Pubblicato su Il Giorno, domenica 29 luglio 2018 Milan: Leo che va, Leo che torna Al Bar dello Sport c’è ancora posta per il pacifico tassista milanista Gianni che con il subentro di Elliott a Yonghong Li nella proprietà rossonera sperava in qualche giorno di tranquillità, senza i terribili sfottò dei rivali. E invece per un Leonardo che arriva, l’ex giocatore, allenatore e dirigente rossonero, con una discussa parentesi pure come tecnico dell’Inter, un altro Leonardo, Bonucci, non vede l’ora di abbandonare la barca rossonera che naviga in acque ancora agitate per tornare nel porto sicuro della Juventus, lasciato solo un anno fa. E questa retromarcia di Bonucci non va giù né al tassista milanista Gianni né al carrozziere juventino Ignazio, che non ha dimenticato il tradimento dell’estate scorsa. Insomma, né uno né l’altro vogliono più Leonardo Bonucci nelle loro squadre. L’assicuratore interista Walter naturalmente interviene subito: “Prima di salutare la Juve per il Milan – semina zizzania – Bonucci si era offerto all’Inter, ma noi avevamo capito al volo con chi avevamo a che fare e l’abbiamo rimbalzato!” “La verità è che non c’è più rispetto per noi tifosi - tuona l’impiegato delle poste romanista Tiberio - guardate cosa ha combinato con noi quel Malcom che, con le visite mediche già fissate, manco è salito sull’aereo per Roma!” L’idraulico partenopeo Gennaro apre allora il suo libro nero: “E lo dite a me? – domanda – da Napoli Higuain ha avuto tutto e ci ha abbandonato per la Juve, dove adesso non vedono l’ora di toglierselo dai piedi. Ben gli sta!” Chiusura di rito delll’anzianissimo pensionato Ambrogio, memoria storica del Bar dello Sport: “Voglio vedere però se il Leonardo dirigente al Milan ci resta più a lungo del Leonardo giocatore - riflette - visto che nemmeno lui mi pare brilli per fedeltà!”
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