Inter Nos 16
Pubblicato su San Siro Calcio, sabato 4 aprile 2015
THOHIR PRONTO A RILANCIARE L’INTER – Finalmente si torna a giocare e non si vedeva l’ora, visto che quando non si gioca, tra una voce e l’altra, si rischia davvero di perdere il contatto con la realtà. A San Siro arriva il Parma, che sta onorando la sua tremenda stagione con ammirevole dignità. Altrettanta dignità deve ritrovare l’Inter di Mancini, per chiudere alla meno peggio una stagione comunque negativa.
In realtà si è tutti proiettati sull’anno prossimo, nella speranza che l’Inter cambi davvero faccia. Su Roberto Mancini è stato attagliato da tempo il ruolo di manager alla Ferguson: tocca a lui tracciare le linee-guida di un mercato che dovrà comunque ricevere nuova linfa, anche da almeno un paio di cessioni eccellenti. Una pare essere quella di Handanovic, che però potrebbe rientrare anche in un discorso di scambio con la Roma per Destro, l’altra potrebbe giocarsi tra Icardi e Kovacic, a seconda delle offerte che arriveranno. La scelta tra uno o l’altro non è così facile. Icardi oggi è un goleador affermato e porterebbe molto più denaro di Kovacic. Il giovane austro-croato sta maturando più lentamente del previsto, ma l’Inter non sembra nelle condizioni di attenderlo a lungo.
Per tenere sia Kovacic sia Icardi servirebbe monetizzare seriamente da altre cessioni: Hernanes ad esempio fino ad un po’ di tempo fa aveva un certo mercato, ma dopo un anno e mezzo praticamente anonimo, è difficile pensare di riprendersi tutti i soldi spesi. E poi c’è l’altalenante Guarin, per il quale nelle precedenti sessioni di mercato nessuno ha offerto la luna.
Si dice che Mancini non sia stato criticato a sufficienza, ma a meno che non si voglia ogni volta la testa del tecnico di turno, ciò non è vero.
Al di là dell’essere arrivato in corsa in una squadra non sua, che non può cambiare davvero faccia solo rinnovandola per 3 undicesimi, Mancini oggi è giustamente criticato da amici e nemici. Certamente il tecnico ha ancora un’immagine positiva che si è conquistato negli anni, palmarés alla mano, ma le critiche al suo lavoro non sono mancate.
Il Mancio ha sopravvalutato la squadra, l’accusa più o meno condivisa da tutti, pensando di allenare campioni che non ha e, come non bastasse, ha sopravvalutato anche se stesso e le sue capacità taumaturgiche. I miei ragazzi” – aveva detto – “impareranno presto dai loro sbagli” – ma, soprattutto in difesa, non è andata proprio così. In ogni caso pensare ad un altro progetto tecnico sarebbe folle.
Se non altro Erick Thohir, in procinto di tornare a Milano per il derby del 19 aprile, pare aver dato un nuovo e importante segnale di stabilità economica all’Inter.
Dalle parole di Mancini sui rinforzi per la prossima stagione si è percepita l’idea di un new deal interista. E a fronte delle rinnovate aspettative della tifoseria, Thohir pare aver attivato di tasca propria un finanziamento di 60 milioni di euro, più del previsto. Il Presidente avrebbe potuto esporsi meno, insistere con Massimo Moratti sulla strada di un ulteriore aumento di capitale, ma invece ha smesso di cercare altri partners dando un segnale forte per costruire una squadra finalmente competitiva per la prossima stagione. Non cadete però nella trappola di credere che ogni campione possa transitare dall’Inter solo perché c’è una nuova, per qualcuno inattesa, disponibilità economica. Ci sono nomi e nomi e i top-players alla Yaya Touré restano comunque inaccessibili, soprattutto perché ad oggi l’Europa per l’Inter resta una chimera. Ma è già consolante sapere che anche Thohir ha voglia di un’Inter decisamente più forte.
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