Pubblicato su Il Giorno, venerdì 23 marzo 2018 Stracittadina 'avvelenata' Pausa di Campionato dedicata alle Nazionali e quindi di noia mortale al Bar dello Sport, tanto più che gli azzurri il Mondiale di Russia 2018 lo vedranno in poltrona, proprio come i nostri incorreggibili ubriaconi. Anche qui si discute animatamente sulla data scelta per il derby di Milano, rinviato per la scomparsa di Davide Astori. Il Milan, per una presunta questione etica verso i suoi tifosi, avrebbe voluto giocare in un giorno festivo, il 25 aprile o il 1 maggio, mentre l’Inter, col Regolamento dalla sua parte, ha colto al volo la prima data utile dopo l’eliminazione del Milan dall’Europa League. Così il derby si gioca mercoledì 4 aprile alle 18.30. In realtà nella baruffa tra i due club non vi è proprio nulla di etico, come rimarca con la consueta arroganza il carrozziere juventino Ignazio: “Inter e Milan se la fanno sotto perché di mezzo c’è la gara con la Juve”- accusa. E al di là dei modi sempre un po’ rudi, l’Ignazio ha colto nel segno perché il calendario ha messo la Juve sul groppone al Milan il 4 aprile e all’Inter nei festivi successivi. Cosi l’assicuratore interista Walter e il tassista milanista Gianni masticano amaro e ribattono al rivale solo con un minaccioso “a breve ci penserà il Real a punirti come meriti!” La decisione poi del Milan di sostituire con un voucher il rimborso del biglietto a chi non potrà assistere al derby si presta ad altre ironie da parte dell’idraulico napoletano Gennaro e dell’impiegato delle Poste romanista Tiberio: “I cinesi del Milan non hanno i soldi manco per i rimborsi” – ridacchiano. Chiude l’anzianissimo pensionato Ambrogio: “I tifosi contano meno di niente nel calcio di oggi – accusa - ed è una vergogna!” E su questo, tutti annuiscono e, ovviamente, bevono!
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