Pubblicato su Il Giorno sabato 18 luglio 2020 Bar dello Sport – Per tutti è il tempo dei rimpianti Situazione più unica che rara al Bar dello Sport. E’ il momento dei rimpianti e ognuno parla da solo, rispettando alla perfezione le norme sul distanziamento sociale ancora prudentemente in atto nei luoghi chiusi. Ad aprire le geremiadi è l’assicuratore interista Walter, fresco di secondo posto in classifica ritrovato: “Se Lautaro non avesse sbagliato il rigore col Bologna - attacca - Se Gagliardini l’avesse messa dentro a porta vuota col Sassuolo, se a Verona non ci fossimo addormentati, avremmo vinto lo scudetto!” E anziché affrontarlo dall’alto dei suoi 6 punti di vantaggio, che poi sono 7 per via degli scontri diretti, il carrozziere juventino Ignazio, pur virtualmente Campione d’Italia, è sulla stessa lunghezza d’onda: “Se non avessimo preso Sarri, che ha fatto diventare la nobile Vecchia Signora una ragazza-squillo di provincia - frigna senza logica - a quest’ora stavo già col tricolore sul balcone e invece mi toccherà sudare fino all’ultimo!” Sulla strada dei rimpianti si accodano anche il tassista milanista Gianni e l’idraulico napoletano Gennaro, che si lamentano per non aver cominciato la stagione con i rispettivi tecnici Pioli e Gattuso, perché a loro dire a quest’ora sarebbero stati già in Champions League!” E pure l’impiegato delle poste romanista Tiberio rimpiange qua e là quel che poteva essere e non è stato. Nessuno di loro però afferra che il reale valore delle loro squadre in fondo è rispettato dall’attuale classifica. E intanto bevono, bevono e piangono in questa valle di lacrime che è diventato il Bar dello Sport. A calare il sipario è l’incartapecorito pensionato Ambrogio, memoria storica del Bar dello Sport: “Bravi, finalmente avete capito il vostro ruolo – sghignazza - parlare ognuno per conto suo come i matti!”
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