Pubblicato su Il Giorno, sabato 28 settembre 2019 Totoallenatore per il Milan Al Bar dello Sport il Campionato di Serie A, dopo appena un mese, è già stato derubricato dai nostri polemisti ad un testa a testa tra Inter e Juventus fino a maggio. E stupisce che il primo a pensarla così sia il melodrammatico idraulico partenopeo Gennaro, a cui è bastata l’inattesa sconfitta casalinga col Cagliari per abdicare a qualsiasi ambizione di vertice. Illuso da Fonseca, ha già ricominciato a mugugnare dopo essere stato suonato in casa dall’Atalanta anche l’impiegato delle poste romanista Tiberio, mentre il tassista milanista Gianni è uscito distrutto dal derby e da Torino e parla apertamente di rischio di terza retrocessione rossonera in serie B, suscitando la cattiveria dell’Assicuratore interista Walter che lo invita ironicamente a smetterla di illudere la gente con false speranze. In realtà nessuno si aspettava il Milan così in basso, con un solo gol segnato su azione in cinque partite e così nostri perditempo sono già partiti col toto-allenatore. “Via subito Giampaolo” - concordano tutti, ma poi ognuno sponsorizza un suo ex-allenatore. “Prendi al volo Ranieri!” - propone il romanista Tiberio. “Macché Ranieri, vai su Allegri, così ci togli l’ingaggio” - ribatte il carrozziere juventino Ignazio. “Il tuo uomo è Spalletti - consiglia velenoso l’interista Walter - chi arriva dall’Inter, da voi poi va sempre alla grande” alludendo ai trascorsi negativi in rossonero di Mihajlović, Fassone e Mirabelli. Al alzare il livello del dibattito arriva la memoria storica del Bar dello Sport, l’anzianissimo pensionato Ambrogio che con inattesa lucidità pare centrare il nocciolo del problema: “Il Milan deve tornare ad essere una vera società una volta per tutte - sentenzia - altro che allenatori e giocatori! Sempre lì a parlare di Stadio nuovo, ma chi verrebbe a vedervi in queste condizioni?”
top of page
bottom of page