Inter Nos 17
Pubblicato su San Siro Calcio, domenica 19 aprile 2015
Per la statistica sui 183 derby giocati finora in campionato, l’Inter è davanti con 68 vittorie e 61 sconfitte, 54 i pareggi. Al derby numero 184 l’Inter arriva sull’abbrivio di una vittoria finalmente convincente settimana scorsa a Verona, un 3-0 in cui è girato tutto per il verso giusto, ma che mancava da 7 gare tra campionato ed Europa League. In settimana il lavoro più grosso per Roberto Mancini è stato quello di reinventarsi il centrocampo anti-Milan, dopo che il reparto è stato dimezzato dall’arbitro Tagliavento a Verona: giusto il giallo a Brozovic, ma quello a Guarin grida ancora vendetta. Intanto nel recupero settimanale il Genoa si è preso una prevedibile vittoria sul Parma, tra l’altro poi funestato dall’ennesima penalizzazione. Così per l’Inter l’Europa di fatto ora è ancora più lontana. L’unica speranza per le milanesi di ritrovarsi a sorpresa in Europa l’anno prossimo è che qualcuna là davanti non riesca ad ottenere la licenza Uefa, sai che soddisfazione…
D’altronde nulla accade per caso e se il derby oggi è diventato un derbino, ci sono responsabilità ben precise, guardando ai numeri. Milan, ottavo con 42 punti e l’Inter nona con 41 e ultimo vagone del treno europeo distante rispettivamente 7 e 8 punti, con buona pace dell’imminente Expo e della finale di Champions programmata per l’anno prossimo a San Siro.
Per non parlare dei troppi milioni di euro buttati in progetti tecnici sbagliati, con allenatori esonerati precipitosamente e ingaggi esagerati per calciatori dal rendimento limitato. Il Milan con 94 milioni di euro ha ancora oggi il terzo monte stipendi della serie A dietro Juventus (119 milioni) e Roma (98).
L’Inter ha invece ridotto il suo monte-stipendi a 75 milioni di euro, ma paga i suoi ancora meglio del Napoli di Higuain, Hamsik e Mertens. A sentire gli esperti di mercato, i cartellini dei nerazzurri varrebbero 230 milioni di euro, 211 quelli dei rossoneri, ma chi li pagherebbe? E i bilanci? Meglio lasciar perdere, con Thohir, costretto a ripianare sotto l’egida dei controlli Uefa e il Milan che non si sa in che mani finirà: ogni giorno si vocifera di frotte, anzi flotte direbbero loro, di imprenditori cinesi pronti a contendersi la società rossonera, ma sembra solo fumo. Insomma, proprio un derbino.
Sarà pure che il derby è sempre il derby ma, al di là delle frasi di rito, c’è da credere che il vero spettacolo saranno le coreografie delle due curve. Gli interisti in particolare aspettano che certe pericolose esternazioni abbiano qualche seguito: se a Touré in nerazzurro non crede nessuno, a Jovetic, a Pedro e più modestamente alla possibilità di trattenere Icardi c’è invece chi ci sta facendo più di un pensierino.
Buon derby, soprattutto se sarà nerazzurro.
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