Inter Nos 12
Pubblicato su San Siro Calcio, domenica 8 febbraio 2015
SPROFONDO NERAZZURRO – Da settimane si aspetta la svolta, ma dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia resta lo sconforto e adesso se non si batte il Palermo è sprofondo nerazzurro.
Prima dei bei discorsi sul miglioramento complessivo del gioco e della qualità di certuni interpreti restano i numeri, sempre più preoccupanti.
L’Inter galleggia al 13° posto in classifica, reduce da tre sconfitte consecutive, Coppa Italia compresa, e proprio non riesce a riaccendere il motore.
Con 10 punti in 10 gare Mancini al momento ha fatto peggio di Mazzarri: l’amara realtà è questa.
Icardi litiga a fine partita con i tifosi a Reggio Emilia, Ranocchia ha sulla coscienza l’addio alla Coppa Italia, l’unico trofeo in cui l’Inter avrebbe potuto anche arrivare in fondo.
Nominato capitano quest’estate, Andrea Ranocchia sta vivendo certamente il momento peggiore della sua carriera, al punto che ci si chiede seriamente se l’asticella Inter per lui, come e anche più che per altri, non sia troppo ormai alta. Il guaio è che il tremendo errore del San Paolo è solo l’ultimo di una serie francamente inquietante. Non gioca sereno Ranocchia, questo è certo, e ci si chiede se potrà tornare a farlo di qui in avanti, adesso che è davvero nell’occhio del ciclone, adesso che anche internet lo sta martellando senza sosta. “Una volta avevamo un Principe, ora un..Ranocchia”, “Presidente Mattarella prendilo come corazziere, chi c’è più fermo di lui?”, “Scusa Chivu se ti ho criticato nell’anno del Triplete, non pensavo che poi mi sarebbe capitato Ranocchia!” sono solo alcuni esempi della berlina eretta dal web per il capitano dell’Inter.
E anche Mancini, a Napoli, non è riuscito a trattenersi parlando di gol da polli.
Ora Ranocchia va recuperato prima di tutto psicologicamente, anche perché la difesa è sempre in emergenza. Sul mercato appena concluso, si è vanamente cercato fino all’ultimo di portare a casa un centrale di difesa. Si sono inseguiti Rhodolfo e Vida, Benalouane e Rolando, fino a Jeison Murillo, quest’ultimo obiettivo centrato, ma per giugno. Il colombiano del Granada si è fatto notare per aver fermato e battuto Lionel Messi nella Liga, ma quelli che sono ora all’Inter non riescono a opporsi manco a Moretti, Zaza e Sansone, per non parlare di Higuain.
Chiaro che i problemi non finiscono con Ranocchia, perché nelle ultime 4 gare, l’Inter ha fatto un solo gol, di rapina con Icardi al Sassuolo.
E’ vero che finalmente si prova a giocare a calcio, ma è difficile farlo, sapendo che basta un normalissimo uno contro uno in difesa per perdere le partite, vanificando tutto il lavoro. E Mancini deve seriamente domandarsi se l’Inter di oggi possa reggere 4 giocatori molto offensivi, vista la scarsa consistenza delle retrovie.
Thohir è preoccupatissimo per la raffica di risultati negativi, visto che tre sconfitte di fila non le aveva accumulate nemmeno Mazzarri, ed è in contatto costante con Mancini. Come allora, la prima causa dei problemi dell’Inter non sta nel tecnico, che ha chiesto rinforzi in tutti i reparti, ma non li ha avuti in difesa, particolarmente nei centrali.
E in qualsiasi sport si vince solo cominciando da una buona difesa.
In questo momentaccio nero, non tutto è da buttare: Davide Santon, tornato a sorpresa in nerazzurro dopo aver disputato appena 58 minuti in FA Cup con il Newcastle, a Napoli si è mosso bene, mentre il nuovo centrocampista Marcelo Brozovic è stato la vera nota lieta della serataccia al San Paolo. E poi, visto che anche Kovacic è sparito, a piccoli sprazzi si è rivisto un certo Hernanes, anche se l’unico che fa gol o perlomeno ci va vicino è Icardi. Però la classifica resta tremenda e se non si svolta col Palermo è davvero sprofondo nerazzurro.
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