Joao Mario, svegliati!
Solo incompetenti e sognatori potevano credere che questa Inter sarebbe arrivata alla prossima sosta della Serie A a punteggio pieno. Suning quest’estate ha scelto di non rinforzare la squadra con un vero top player e quindi l’Inter non è certo la squadra che le vince tutte: pareggiare soffrendo a Bologna era prevedibile e il bilancio di avvio resta positivo con 13 punti e la miglior difesa del torneo sotto la guida sicura di Luciano Spalletti. Per ora. quasi tutti, coi loro limiti, hanno fatto il loto perché il calcio è più semplice di quel che si creda: con Nainggolan, uno a caso, in mezzo al campo, l’Inter sarebbe molto più forte. In assenza, il top-player te lo devi inventare e deve essere il Campione d’Europa Joao Mario, che sta invece tradendo le attese. Al primo anno era giusto essere pazienti, ora ci si aspetta molto di più. Joao Mario ha giocatopiù di una volta nel suo ruolo, poche balle, ma si è fatto notare solo a sprazzi e in gare già indirizzate in positivo. Gli erroracci sottoporta con Spal e Bologna non sono da investimento di 40 milioni più bonus. Purtroppo anche chi potrebbe sostituirlo, Brozovic, entra spesso con l’aria di chi ti sta facendo un favore. Insomma per un vero salto di qualità a Spalletti e squadra serve Joao Mario, che si deve svegliare, una volta per tutte.
Caro Gianluca, personalmente preferisco i tuoi editoriali “tradizionali”, da leggere, piuttosto che i video-editoriali (figli dei tempi).
Un buon giornalista sa prima di tutto scrivere bene in italiano, e poi ha anche un grande acume e solidi contenuti
Tu, a mio modesto parere, sei un’ottimo giornalista.
Tutto ciò premesso, a me personalmente piace molto più Brozo di J.M.: la differenza è che uno è un po’ indolente e indisciplinato, e l’altro è stato pagato troppo per essere subito accantonato.
Personalmente sono molto soddisfatto del ruolino di marcia fino ad ora specie se pensiamo a come abbiamo chiuso il campionato scorso. Visto che a centrocampo siamo contati opterei per un 442 coinvolgendo anche gli esterni nelle rotazioni. Risolveremmo così anche il problema dell’isolamento di Icardi. Apprezzo molto J. Mario; ero molto contento del suo arrivo avendo notato che aveva doti tecniche e notevole dinamismo. Non escluderei problemi di natura contrattuale….
Glr, volevo cogliere l’occasione per esprimere un mio parere circa il gioco dell’Inter. Ma per quale assurdo motivo non riusciamo ad avere un minimo di gioco corale quando squadre assemblate da poco meno di un mese già ce l’hanno, seppur ancora non espresso interamente (Fiorentina, Milan, Atalanta). Inoltre, perché ogni qualvolta determinati giocatori partono dall’inizio o subentrano a partita in corso (Brozovic, Joao Mario) sembra che ci debbano fare un piacere?
Ciao Gian Luca. Ti faccio una domanda alla quale, magari, frequentando la Pinetina puoi rispondermi. E’ possibile che nell’acqua di Appiano Gentile ci sia una sostanza che imbrocchisce tutti i giocatori? E’ una cosa che mi chiedo ogni anno: quando arriva all’Inter un giocatore di una certa rilevanza, molte volte questo delude, vedi Joao Mario campione d’Europa, o Kondogbia, Ranocchia, Candreva, o Banega, vedi lo stesso Valero che si sta Medelizzando, io non so capacitarmi alle volte.
O hai la grinta e dedizione a supporto delle indubbie qualità tecniche o sarai sempre un eterno incompiuto. Sia J.Mario che Brozovic purtroppo hanno evidenziato carenze in questo senso e sarà dura che cambino atteggiamento, fa parte del loro carattere. Confido in qualche “invenzione” del nostro Mister che sicuramente sta pensando a delle alternative al modulo attuale per ottimizzare l’organico non eccelso che ha a disposizione; e lui finora l’unica certezza che abbiamo e devono assecondarlo.
Ti consiglio la lettura di questo ‘prezioso’ documento che, tra il serio e il faceto, scrissi su questo sito addirittura nel 2004: http://www.gianlucarossi.it/post/2004/la-falda-acquifera-di-appiano/
Come vedi, è storia antica
GLR
Non vedo minimamente questo grande gioco soprattutto da Fiorentina e Milan. Ogni volta che si cambia allenatore si ricomincia da capo ed è per questo che noi siamo più indietro di tutti, come la Fiorentina
GLR
Come vedi continuo a scrivere su temi di approfondimento. I video editoriali sono solo sulle partite perché sovente finisco di lavorare all’una del mattino, poi ora che vengo a casa mangio, riguardo la partita….addio core! Se non altro il video editoriale è più veloce! Poi quando c’è da approfondire qualche argomento specifico come in questo caso torno a scrivere.
In ogni caso non ho intenzione di accantonare nessuno soprattutto dopo 5 giornate ma mi piacerebbe che i nostri calciatori di talento fossero più affidabili e continui. Chi sa di calcio certe cose le chiede a Brozovic e a Joao Mario non certo a Nagatomo e D’Ambrosio perché sono proprio quelli che hanno più talento a dover fare la differenza
GLR
Per Joao Mario ,come per tutti gli uomini che fanno qualsiasi lavoro ,è una questione di carattere e personalità. Non credo che debba svegliarsi, lui è così un giocatore con grossi limiti che gli basta un errore ad inizio partita per sbarellare nel resto del tempo. Già l’anno scorso aveva dato questi segnali, uniti ad una naturale pigrizia e mancanza di grinta. Tant’è. Altro bidone del quale liberarsi non sarà facile, oltretutto pagato ancora di più che Kondogbia, per la gioia di Suning!
Ci pensavo proprio quest’oggi guidando la macchina per stradine di campagna nella piana di Paestum. Rifacendomi a Manzoni mi dicevo:chi non ha coraggio non se lo può dare e i Nostri, purtroppo, non appartehgono a quella categoria di giocatori che possono fare gli assaltatori.Joao Mario,poi,tanto per non disperdere il capitale,gli troverei un ruolo come ala, ma non come uno che sfreccia e fa gol, bensì come tattico, come equilibratore, come era, insomma, Alessandro Bianchi, un regista esterno.
Questa squadra, per come è strutturata, non farà mai un gran calcio. Ma pretendere qualcosa in più, di quello che si è visto a Bologna (zero tiri in porta), è sacrosanto. Il giocatore che si muova tra le linee, deve avere fiato, strappi e tiro, perché signori, per vincere, bisogna far gol. Calcolando che Brozovic è molle come il gorgonzola a ferragosto, l’unico con caratteristiche appropriate al ruolo è Candreva. Joao Mario non lo farà mai. Tocca a Spalletti, secondo me, ridisegnare la squadra.
Cerco sempre di privilegiare i post equilibrati ma non ho molto seguito in questo, perché troppi tifosi per loro natura non sono equilibrati. Definire Joao Mario un bidone mi pare un tantino esagerato ma so per lunga esperienza che qui è sempre tutto o ‘fenomenale’ o ‘fallimentare’ e spesso di passa da un aggettivo all’altro nel giro di una partita. Diciamo semplicemente che, ad oggi, e ribadisco ad oggi, perché non ha ancora compiuto i 24 anni, è sopravvalutato, visto che è stato l’acquisto interista più caro dopo Bobo Vieri
GLR
Buon giocatore, a cui mancano, per ora, continuita’ e goals per diventare un top. Spalletti si aspetta molto da Joao Mario. Adesso sta a lui ripagare la fiducia.
Ciao Gianluca, tu pensi che quella attuale sia la posizione migliore per JMario? Io credo che per le Sue caratteristiche l’ideale sarebbe giocare terzo di sinistra in un centrocampo a tre. Mi sembra che le cose migliori le faccia quando ha campo davanti e può impostare, invece che ricevere la palla spalle alla porta. In tal senso, se Spalletti non riuscirà ad “impostate” nessuno (JMario, Vecino, Brozo) dietro a Icardi pensi che possa provare il 433 per sfruttare meglio le caratteristiche dei CC?
J.Mario è un bravo ragazzo, un volto buono. Molle nei contrasti, difende male la palla, non ha tiro. Rende bene nelle ripartenze, fronte alla porta e con campo libero. Personalmente lo ritengo poco adatto alla serie A. Arrivo a dire che se fosse un giocatore di una squadra di provincia non vedrebbe mai il campo. Spero di sbagliare tutto e comunque è nostro per cui viva J.Mario.
Ovviamente ora passiamo da un estremo all’altro. Ora Joao Mario nella Guanzatese! L’equilibrio non fa parte del tifoso, si sa e non mi stupisce
GLR
Vuoi la nuda verità? Quando sei un grande calciatore, o perlomeno un calciatore di personalità, questi pippotti sulla posizione in campo vengono dopo, molto dopo altre considerazioni. La vera domanda che bisogna porsi dopo più di un anno è: Joao Mario è un giocatore di personalità? O comincia a giocare bene quando sei in vantaggio e può godere di certi spazi? Al momento non mi pare che Joao Mario possa essere quello che prende per mano la squadra nei momenti difficili.