Funerale Inter, prenotatevi!
Lo spirito di questo edit è ironico e non servirebbe nemmeno precisarlo, ma le tante persone normali con una vita normale non hanno idea quali soggetti si aggirino minacciosi nel mio fin troppo largo e immeritato seguito.
Il Funerale Inter è già pronto per i 48 punti come un anno fa con tre allenatori De Boer, Pioli, Vecchi, anzi quattro visto che la stagione l’aveva cominciata Mancini. Eppure solo due mesi fa mi si dava del disfattista perché invitato alla calma la gente chi bofonchiava di scudetto.
Io però, essendo un pazzo pericoloso, non ho ancora cambiato idea sul quarto posto finale, malgrado la miseria di 8 punti in 9 giornate, 3 sconfitte, 5 pareggi e una sola vittoria casuale col Bologna con prevedibile scivolamento al quinto posto già stasera.
Sarà perché in oltre 30 anni di quotidianità interista ne ho viste di tutti i colori, molto peggio di oggi.
Ma non parliamo di me, parliamo di voi, di molti di voi, perché ora è tempo di funerale, di ‘Via Icardi e Perisic’, ossia il 60% dei gol stagionali dell’Inter, di ‘Via Spalletti’, di ‘Via Suning’.
Eppure qualche allarme lo avevo lanciato mesi fa sulle prese per i fondelli tra Governo Cinese e Fair Play Finanziario, sulla voluta lontananza di Suning, che al momento vede l’Inter come un gingillo da mostrare in Cina. In fondo Capello e il suo staff costano molto di più di Spalletti e dei suoi e i loro calciatori più pagati, Texeira e Ramires, guadagnano più del doppio di Icardi e mica ce li hanno mandati qui. Quest’anno contavo su Walter Sabatini, ma lui, assunto Suning, lavora più in Cina che in Italia e quindi manca ancora la società, con Ausilio e Zanetti, insultati ogni giorno ma senza alcun potere vero, con dilettanti allo sbaraglio ad ogni livello, soprattutto nella Comunicazione. In fondo di che ci si stupisce?
Però è facile amare Inter quando vince, più difficile ora, che si sta celebrando il Funerale. Tra i molti messaggi che mi hanno fatto scompisciare dalle risa segnalatimi dal mio web-master, c’è un tale Sergio Pacitti (credo) che incolpa me della crisi per aver osato azzardare fin da quest’estate Inter quarta e Milan sesto al traguardo. Sapete quei nullafacenti, chiusi in antiche superstizioni medievali, ai quali manco fossero infanti devi raccontare sempre e solo belle favole? Comunque, questo sito mi diverte molto anche per l’umanità varia che ogni tanto passa di qui.
Devo dire che anche i tifoidi dell’altra sponda, quella rossonera, mi stanno divertendo parecchio in queste ore, con la tesi per cui la notizia della bancarotta di Yonghong Li farebbe parte di un complotto mediatico ordito da una fantomatica Spectre per intralciare la meritata rimonta rossonera e danneggiare Berlusconi in vista delle Elezioni.
Casomai, è proprio il contrario: il vecchio Silvio a 80 anni suonati si conferma l’ultimo straordinario genio vivente. Nella propaganda del Belpaese, che tra caproni e creduloni ha da troppo tempo la classe politica che si merita, le mani salde e sicure di Governi Asiatici pronti a pompare miliardi nel Milan restano il capolavoro assoluto.
Vabbè, ho drammaticamente perso il filo dell’edit e pure la testa del corteo funebre che ha già iniziato a muovere. Affrettatevi per non perdere i posti migliori.
Non mi piacciono i funerali in generale per cui lascio volentieri il mio posto ad altri. Accetto il tuo “sfogo” ma penso come te di avere già ricaricato le pile e sono pronto per il freddo di sabato sera perché questi colori sono i miei e nessuno me li può togliere, sono così attaccati che se tolgo la maglia sotto sono neroazzurro naturale. È poi tutti al Meazza Amala…
Giusto. Io sono geneticamente nerazzurra. Non mi ha abbattuto il 5 maggio. Non ho pianto davanti a Ronaldo (quello vero) con la maglia bilanista. Cosa vuoi che mi freghi di perdere a Genova? È forse l’ultima di campionato?
Basta soffrire sino a sabato sera ho seguito tutte le partite dell’Inter e tutti giorni, quando è possibile, ora ho detto basta, stufo di soffrire e ben sapendo che se anche arriviamo quarti, la strada per rivedere da vicino uno scudetto è molto lontana nel tempo, non è colpa di Spalletti né dei giocatori (molti sono anche un po’ scarsini) Icardi, Perisic e chi vale calcisticamente qualcosa, probabilmente li perderemo a luglio. Quindi stop.
Il destino e’ nella mani dei giocatori. Da segnalare, solo, come Ballardini abbia forse indicato uno dei problemi reali della squadra. I giocatori non sono uniti, non si aiutano. Quello che successe pure con Mancini dopo gennaio.
Ciao Gianluca, apprezzo il tuo realismo e la capacità di inserire le tue riflessioni sull’Inter in una prospettiva socio-politica più ampia, legata credo alla tua scelta di viaggiare all’estero e apprendere e vivere modo di pensare differenti da quelli italiani. Stimo anche Mentana, cosa ne pensi della proposta dell’azionariato popolare? Mi colpisce il fatto che insista e precisi sempre più la forma che può assumere.
Premesso che chi si fa condizionare la vita quotidiana da una squadra di calcio lo reputo un poveretto- a esser buoni- vorrei chiedere a chi si attacca alla hashtag suningout: ma chi pensate che in Italia nel 2018 investa in una squadra di calcio con tifosi rompicoglioni e perennemente insoddisfatti? Ciao.
Sono meno ottimista di te, perché temo saremo fuori dalla CL, ma sono altrettanto d’accordo con te che l’ Inter va sostenuta sempre. Noi interisti abbiamo un pregio che però si tramuta in difetto ossia siamo troppo obiettivi e critici nei confronti della nostra squadra a differenza di altre tifoserie. Questo eccesso di critica non ha un buon effetto sulla squadra. Ieri leggevo di un disastroso autogol di Ranocchia: ma cosa poteva fare quel poveretto? Bisogna sostenerla e aiutarla, proprio ora.
Enrico Mentana lo stimo moltissimo anch’io, a parte quando racconta leggende metropolitane come la cazzata dell’azionariato popolare. Fui testimone trent’anni fa del primo tentativo di un’Associazione Amici dell’Inter, sotto la Presidenza Pellegrini in decadenza,tra ricchi borghesi milanesi e interisti. Litigarono già per chi doveva pagare il notaio, prima ancora di decidere chi Presidente dell’Associazione.
Per non parlare della recente proposta proprio di Ernesto Pellegrini: si faccia una cordata di imprenditori milanesi pronti a rilevare l’Inter, basta che non chiediate soldi a me che ho già dato. Mentana ricorda che abbiamo avuto tre Sindaci interisti? Dallo scorso millennio, anche di più se è per quello e tu hai mai visto il ventilato Stadio dell’Inter? Io ho visto molti plastici, anteriori a quello di Barbara Berlusconi per il Milan, ma nessun passo concreto.
Ah già, adesso c’è la balla della Cittadella dello Sport nerazzurra che verrà edificata da Suning.
Apprezzi il mio realismo? Sono solo uno che si informa, pensa e ragione e sarebbe in grado di farlo chiunque se facesse funzionare il cervello prima degli occhi foderati di tifo
GLR
Ma soprattutto chissenefrega di 100.000 che urlano sui social o nelle piazze quando 100.000 a Nanchino ce li hanno ogni mattina in una qualunque fermata della metropolitana
GLR
Ho capito ragazzi che non si va in Champions, ma infatti qui dovete solo aderire col vostro nome, anche di fantasia, al funerale. Tutto il resto lo so già
GLR
Questo è un altro che, mentre lo dice, mi sa che sta già preparandosi per Inter-Benevento di sabato. Traspare chiaramente e faccio volentieri da sfogatoio non sapendo a chi rivolgersi della Società Inter
GLR
Pioli, De Boer, Gasperini, Mazzarri, tutti i nostri recenti ex hanno rialzato la testa per dire “vedete che non ero io?” Manca solo Mancini, ma presto vorrà riabilitarsi anche lui. Nell’Inter c’è qualcosa che non va, e questo è un fatto. Un fatto che dura da 3 anni. Quindi è una cosa grave che non può essere trattata come una semplice crisetta passeggera. Si cerca di fare analisi e molto è stato detto, anche esagerando in catastrofismo. Tuttavia qualcosa non va e quel che è peggio non si sa bene cosa.
GLR, per fortuna l’Inter non è l’unica ragione di vita per la maggior parte di noi che segue questo tuo spazio, o almeno così spero. La vita vera è lavoro, moglie, figli, con tutto quello di bello e meno bello che ci sta attorno. Grazie infinite per il lavoro che fai, con passione e dedizione, informandoci puntualmente sulle vicende della nostra amata Inter, con lucidità, realismo e sarcasmo.
Claudio – Parma
Sono pronto a salire sul carro…funebre.. sono scampato all’Inter di Tardelli & co.
Aspettiamo la fine del campionato per valutare la squadra e la fine del prossimo mercato per valutare la proprietà. Il periodo non è esaltante ma fai bene a ironizzare e sdrammatizzare tutto. Per come la penso, non erano tutte rose e fiori prima e non è tutto da buttare ora. Certo resta una punta di dispiacere per aver vanificato un mare di punti. Amala.
R.I.P.
Amen
Questo tuo post fa riflettere sulla capacità del tifo nerazzurro non solo di deprimersi ma anche di attirarsi etichette e sfottò vari. Ricordo tutto un clima odioso auto-commiserativo e compassionevole dei tifosi interisti, quando non si vinceva da tanto (qualche tuo collega ci ha scritto libri), che mostrava la capacità di farsi del male da soli. Pensa se avessimo perso noi 7 finali di champions! Io comunque non mi prenoto per il funerale, sabato sera sciarpa al collo e Stadio Meazza..
Mai scritto un libro sull’Inter e mai lo scriverò. Quando me l’hanno proposto mi pagavano sempre troppo poco per quanto sono pigro. Piuttosto scriverei un libro su altri argomenti, il giorno che ne avrò voglia
GLR
Se Spalletti ha fatto gli stessi punti della cooperativa di allenatori della scorsa stagione, mi viene sommessamente da dire che forse il problema non è l’allenatore ed è da masochisti pensare di mettere in discussione tutto e ricominciare per l’ennesima volta da 0.
Spero che in società ci siano persone più ragionevoli dei tifosi, ma onestamente non ne sono troppo sicuro. Secondo te i dirigenti sarebbero capaci di usare Spalletti come capro espiatorio a fine anno per nascondere i loro errori?
Mi ricordo sconfitte peggiori e ben più umilianti di quella di sabato sera. L’importante è rialzarsi e ricominciare con un po’ di grinta in più. Logicamente non mancherò al funerale qualora ci fosse.
RIP
Condoglianze per la Beneamata che non c’è più. Condoglianze a quella Milano storica, di mio nonno con la coppola neroazzurra, dei commenti in milanese nei bar di periferia. Condoglianze al ns DNA, fatto di grinta, lotta, difesa di ferro e contropiedi fulminei, di uomini veri in campo, con le palle di ferro che “guai a chi tocca l’Inter”. Ora è il tempo dei tatuaggi, delle creste e degli occhi a mandorla, delle loro promesse al vento…questa non è la mia Inter. Condoglianze
caro Gianluca una domanda. Come mai non eri presente in studio alla finale di Champions League Juventus Real Madrid nella sala dei gufi?
due anni prima c’eri ed è stato uno spasso. rivedo spesso il riassunto sia di Barcellona Juve, sia di Juventus Real Madrid ma senza di te l’ultima volta non è stata la stessa cosa…se anche quest’anno i cari gobbacci riuscissero nell’intento di andare in finale, ci saresti in trasmissione? Un abbraccio sincero e buon lavoro.
Davide
A me basta vedere una bella partita poi se si vince ho si perde mi importa poco! Tanta gente parla di investimenti, ma con un progetto ben preciso si può ottenere dei buoni risultati. Facile vincere comprando campioni. Sarebbe il momento di creare qualcosa di speciale, una struttura solida una scuola calcio che cresca campioni veri. Inutile vincere i campionati giovanili basandosi sul fisico. Poi arrivano in serie a e non sanno fare un passaggio a 2 metri. Champions si ma con una squadra solida
Il funerale all’ Inter non lo facciamo noi, sono tre anni che lo fanno quelli smidollati che tutte le domeniche indossano la maglia dell’Inter..una volta l’Inter era una cosa seria….oggi una specie di influecer tatuato indossa la fascia che era di Zanetti e Bergomi…che tristezza…Si Gianluca l’hanno uccisa..ma risorgeremo, forse non a breve..ma ce la faremo..
Io mi prenoto ai funerali di chi, a fine anno dovrà rimangiarsi tutte le gufate, le contestazioni e la depressione che sta continuamente tentando di diffondere: al diavolo tutto questo, siamo sicuramente inferiori alle prime due squadre del campionato, ma il posto in UCL ce lo giocheremo fino alla fine, abbiamo allenatore e squadra per poterlo centrare. Forza Inter!
Vorrei prenotare per 4; due che hanno meno di 12 anni pagano ridotto?
Lodata sia la tua ironia, Gian Luca, per sotterrare chi va a vedere la partita e poi torna a casa e litiga con la moglie ed i figli e chi in passato ha lucrato sulle mancate vittorie scrivendo libri, autocompiacendosi per il senso di sfiga e depressione che ne deriva (Severgnini).
Tifare Inter non può rovinare l’umore sennò, chi vuole vincere ogni anno (sennò sbrocca), può sempre trasferirsi a Barcellona o a Madrid
Ciao GLR, dopo #viaAusilio, #viaZanetti e #viaSuning sto aspettando il primo #viaInter! A parte gli scherzi, molta gente non comprende che non si vince per diritto divino se ti chiami “inter” o “milan”. Se hai una ottima squadra forse vinci, altrimenti bisogna ridimensionare le proprie aspettative. Se uno non ci riesce è libero di non seguire. In questa fase storica bisogna accettare che l’inter è una nobile decaduta. Magari prima o poi tornerà, oppure anche no, basta non rovinarsi il fegato.
aderisco volentieri al funerale, un pò per gioco un pò per sfogarmi: se i nostri giocatori snobbano la CL perchè hanno vinto già tutto in carriera, figuriamoci se lotteranno per l’EL, quindi prevedo una brusca discesa in classifica fino al 7-8 posto in modo da stare tranquilli anche l’anno prossimo. Amen
Amen
Ero in vacanza a casa mia in Francia, ma è meglio che io non ci sia se la Juve gioca la finale di Champions. Tu forse mi segui da poco tempo ma io l’unica volta che ho seguito da giornalista la Juventus in Europa è stato nella stagione 1995-96 da Nantes a Madrid fino alla finale di Roma. E ti avviso per tempo, se sei molto anti-juventino devi augurarti che io non ci sia e, soprattutto, non cliccare su questo link: http://www.gianlucarossi.it/post/1996/juventus-lultima-champions/
GLR
GLR che ne pensi delle parole di DeBoer sul gruppo di 7-8 che esclude gli altri. Avevo letto in precedenza che anche Kondogbia aveva accennato a qualcosa del genere.
Sarà anche un ex con il dente avvelenato che ha fallito anche dopo al Crystal Palace, ma mi interessava sapere se c’è qualcosa di vero. Da fuori effettivamente non si è mai avuta l’impressione di un grande gruppo affiatato.
Caro Gianluca, ti confesso: talvolta, preso dai gangli allo stomaco post partita, mi sono accodato alla sfilza dei critici. Dunque avrei deciso di abbandonare la filippica e in favore dell’epochè. Contro il Benevento i nostri avranno un appetito pantagruelico e con una bella cinquina ritroveranno la fiducia perduta!
Chiudo: nei post partita, in questi ultimi mesi, sei mai stato distolto dal tuo ottimismo cedendo brevemente a pensieri più drammatici nei confronti della nostra amata squadra?
Suning sta a Inter come la UE sta all’Italia, molti pensano che sia la propietà portatrice più di mali che di beni e però non possono liberarsene
Inter malata gravemente, il medico scuote la testa e fa capire di essere impotente, i giocatori pensano a dove potrebbero accasarsi l’anno prossimo, i primari chiamati a consulto non sanno che dire… Davvero un quadro preoccupante, ma prima di preparare il funerale, stiamo a vedere fino a dove vorranno sprofondare … A volte accadono i miracoli e di questi l’Inter ha bisogno! Buona giornata comunque!
Io il funerale non lo celebro in quanto dentro o fuori la Champions. Io celebro un funerale che è quello dello stato del calcio attuale: giocatori che non sono più bandiere, ma semplici pedine in un meccanismo finanziario che passa sopra le teste di noi tifosi costretti a guardare con la bile. Giocatori che servono, almeno nel nostro caso, a fare plusvalenze e ripianare deficit.
E a Suning cosa dovrebbe interessare tenerli? O ai giocatori GIOCARE per l’INTER?
Sinceramente no, ma solo perché ho metabolizzato da tempo quel che oggi tutti vedono. All’epoca ci piaceva prendercela con Moratti e spesso a ragione, oggi mi piacerebbe ancora poter avere qualcuno che perlomeno ci tenesse come ci teneva lui. Mi sono rassegnato a vivacchiare nei prossimi anni in una media-alta Serie A, con una partecipazione da comprimari alla Champions ogni tanto, finché non mi dimostrano coi fatti il contrario.
GLR
Tutti quelli che se ne vanno raccontano queste cose. Quand’erano qui dicevano però che andava tutto bene. A parole tutti hanno provato a cambiare le cose, quindi manco ci faccio più caso
GLR
GLR
Nella lunga e gloriosa storia dell’Inter arrivare nelle prime quattro direi che è stato abituale: forse una media di 7 volte a decennio? non ho la statistica sottomano. Dopo il periodo 2001-2010 veramente eccezionale, stiamo vivendo questi anni bui, forse i più bui, dove siamo a lottare per un posto in EL con Samp e Atalanta. Io spero ancora nel quarto posto e cercherò di vedere più partite possibile, a cominciare da quella con il Benevento. Amala.
Dai siamo in linea con le aspettative: a febbraio fuori da tutto!
Tutti i santi giorni mi tocca sentire ex allenatori , ex giocatori , opinionisti di ogni genere lanciare bordate sull’Inter.. Non aspettavano altro e qui, a parte un ormai depresso Spalletti, nessuno si fa sentire. Ma dov’è Zanetti?? Ormai vaga per il mondo a promuovere chissà che . Che delusione… Tutto come al Milan dove, anche di fronte a possibili catastrofi, questo novello Mou , ormai ben istruito, parla solo di meraviglie … Qui solo ridicole affermazioni , promesse , mea culpa… Saluti
Critichiamo aspramente la nostra Inter ed ogni Domenica però siamo incollati alla Tivi a sperare in un cenno di miglioramento. La proprietà a questo punto della stagione e si era visto col mercato di gennaio come giustamente hai detto tu pone l’inter in secondo piano (vedi Ramires).
Dobbiamo rassegnarci a questa strategia? Se è così per i Cinesi è solo un investimento finanziario mascherato da passione calcistica.
Forse mi segui da poco. Ma più o menp è da quasi un anno che me ne sono accorto. Io. altri pare di no.
GLR
A Zanetti quello è stato dato come incarico. Non tocca a lui intervenire. Non si capisce proprio la differenza tra ruoli operativi e ruoli di immagine (Baresi al Milan e Nedved alla Juve, anche se ha un rapporto privilegiato con Andrea Agnelli, fanno le stesse cose, cioè nulla dal punto di vista operativo).
GLR