Confidenza
Pietro (Elio Germano) è un insegnante di un liceo alla periferia di Roma che intesse una relazione con l’ex studentessa Teresa (Federica Rosellini). Tra i due nasce una storia d’amore appassionata, ma la ragazza cerca un legame maggiore con il suo amante e gli chiede di fare una sorta di gioco: ognuno deve raccontare un segreto terribile della loro vita, qualcosa che nessuno ha mai osato rivelare e che potrebbe, se scoperto, rovinare la propria vita. Saputo il segreto dell’uomo, Teresa si allontana e lo lascia. Pietro si rifa una vita, sposa una collega insegnante, mentre Teresa si trasferisce in America per svolgere i propri studi in matematica che la faranno diventare una luminare di fama mondiale. Saltuariamente si rivedono o si sentono, divisi nella vita ma uniti dal loro segreto. Daniele Luchetti ritrova Domenico Starnone (autore del libro omonimo) e Francesco Piccolo (coautore della sceneggiatura) anche in questo brillante e azzeccato nuovo film (dopo il precedente “Lacci”, del 2020). L’idea è geniale: partire da un segreto e sulla base di questa rivelazione costruire la trama di una vita basata sul dubbio, sulla paura, sull’angoscia che tale confidenza possa essere rivelata. In questo senso Luchetti “costruisce”, fin dall’inizio del film, alcune scene irreali, scaturite dal’immaginario perverso di un uomo impaurito e angosciato che ha fatto del terrore la propria vita. Si indaga con notevole arguzia il rapporto di forza che può far parte della vita di una coppia e come la troppa intimità possa risultare opprimente. In questa direzione sembra andare il film, appassionante e interessante, dove il legame imprescindibile tra paura e amore diventa reale e minaccioso, dando un’impronta thriller (dei sentimenti) dal ritmo serrato. Luchetti affida all’ottimo e fidato Elio Germano il ruolo di Pietro mentre per la figura di Teresa ricorre alla semi sconosciuta Federica Rosellini, tanto brava quanto inquietante, capace di terrorizzare Pietro con poche parole. La musica originale è composta da Thom Yorke (frontman dei Radiohead). Un gran bel film da non perdere. Al cinema.
Recensione del Conte Adriano Cavicchia Scalamonti, 16.5.2024