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Immagine del redattoreGianluca Rossi

Il Giorno - Bar dello Sport 229

Scatta l'allarme rosso, ma il mondo del calcio non può chiudere a causa del panico! Al Bar dello Sport ogni sosta di campionato è un incubo per i nostri sfaccendati che la Nazionale la seguono da sempre solo nelle fasi finali di Europei e Mondiali. “La sosta di campionato proprio adesso che il mio Milan era tornato in testa alla classifica – commenta sconsolato il tassista milanista Gianni – ma lo fanno apposta?” “Ma no, è solo un’opera buona per te - sghignazza l’assicuratore interista Walter - così almeno per qualche giorno puoi festeggiare il primato in classifica. Appena si riparte col Derby noi mettiamo la freccia per il sorpasso definitivo!” “Sempre che si riparta - commenta molto scosso il carrozziere juventino Ignazio - perché tira una brutta aria, visto c’è pure chi non è venuto a giocare una partita e poi pretende pure di giocare quando vuole lui! L’avessimo fatto noi, eravate qui tutti a pretendere lo 0-3 a tavolino!” Tirato in ballo col suo Napoli, l’idraulico partenopeo Gennaro prova a chiarire: “Io l’avrei giocata eccome la partita con la Juve - spiega -  soprattutto adesso che eravamo più in forma di voi , ma che ci posso fare se De Laurentiis la pensa diversamente da di tutti gli altri?” E allora l’impiegato delle poste romanista Tiberio lancia l’allarme: “Se ogni squadra che si ritrova con qualche giocatore in quarantena se ne frega del protocollo firmato da tutti - osserva - il calcio è finito! E noi senza calcio che facciamo? Ve li ricordate i tre mesi in cui il bar è stato chiuso?” E mentre la tristezza s’impossessa di ognuno, per una volta il pensionato Ambrogio, memoria storica del Bar dello Sport, si intenerisce: “Vedrete che si risolve - prova a consolare tutti - non si può mica fermare il calcio per il panico!”  

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