda volta prima di relazionare. Secondo me dopo il Qarabag hai preferito far l’amore.
Ma allora le ingiustizie non le subisce solo l’Inter! 😀
E ai poveri azeri ha rovinato la festa Pelikan, nome che evoca nella nostra memoria di cinquantenni (beh, tu… quasi… :-)) il “terrore” delle sottolineature rosse (blu nel peggiore dei casi) della omonima penna in mano alla maestra, nella severa scuola degli anni ’60. Visto l’erroraccio, però, magari stavolta “sottolineano” lui e lo fermano per un po’.
Da ultimo, GLR: piangono anche i tifosi, non solo la classifica! 😀
Nooo, questa dell’avversaria in trasferta col nome di 6 lettere è spettacolare! Pur con tutta la fantasia che uno ci voglia mettere, una statistica del genere non gli sarebbe mai balzata all’occhio…grande Pasquale! 😉
inutile alimentare speranze: per come siamo messi basta molto meno delle squadre che hai indicato tu per buttarci fuori. unico rimedio un mercato degno di tal nome. Insomma, o il presidente investe di suo o inutile pretendere di rientrare col marketing con una squadra come questa.
L’Europa League non mi intriga, anche perché le possibilità di arrivare a giocarci una finale sono praticamente nulle. Sono invece già concentrato sul primo scontro diretto lunedì sera in trasferta contro il Chievo.
Archiviamo questa pratica senza pensare che sarebbe stata un’altra sconfitta senza l’errore del guardalinee e dell’arbitro. E poi grossa concentrazione sul Chievo per mettere in saccoccia qualche punto per la nostra classifica asfittica. Un altro passo falso farebbe preoccupare non poco. Forza Inter. A presto a tutti.
Ho dovuto scriverla subito prima di essere smentito lunedì…quante lettere ha Chievo?
Sono basito. Ho visto la Roma contro il City e vedendo come ci scherzava Nasri e il valore dei ‘panchinari’ inglesi ho ripensato che l’hai definita ‘di un altro sistema solare’ rispetto all’Inter (o al milan che fa lo stesso). Non dubito del tuo giudizio, (io poi Roma-Inter non l’ho vista) ma se la Roma è di un altro sistema solare, e la juve in Europa fa a sportellate ora con il Galatasaray, ora con l’Olympiakos, a cosa è ridotta Milano? A pulviscolo di meteoriti?
Bonazzoli discreto, ma gli altri giovani Krhin, M’Baye e Donkor, lasciamoli alla squadra Primavera, è meglio – ora pensiamo al Campionato e a qualche ragionato acquisto di Gennaio, altrimenti Mr. Thohir la valorizzazione del brand Inter a livello internazionale se la sogna di notte, nel suo lettino
in effetti, a oggi sembra proprio così. Ci vorranno anni. A me fanno un po’ sorridrere i giovani che non conoscono la storia del calcio. E’ già successo, visto che siamo stati senza vincere una coppa dei Campioni dal 1969 al 1985. Magari succederà ancora. La storia è fatta di cicli.
GLR
Non male l’inter baby. Abbiamo tenuto bene il campo con discreta personalità, anche se gli avversari erano molto modesti. Tra i giovani non darei più occasioni a krhin e oby che considero giocatori ormai maturi e non da inter. Bene Bonazzoli e non mi è dispiaciuto Dimarco.