Budapest

A 1.070 km da Milano, fuso orario 0
2-4 luglio 2022
A trovare Alberto, Reca e Sugar e l’Inter Club di Ungheria. Alloggio a Erd e all’ottimo T62 a Budapest. Pranzi e cena all’Ape Regina e a Mazi, cugina greca.
Running lungo in Danubio tra il Parlamento, il Ponte Margherita e il Ponte delle Catene. Visita a Piazza degli Eroi e alla Cittadella, che però era chiusa.
Mini-crociera di due ore sul fiume Danubio. 

1-5 novembre 1991
Viaggio con l’amico Claudio
In auto da Milano in poco più di un weekend, con Susan Torda dell’Hilton come guida. La patente persa e ritrovat ain realtà a Milano nelle tasche della tuta, dove l’avevo lasciata prima di partire. La faccia di Cludio, inimitabile, nella notte al Club Privé

Budapest (ab.2.000.000), tagliata in due dal Danubio, è la capitale dell’Ungheria (ab.10.000.000), formatasi dalla città vecchia ad ovest della collina di Buda e dalla moderna e pianeggiante Pest

Aeroporto
Ferihegy

Highlights

  • Fiume Danubio con Ponte della Catene e funicolare
  • Quartiere Cittadella con Palazzo Reale
  • Piazza degli Eroi e Statua al Milite Ignoto
  • Parlamento e Castello di Vajdahunyad
  • Basilica Santo Stefano
  • Chiese Mattia e Maddalena
  • Bastione dei Pescatori
  • Isola Margherita e Parco

Memento
Il famosissimo Ponte delle Catene, lungo 375 metri su due piloni di 50 metri, è stato il primo stabile collegamento tra Buda e Pest. Da lì parte una funicolare per la Cittadella in collina, circondata da bastioni, dove si trova il Palazzo Reale. La Piazza degli Eroi è formata da statue di 7 uomini importanti nella storia della Nazione e davanti ai monumenti si innalza una Statua al Milite Ignoto. Il Parlamento, con 700 stanze e 268 m di lunghezza, è la più grande sede governativa d’Europa. Il Castello Vajdahunyad aggrega alcuni degli edifici più belli d’Ungheria in miniatura. Nella Chiesa Maddalena c’è un campanile con 24 campane, mentre il Bastione dei Pescatori si affaccia sul Danubio e su Pest. L’Isola Margherita ospita un parco immenso. Il fiorino è la moneta nazionale, ma già all’epoca tiravano più le nostre lire.

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