Inter Nos 14
Pubblicato su San Siro Calcio, sabato 26 aprile 2014
IL PUNTO – Pazza Inter anche quella di Mazzarri a giudicare dall’ultimo mese: 3 miseri punti nelle quattro partite più facili, con Atalanta, Udinese, Livorno e Bologna e bottino pieno nelle tre trasferte più difficili, Verona, Parma e Sampdoria, con addirittura 8 gol segnati e nessuno subito. Se adesso la Fiorentina e il quarto posto sono a due passi è grazie ai 14 punti raccolti in trasferta contro i 10 totalizzati a San Siro solo nel girone di ritorno. Numeri strani, che stanno anche alla base della critica di Mazzarri, allenatore evidentemente più a suo agio nello sfruttare il gioco altrui che nel creare il proprio, ma se la rosa avesse più qualità si direbbero altre cose.
Quest’anno la differenza fra rendimento interno ed esterno è stata ai minimi storici: 29 punti in casa (con 7 vittorie, 8 pareggi e 2 sconfitte) e 27 in trasferta (con 7 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte). E ancora: 23 gol segnati in casa e 34 fuori, inclusi i 7 al Sassuolo; 17 reti incassate in casa e 18 fuori. L’ultimo successo a San Siro risale addirittura al 9 marzo, 1-0 al Torino, gol di Palacio.
Per non parlare del rendimento contro le squadre della prima parte della classifica e contro quelle della seconda parte. L’Inter di Mazzarri è forte con i forti o, se preferite, scarsa con gli scarsi. Eppure il primo tagliando per l’Europa League è lì da prendere, anche in caso di arrivo a pari punti con la Fiorentina, visto il vantaggio negli scontri diretti. Chissà dove sarebbe l’Inter se avesse rispettato certi pronostici liquidando le tante piccole sulle quali è inciampata, si dice, senza rendersi conto che, fosse andata così, allora sarebbe già la squadra matura che ancora non è.
Alzi la mano insomma chi si aspettava di tornare col carniere pieno da Genova blucerchiata e da Parma. Punti che potrebbero risultare decisivi anche sul fronte economico perché col quinto posto attuale l’Inter avrebbe la certezza di partecipare alla ricca tournée estiva negli Stati Uniti. E coi tempi che corrono, anche questi sono soldi!
LA SQUADRA – Col Napoli di Rafa Benitez, che torna per la prima volta da San Siro da ex, Mazzarri, a sua volta ex tecnico partenopeo, è alle prese con l’emergenza difesa: Juan Jesus ha chiuso la stagione per infortunio, Rolando e Samuel sono squalificati. Salvo ripensamenti dell’ultima ora, spazio dunque a Campagnaro, Ranocchia e ad Andreolli. Per il resto Icardi è ormai il titolare al fianco di Palacio e Kovacic, malgrado a Parma non abbia brillato, dovrebbe essere riproposto a centrocampo, dove però ha ripreso a sgomitare Fredy Guarin, tornato al gol a Parma. In queste ultime giornate di campionato ha finalmente preso forma lo zoccolo duro dei cinque incedibili di casa Inter, di coloro cioè che costituiranno il fulcro della futura squadra. A meno di clamorose offerte, Handanovic, Hernanes, Palacio, Icardi e Kovacic non si muoveranno da Milano. Il portiere è stato dichiarato incedibile, anche in forza delle ultime straordinarie prestazioni: a Parma ha parato un altro penalty dopo quello di Genova, portando il suo score a 23 rigori parati in carriera, di cui 4 nell’Inter. Hernanes, anche se continua ad essere condizionato da problemini fisici che gli hanno finora impedito di essere al top, è stato il primo acquisto di Thohir e il centrocampo ripartirà da lui. Con il ritorno in Europa in rosa ci dovranno essere almeno cinque attaccanti di livello, ragion per cui con l’addio di Milito, Palacio e Icardi sono stati blindati. Kovacic rappresenta invece il talento sul quale investire seriamente a partire dalla prossima stagione.
Intorno a questo quintetto, visti i probabili impegni internazionali, si dovrà comporre una rosa di almeno 25 elementi. Al di là di coloro che verranno confermati, il risparmio di oltre 50 milioni di euro sugli ingaggi di quelli che lasceranno l’Inter per raggiunti limiti di età, permetterà l’assalto ad un paio di giocatori di caratura internazionale, mentre per la difesa pare imminente l’accordo con Christian Maggio, che Mazzarri ha già avuto a Napoli.
LA SOCIETA’ – Erick Thohir è tornato a Milano. Dopo aver ‘inchiodato’ per l’ennesima volta Walter Mazzarri sulla panchina dell’Inter, malgrado le solite voci, il tycoon indonesiano assisterà alla gara col Napoli ma ripartirà prima del derby del 4 maggio. Prima di arrivare a Milano Thohir ha però fatto tappa a Madrid: ufficialmente per presentare alla stampa l’amichevole tra le vecchie glorie di Inter e Real Madrid in programma l’8 giugno prossimo, ma in realtà anche per parlare di mercato col collega Florentino Pérez. All’Inter interessano il 22enne centrocampista brasiliano Casemiro e il 21enne attaccante madrileno Álvaro Borja Morata Martín, per tutti Alvaro Morata, che nel Real faticano a trovare spazio.
Ma sul mercato resta sempre viva la pista inglese. Stando ai rumours Nemanja Vidic, dopo il suo tesseramento per l’Inter, starebbe cercando di convincere Edin Dzeko a seguirlo in Italia per l’avventura in nerazzurro.
Il profilo del bosniaco, classe ‘86, è quello preferito da Mazzarri: è un attaccante da 15-20 gol all’anno che nel Manchester City non sempre riesce ad essere titolare. Dzeko vede la porta, sa giocare per la squadra e ha grande esperienza internazionale.
Il serbo Vidic e il bosniaco Dzeko hanno 5 anni di differenza ma si sono consacrati nello stesso calcio, in Premier League, ossia nel campionato che notoriamente attrae Erick Thohir per sviluppare rapidamente il marchio Inter in Asia. E dalla Premier League sta per arrivare anche il nuovo amministratore delegato nerazzurro, che sarà il 46enne Michael Bolingbroke. Non appena scadrà il suo contratto da direttore operativo del Manchester United, Bolingbroke approderà all’Inter. Ritenuto uno dei ‘maghi’ dei ‘Red Devils’, il dirigente inglese avrà il compito di incrementare gli incassi al botteghino nelle gare casalinghe, sfruttando i servizi accessori legati alla singola partita e la vendita delle maglie. Nel contempo, l’Inter ha trovato l’accordo con Infront per la nuova raccolta pubblicitaria: l’intesa porterà nelle casse societarie circa 15 milioni di euro. Proprio martedì prossimo verranno illustrati alla stampa i dettagli dell’accordo. Insomma, com’era prevedibile, un’Inter sempre più Internazionale.
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